Il presepe rappresenta per il nostro paese una tradizione tanto antica quanto consolidata. I primi documenti che attestano l’usanza di riprodurre la scena della natività di Gesù con vere e proprie ricostruzioni della capanna di Betlemme e dello scenario circostante risalgono al Medioevo, e da allora l’interesse e la cura per questa particolare manifestazione di devozione, assunta poi a una vera forma d’arte, non ha mai smesso di crescere.
Le statuine del presepe costituiscono una componente fondamentale in questa espressione artistica e religiosa. In origine esse erano costruite in terracotta o legno, successivamente in polvere di marmo. Oggi la maggior parte dei presepi moderni utilizzano statuine del presepe in resina o materiali plastici, ma non mancano a tutt’oggi artigiani e artisti che preferiscono utilizzare i materiali del passato.
Le statuine del presepe per antonomasia sono naturalmente i membri della Sacra Famiglia: San Giuseppe, Maria Vergine e il piccolo Gesù. Essi sono raffigurati secondo l’iconografia affermatasi nel corso dei secoli nell’arte occidentale per identificare queste particolari figure. Così il piccolo Gesù è biondo e con gli occhi azzurri, solitamente nudo salvo un piccolo lembo di tessuto; Maria veste di bianco e azzurro, col capo velato; San Giuseppe è anziano e venerabile.
Tradizionali tra le statuine del presepe sono anche il bue e l’asinello, che col loro fiato caldo avrebbero riscaldato Gesù bambino nella mangiatoia. Ancora, fondamentali i tre Re Magi, che giungono con l’Epifania a portare i loro doni.
La tradizione dei presepi italiani, però, va ben al di là di queste figure tipiche. Le statuine del presepe, nel corso dei secoli, sono divenute uno specchio del mondo e della sua evoluzione. Se in origine le ricche famiglie che commissionavano i presepi agli artigiani richiedevano di vedere rappresentati i propri membri tra le statuine del presepe, successivamente, intorno alla fine del 1600, i presepi divennero il pretesto per raffigurare un’umanità popolare e caratteristica, fatta di personaggi cari al popolo, spesso simbolici e rappresentativi di tradizioni sacre e profane strettamente intrecciate tra loro.
In questi presepi barocchi la scena della natività vera e propria passava quasi in secondo piano, e acquisivano il ruolo di vere protagoniste le statuine che raffiguravano pastori, mendicanti, pescatori, comari e vagabondi. Un popolo di figure umili e a tratti meschine, e proprio per il loro basso retaggio più vicine a Gesù.