Ostie per celiaci: facciamo chiarezza

Ostie per celiaci: facciamo chiarezza

Il mondo moderno ha la capacità di mettere in discussione qualsiasi cosa. Tradizione secolari, gesti ripetuti per millenni, da innumerevoli generazioni di uomini, perfino rituali codificati nel tempo e rimasti invariati da sempre richiedono di essere modificati, adeguati alle necessità degli uomini moderni. Non sempre si tratta di una tendenza diffusa a rendere più complicato ciò che, di per sé, se non altro in virtù della sua lunga e collaudata gestione, non lo è. In certi casi si tratta di dover adeguare certe realtà alle contingenze moderne, inventandosi modalità nuove, variazioni sul tema, per venire incontro a esigenze imprescindibili.

È il caso delle ostie per celiaci, della necessità emersa negli ultimi anni di soddisfare questa nuova categoria di fedeli costretti, dalla loro patologia, a vedere l’Eucarestia come una possibile minaccia alla loro salute.

ostie per celiaci 25 pz
Ostie per Celiaci

La celiachia è una malattia recente. Si tratta di una infiammazione cronica a carico dell’intestino tenue, causata dall’ingestione del glutine, una componente proteica di alcuni cereali, primo fra tutti il frumento. La celiachia può manifestarsi con diverse sintomatologie, dalla diarrea, allo sviluppo di malattie autoimmuni, e, se non individuata e curata, può portare all’insorgere di patologie anche mortali.

Fin qui tutto chiaro, la celiachia è una delle tante malattie ‘moderne’, delle quali fino a pochi decenni fa non si sentiva nemmeno parlare. Che cosa è cambiato? Oltre al fatto che si è individuato questo problema, ed è diventato più facile farne una diagnosi, occorre considerare che oggi in tutto il mondo si consuma una maggior quantità di cibi a base di cereali, e, come se non bastasse, sfortunatamente questi cereali non sono più quelli del passato. La maggior parte delle aziende che producono pane e prodotti da forno, ma anche i panettieri stessi, utilizzano infatti farine che contengono molto più glutine rispetto a un tempo. Si tratta delle cosiddette “farine di forza”, che con la loro maggior elasticità, risultano molto più facili e veloci da lavorare. Nello stesso tempo, però, il pane prodotto con queste farine costringe il nostro organismo a un super lavoro e può causare, in individui predisposti geneticamente, all’insorgere di intolleranze, come appunto la celiachia. Di fatto la celiachia è una malattia autoimmune con cui il nostro organismo reagisce a un'”aggressione” da parte del glutine.

Ma veniamo al tema di questo articolo, ovvero la necessità di produrre e diffondere ostie senza glutine per celiaci che si è venuta a creare negli ultimi anni. Se ci soffermiamo a esaminare come si fa l’ostia per la comunione, ci rendiamo subito conto che essa può rappresentare un problema non indifferente per chi è affetto da questa patologia e non vuole giustamente dover rinunciare all’Eucarestia. Infatti se consideriamo gli ingredienti dell’ostia consacrata utilizzata durante la messa ci rendiamo conto che si tratta di acqua e farina di frumento. E qui cominciano i problemi, per chi soffre di celiachia.

La prima soluzione che è stata individuata è stata quella di realizzare particole senza glutine, adatte ai celiaci. Queste si possono ottenere fondamentalmente in due modi, o utilizzando farine a basso contenuto di glutine, come alcuni tipi di amido di grano, o eliminando completamente il glutine e aggiungendo altre sostanze all’impasto per rendere possibile la panificazione anche senza la sua presenza.

Ma la Congregazione per la Dottrina della Fede è stata subito chiara a riguardo: l’aggiunta di tali sostanze renderebbe l’ostia “materia invalida per l’Eucaristia”, e, allo stesso modo, la totale mancanza di glutine.

Rimane dunque la prima soluzione, ma anche in questo caso la questione ostie per celiaci ha generato negli ultimi anni parecchia confusione e dubbi.

Cerchiamo di fare un po’di chiarezza.

particole per celiaci
Particole per Celiaci

Innanzitutto il primo consiglio per tutti quelli che soffrono di celiachia, soprattutto in forma particolarmente gravi, è avvertire il proprio parroco del problema, in modo che egli possa agire nel più sicuro dei modi. Infatti non è sufficiente che egli utilizzi particole per celiaci per chi gliene fa richiesta. Occorre prestare molta attenzione anche al porta ostie e pisside, il contenitore deputato per accogliere le ostie consacrate. Basta infatti che l’ostia senza glutine venga a contatto con le ostie normali per poter creare problemi.

Nel luglio 2017 la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti tramite la “Lettera sul pane e vino per l’Eucaristia”, che definisce le norme da seguire per il pane e il vino destinati all’Eucaristia, ha dichiarato che la Santa Sede approva le ostie che contengono anche solo un minimo quantitativo di glutine.

Di quale quantitativo stiamo parlando?

Secondo l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) le ostie idonee per i celiaci devono essere o completamente senza glutine (in realtà non sono completamente senza glutine, in quanto le ostie completamente prive di glutine sono materia invalida per l’Eucaristia, ma hanno un contenuto massimo di glutine di 20 mg/kg) o in alternativa con contenuto di glutine molto basso (contenuto massimo di 100 mg/kg).

Ma l’AIC va oltre. Soprattutto per una questione di rispetto e integrazione per i bambini e i ragazzi celiaci, richiede che l’ostia eucaristica venga impartita senza glutine a tutti, indistintamente, per evitare differenziazioni che potrebbero risultare destabilizzanti dal punto di vista emotivo per i giovani, soprattutto nell’ambito della loro crescita spirituale. Invita quindi i sacerdoti a operare nella sicurezza dei malati, ma senza compiere manovre troppo evidenti, che possano far sentire “diversi” i fedeli celiaci, soprattutto i più giovani, e suggerisce per celebrazioni importanti e collettive, come quelle della Prima Comunione e della Cresima, l’utilizzo di ostie per celiaci per tutti, indistintamente, durante la Comunione.

A tale scopo l’Associazione italiana Celiachia, di comune accordo con l’Aoecs, la Federazione delle Associazioni Celiachia europee, ha inviato una lettera al Santo Padre chiedendo che l’utilizzo delle ostie senza glutine divenga la norma in tutto il mondo.

Per ora, comunque, è sufficiente che in ogni parrocchia si tenga conto delle esigenze dei fedeli affetti da celiachia.

Durante la Consacrazione è fondamentale che le ostie per i celiaci siano in una pisside a parte, facilmente individuabile, posta in modo da non venire in contatto con le ostie normali e nemmeno con le loro briciole, onde evitare la contaminazione.

Anche nel Tabernacolo bisogna sia conservata una quantità sufficiente di Pane eucaristico all’interno di una pisside chiusa accuratamente.

Il Calice che può essere offerto in alcuni casi ai fedeli deve essere ugualmente differenziato. Infatti, solitamente, l’ostia viene immersa nel vino (immixtio), e se l’ostia non è senza glutine può creare problemi. Pertanto sarà necessario usare due calici diversi, entrambi consacrati, e in quello per i celiaci dovrà essere evitata l’immixtio.

Per quanto riguarda la vendita delle oste senza glutine per celiaci, esse sono ormai facilmente reperibili presso molti negozi di articoli religiosi e negli store on line specializzati. Anche in questo caso un corretto confezionamento e un trasporto attento alle contaminazioni devono essere garantiti per tutelare la sicurezza delle persone intolleranti.