Madonna del Carmelo, una delle più antiche devozioni della cristianità

Madonna del Carmelo, una delle più antiche devozioni della cristianità

Lo scapolare della Madonna del Carmelo è da secoli un oggetto di devozione e una promessa di salvezza eterna

Il 16 luglio si celebra la memoria liturgica della Madonna del Carmelo, o nostra Signora del Monte Carmelo, uno dei titoli mariani con cui viene invocata la Vergine Madre di Gesù. Simbolo della devozione alla Vergine del Carmelo è lo scapolare, detto anche abitino, in quanto si tratta di un abito Carmelitano in miniatura realizzato in tela. Esso viene usato come oggetto di devozione, simbolo di consacrazione alla Vergine del Carmelo e promessa di salvezza eterna e liberazione dal Purgatorio.  Dopo il Concilio Vaticano II lo scapolare della Madonna del Carmelo è ufficialmente un sacramentale, uno dei sacri segni istituiti dalla Chiesa e connessi ai Sacramenti, in grado di attrarre la benedizione di Dio su chi lo usa con pietà e devozione.

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La storia della Madonna del Carmelo

Il Monte del Carmelo, altura che si trova in Palestina e che da sempre è considerato luogo deputato per l’incontro e il dialogo con Dio, è famoso fin dai tempi del profeta Elia. In questo luogo, il cui nome in aramaico significa giardino, Elia si era stabilito e aveva fondato una comunità di uomini strenui difensori della purezza della fede nel Dio unico e solo del popolo di Israele. Da qui egli evocò la piccola nube con cui salvò Israele dalla siccità causata dalla blasfemia degli adoratori di Baal. Nella piccola nube, che si innalza pura dal mare per portare nutrimento alla terra e agli uomini, i Padri della Chiesa hanno voluto identificare la figura di Maria Vergine, piccola nube che s’innalza dal misero mondo degli uomini e porta la speranza e l’amore di Dio in una pioggia gentile e benefica che tutto risana, dando sollievo anche alle anime più aride.

Sempre qui la leggenda vuole che la Sacra Famiglia abbia trovato rifugio e ristoro mentre tornavano dall’Egitto.

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Alla fine del XII secolo un altro gruppo di uomini decise di ritirarsi in preghiera, come Elia e i suoi compagni. Seguivano la regola di San Basilio, che vedeva nella vita monastica l’unico stato ideale per raggiungere la perfezione cristiana. Questi eremiti scelsero fin dal principio Maria come loro patrona e ispirazione per la vita contemplativa, e per questo erano conosciuti nella zona come i fratelli della Beata Vergine Maria del monte Carmelo. Più tardi avrebbero assunto il nome di Carmelitani, con una loro regola e un loro abito tradizionale composto da tonaca, scapolare e cappa bianca. Il loro Ordine resterà sempre legato alla storia della Madonna del Carmine.

Lo scapolare della Madonna del Carmelo

Che cosa è uno scapolare? È una specie di grembiule formato da due rettangoli di tessuto uniti da due strisce più sottili sulle spalle, in modo da cadere per la stessa lunghezza sul petto e sulla schiena. Una sopravveste, in pratica, che i monaci usavano mentre lavoravano per non sporcarsi. Anche per questo i colori scelti erano scuri, marrone o nero, a differenza della tunica bianca. I Carmelitani lo usano ancora oggi.

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È proprio dallo scapolare che il culto della Beata Vergine del Carmine trae nuova spinta quando, il 16 luglio 1251 la Madonna apparve a San Simone Stock, che era il priore dell’Ordine, e che aveva implorato la Vergine per un privilegio riservato ai suoi confratelli. La Beata Vergine del Carmelo apparve e gli consegnò uno scapolare, appunto, accompagnato da queste parole: “Prendi figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà più il fuoco eterno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno”. Con questo Maria intendeva dire che chi fosse morto indossando lo scapolare, ovvero gli appartenenti all’ordine Carmelitano, sarebbe stato salvato dalle pene del Purgatorio. La Bolla Sabatina di papa Giovanni XXII (1322) confermò il privilegio accordato dalla Madonna ai Carmelitani (privilegio sabatino) e i monaci iniziarono a produrre dei piccoli scapolari in miniatura, per avvicinare i fedeli alla Nostra Signora del Carmelo e permettere anche a loro di godere del medesimo dono che loro avevano ricevuto, indossando questi scapolari in miniatura.

San Simone Stock, aveva composto in onore della Madonna del Monte Carmelo l’inno Flos Carmeli, che inizia con questi versi:

Fior del Carmelo,
vite fiorente,
splendor del cielo,
tu solamente sei vergin Madre

Preghiera alla Madonna del Carmelo

A imitazione degli antichi monaci, anche noi possiamo rivolgere le nostre preghiere alla Madonna del Carmelo il 16 luglio, o in qualsiasi altro momento in cui vogliamo chiedere alla Vergine una grazia.

O Maria, Madre e decoro del Carmelo, a te consacro oggi la mia vita, quale piccolo tributo di gratitudine per le grazie che attraverso la tua intercessione ho ricevuto da Dio.

Tu guardi con particolare benevolenza coloro che devotamente portano il tuo Scapolare: ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d’illuminare con la tua sapienza le tenebre, e di ridestare in me la fede, la speranza e la carità, perché possa ogni giorno crescere nell’amore di Dio e nella devozione verso di Te

Lo Scapolare richiami su di me lo sguardo tuo materno e la tua protezione nella lotta quotidiana, si che possa restare fedele al Figlio tuo Gesù e a Te, evitando il peccato e imitando le tue virtù

Desidero offrire a Dio, per le tue mani, tutto il bene che mi riuscirà di compiere con la tua grazia; la tua bontà mi ottenga il perdono dei peccati e una più sicura fedeltà al Signore.

O Madre amabilissima, il tuo amore mi ottenga che un giorno sia concesso a me di mutare il tuo Scapolare con l’eterna veste nuziale e di abitare con Te e con i Santi del Carmelo nel Regno beato del Figlio tuo che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.