Il 22 agosto di celebra l’incoronazione della Vergine, Madre di Gesù. Da cosa nasce questa festività, e perché Maria è considerata “regina”?
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La Festa dell’Incoronazione della Vergine che si celebra il 22 agosto è piuttosto moderna. Infatti questa devozione è stata ufficializzata solo nella seconda metà del XX secolo. Ma già i primi cristiani consideravano la Madonna degna di essere definita “Regina”. Il primo a chiamarla così fu infatti Efrem il Siro, teologo, scrittore e santo di origine siriaca vissuto nel IV secolo e dottore della Chiesa cattolica. In uno dei venti inni da lui dedicati alla Madonna, alla quale era molto devoto, così le si rivolge: “Vergine Augusta e Padrona, Regina, Signora, proteggimi sotto le tue ali, custodiscimi, affinché non esulti contro di me satana, che semina rovine, né trionfi contro di me l’iniquo avversario.”
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Il Concilio di Efeso del V secolo definì Maria Vergine Theotókos, “madre di Dio”. Da qui nacquero nei secoli molte forme di devozione popolare che culminavano con l’incoronazione della Vergine Maria Regina, spesso con corone preziose realizzate con oro e gioielli raccolti tra i fedeli come offerta penitenziale.
Perché Maria viene definita regina?
Da dove nasce la dignità regale di Maria? Non si tratta solo di uno dei tanti titoli mariani che abbiamo visto attribuiti alla Vergine. La Madonna è Regina in quanto Madre di Dio, perché Gesù, Dio e Uomo, è il Sovrano di tutto il Creato, e Sua Madre non può che essere parte della Sua regalità. La Vergine è dunque Regina per maternità divina, ma non solo. Per il suo ruolo nella Nuova Alleanza, per aver scelto consapevolmente di essere madre del Salvatore, e di soffrire con Lui l’agonia della Passione, Maria è diventata la nuova Eva, strumento di redenzione e salvezza al fianco del suo Figlio benedetto. Maria viene definita Regina nel V mistero glorioso del Santo Rosario, in diversi punti delle Litanie Lauretane, in tre delle antifone mariane più note: Salve Regina, Regina Coeli e Ave Regina Coelorum.
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Lettera Enciclica Ad caeli Reginam
L’Enciclica Ad Caeli Reginam venne emessa l’11 ottobre 1954 da Papa Pio XII, per istituire la festa liturgica della “beata Maria vergine regina”. Lo stesso Papa proclamò anche il dogma dell’Assunzione al Cielo di Maria. Inizialmente fissata il 31 maggio, la festa dell’incoronazione della Vergine venne poi spostata al 22 agosto con la riforma di Paolo VI, per avvicinarla alla Festa dell’Assunzione e unire in un certo senso la glorificazione corporea e quella regale della Vergine. La decisione di istituire la festa fu grandemente supportata da iniziative popolari, come quella promossa da Maria Desideri, che raccolse petizioni in tutto il mondo per caldeggiare il suo progetto Pro regalitate Mariae e richiedere la proclamazione della festa.
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Perché proprio il 22 agosto
Il 15 agosto si celebra l’Assunzione di Maria al Cielo, resuscitata alla vita eterna per essere stata Madre di Gesù ed essere stata preservata dal peccato. Il 22, alla sua glorificazione corporea, si aggiunge quella regale, con la proclamazione a Regina degli angeli (Regina Angelorum) e Regina del Paradiso (Regina Caeli o Regina Coeli).
Come esercita Maria questa regalità di servizio e amore?
Non dobbiamo tuttavia pensare a Maria Vergine come a una Regina distante e disinteressata alle sorti dei suoi figli. Nel 2012 Papa Benedetto XVI aveva spiegato che la Madonna esercita la sua regalità: “Vegliando su di noi, suoi figli: i figli che si rivolgono a Lei nella preghiera, per ringraziarla o per chiedere la sua materna protezione e il suo celeste aiuto, dopo forse aver smarrito la strada, oppressi dal dolore o dall’angoscia per le tristi e travagliate vicissitudini della vita.”
Una regalità all’insegna dell’amore, dunque, e della continua propensione verso noi uomini, che cerchiamo in lei una Madre, prima che una Regina, un riferimento infinitamente misericordioso che dal Cielo vegli su di noi e funga da intermediaria tra le nostre sofferenze e Dio Padre.