La consacrazione del Sacro Cuore di Gesù

L’adorazione del Sacro Cuore di Gesù ha per i cristiani una valenza duplice: da una parte intende adorare il cuore di Gesù come simbolo della sua umanità, del suo essersi fatto uomo e sacrificato per noi tutti; dall’altra si riconosce in esso il simbolo dell’amore di Gesù per gli uomini, della sua Passione nel loro nome.

Come tutte le statue dei santi che fanno parte dell’iconografia cristiana, come ad esempio le statue della Madonna, la rappresentazione stessa del Sacro Cuore di Gesù ha un forte valore simbolico. Richiama i simboli della Passione: la Corona di spine, la croce, la piaga inferta dalla lancia. Le fiamme che lo circondano simboleggiano l’amore ardente del Salvatore, la sua misericordia.

La consacrazione del Sacro Cuore di Gesù a simbolo di devozione avvenne nel XIX secolo, a opera di Papa Leone XIII, ma gli esempi di adorazione ad esso rivolti risalgono addirittura al Medioevo. L’adorazione del Sacro Cuore di Gesù nacque fin dall’Altro Medioevo, a opera di alcuni mistici tedeschi, e conobbe un ulteriore sviluppo nel XVII grazie, tra gli altri, alla Compagnia di Gesù.

Fu anche oggetto di forti discussioni teologiche e diatribe. Alcuni vedevano nella devozione al Sacro Cuore di Gesù una manifestazione di idolatria, in quanto oggetto fatto di carne e legato solo alla corporeità. Per altri era palese il valore meramente simbolico, il suo essere la raffigurazione dell’amore di Cristo.

Oggetto di discussione fu anche l’apparizione di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque. Alla Santa Gesù avrebbe comunicato la “Grande promessa”: chiunque si fosse comunicato, in stato di grazia, il primo venerdì di nove mesi consecutivi, avrebbe ottenuto il perdono da tutti i peccati. Da qui nacque la pratica devozionale dei “Primi nove venerdì del mese“.

La festa del Sacro Cuore è nata in Francia intorno al 1672, ma successivamente è stata riconosciuta da tutta la Chiesa. Viene celebrata tra il 29 maggio e il 2 luglio, a seconda della data in cui cade la Pasqua. In Trentino-Alto Adige in occasione della festa c’è la tradizione di accendere dei falò, per onorare il Sacro Cuore di Gesù.

Nel nome del Sacro cuore di Gesù sono nate moltissime congregazioni religiose.

Le statue che rappresentano il Sacro cuore di Gesù mostrano di solito la figura intera del Salvatore in posizione benedicente, con in evidenza sul petto il cuore coronato di spine e circondato dalle fiamme.