Utilizzare le luci di Natale in piena sicurezza

Utilizzare le luci di Natale in piena sicurezza

Abbiamo già preso in considerazione l’importanza della sicurezza quando si acquistano le luci per il nostro albero di Natale e in genere, per decorare la casa in occasione delle feste.

Con questo articolo vogliamo approfondire questo argomento molto delicato e troppo spesso sottovalutato.

Decorare la casa in occasione del periodo natalizio è una tradizione che affonda le proprie radici in una simbologia antica, anche se forse non tutti oggi, vedendo balconi e giardini illuminati da bagliori colorati, o i grandi alberi di Natale nei centri commerciali coperti da cascate di luci, possono rendersene conto. La luce è stata considerata fin dall’antichità con una valenza positiva e confortante, in contrapposizione alle tenebre. Anche il cristianesimo ha raccolto questa valenza, associando la luce alla figura di Cristo, e facendo coincidere il trionfo della luce sulle tenebre con la speranza della salvezza da Lui portata nel mondo contro il male e il peccato.

Dunque è in quest’ottica che si è diffusa la tradizione di illuminare le case e le strade durante le feste natalizie, uno dei momenti in cui l’amore e la forza di Gesù si avvertono ancora più potentemente tra coloro che lo amano e guardano a Lui come all’unica salvezza possibile. Inizialmente si utilizzavano candele e lumi, per rischiarare la notte di Natale, ma, col tempo, si è passati a sistemi di illuminazione più moderni e sicuramente più sicuri.

luce miracolo

I rischi da evitare

E torniamo così a parlare della sicurezza delle luci di Natale, il requisito fondamentale che le deve caratterizzare, prima ancora della loro luminosità e impatto estetico. Perché stiamo comunque parlando di dispositivi elettrici che dovranno restare accesi nelle nostre case per parecchi giorni, con tensioni, al loro interno, che possono anche arrivare a 230V. Non ci si può permettere di correre rischi inutili.

Quali sono i rischi a cui andiamo incontro? Uno dei più frequenti e diffusi è che le luci si surriscaldino e provochino un incendio, rischio che viene moltiplicato in maniera esponenziale se esse sono poste su un albero e se vengono lasciate accese di notte o mentre non c’è nessuno in casa.

Molti addobbi pericolosi vengono messi impunemente in commercio ogni anno: fili troppo sottili e spesso non coperti con la guarnizione esterna regolamentare, controller poco resistenti, con spine instabili e collegamenti che minacciano di far uscire i cavi elettrici alla minima trazione. E la cosa grave è che spesso questi prodotti sono contrassegnati con marcatura CE falsa, perché i criminali senza scrupoli che li mettono in commercio puntano sulla poca attenzione e all’ignoranza di chi li acquisterà. Ogni anno in Italia si verificano migliaia di infortuni in ambito domestico, nel periodo natalizio, di cui molti con esito mortale. È quindi molto importante sapere come muoversi, per prevenire brutti incidenti. Premesso che l’impianto fisso dell’abitazione sia a regola e munito di apposito interruttore differenziale (salvavita), è consigliabile scegliere con cura le luci natalizie da acquistare.

Meglio affidarsi solo a prodotti certificati e approvati, che abbiano superato non solo i test di controllo dell’azienda che li ha fabbricati o dell’importatore che li ha acquistati e definiti idonei, ma che abbiano ricevuto anche l’approvazione di un ente terzo e siano contrassegnati in modo corretto e inequivocabile. Ma dobbiamo anche imparare a verificare noi stessi l’affidabilità delle nostre luci natalizie, soprattutto se riutilizziamo le stesse anno dopo anno. Dobbiamo accertarci del buono stato di conservazione del prodotto, che non ci siano fili scoperti o danneggiati, che la spina e il cavo siano integri, che il controller non sia schiacciato o deformato. I controlli necessari per testare l’affidabilità delle luci natalizie sono di vario tipo e richiedono di essere ripetuti periodicamente, per garantire che la qualità dei prodotti messi in vendita corrisponda a quella dei campioni sottoposti all’analisi per la certificazione.

Questi controlli, finalizzati a decretare la sicurezza del prodotto e ad assicurare la salvaguardia della saluta di chi lo utilizzerà, devono fondamentalmente verificare:

  • la resistenza meccanica
  • la resistenza agli urti
  • la sicurezza dal punto di vista elettrico
  • la non infiammabilità dei materiali
  • la resistenza del controller

luci di natale

Marcatura CE

Il primo e più importante requisito che dobbiamo ricercare nelle nostre luci natalizie è la marcatura CE.

Si tratta di una marcatura obbligatoria per tutti i prodotti destinati a essere venduti nel mercato europeo. Nasce da una direttiva comunitaria che esige l’apposizione di una marcatura con la quale il produttore o l’importatore dichiara che il prodotto è conforme alle relative Direttive europee applicabili. La marcatura CE viene ottenuta dopo che il prodotto è stato sottoposto a una serie di analisi degli standard pertinenti, alla verifica della conformità, alla valutazione dei rischi. Se le nostre luci di Natale non sono contrassegnate con la marcatura CE significa che probabilmente esse non sono conformi ai requisiti di sicurezza essenziali stabiliti a livello europeo. Questo può rappresentare un rischio non indifferente per noi e per la nostra casa.

Anche se il marchio CE è riportato in modo erroneo o non chiaramente leggibile il prodotto è da considerarsi sospetto. Il marchio CE deve essere riportato sulla confezione in modo chiaro e leggibile. Una normativa europea regola come esso debba essere rappresentato. La marcatura deve essere ripetuta anche sull’etichetta del prodotto. Oltre al marchio CE, devono essere presenti e ben visibili sulla confezione e sull’etichetta i dati dell’importatore e il Paese di fabbricazione.

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Altre certificazioni

Per questa rinnovata esigenza di sicurezza, oltre alla dichiarazione CE, molte aziende scelgono di garantire l’affidabilità dei propri prodotti sottoponendoli a prove di laboratorio presso enti esterni accreditati. Questo ulteriore riguardo dimostra l’impegno dell’azienda per la salvaguardia della salute dei consumatori e consolida l’affidabilità dei prodotti.

Il TÜV (acronimo di Technischer Überwachungsverein, “Associazione di Controllo Tecnico”, ovvero la società di certificazione nell’ambito di sistemi di gestione sicurezza e qualità) è uno degli enti più spesso chiamati a certificare la qualità e la validità di un prodotto. Il rilascio del marchio di certificazione TÜV, riconosciuto a livello globale, certifica la conformità dei prodotti agli standard internazionali e ai requisiti stabiliti dall’ente e rimane valido a condizione che venga eseguita ogni anno un’ispezione di controllo sulla produzione. Si tratta di una notevole garanzia in più per la salvaguardia della salute dei consumatori e una forte dichiarazione di sicurezza dei prodotti.

Anche l’Istituto italiano del Marchio di Qualità (IMQ), ente riconosciuto a livello europeo e internazionale dalle principali organizzazioni ed enti di certificazione, può rilasciare un marchio di qualità e garantire controlli periodici negli stabilimenti di produzione, per accertarsi che il prodotto corrisponda ai campioni sottoposti alla verifica.

La certificazione volontaria basata sulla legge per la sicurezza dei prodotti (ProdSG) rilascia invece il marchio GS (Geprüfte Sicherheit, “Sicurezza comprovata”), che indica la conformità di un prodotto agli standard di sicurezza validi sia nel paese di fabbricazione che in Europa. Il marchio GS viene rilasciato dopo un programma di verifica e ispezione che viene ripetuto ogni anno.

E a casa cosa possiamo fare?

Premesso che se acquistiamo un prodotto a marchio CE dovremmo già essere abbastanza tranquilli, va considerato che anche il prodotto meglio certificato può subire danni dopo la certificazione, magari a causa di urti, o nel trasporto. Dopo aver verificato che il marchio CE sia autentico e che la confezione riporti in lingua italiana tutte le informazioni riguardo il produttore e il materiale, dobbiamo effettuare anche noi una piccola serie di controlli, prima di metterci in moto per montare le nostre luci.

Prima di tutto dovremo valutare la posizione delle luci. Dovremo posizionare le luci in modo da evitare che i fili rappresentino un ostacolo per il passaggio delle persone, o una tentazione irresistibile per i bambini di casa, che potrebbero tirare i cavi con conseguenze decisamente sgradevoli. Meglio anche scegliere una posizione lontana da materiale infiammabile, come tende o altri tessuti.

Occorre poi testare che il controller sia collegato correttamente ai fili e che sia resistente. Bisogna esaminarlo con attenzione, accertandoci che non mostri crepe e cedimenti, tirando i cavi per assicurarci che restino all’interno durante l’utilizzo, schiacciarlo per testarne la solidità. La spina del controller dovrà essere integra, i poli dritti e paralleli, e dovrà adattarsi alla presa senza forzature e restando stabile.

Se le luci andranno collocate su un albero anche la scelta di quest’ultimo diventa importante. Se si tratta di un albero artificiale verificate che sia del tipo autoestinguente, ignifugo e non infiammabile. Questa informazione è riportata sulla confezione o nelle istruzioni. Se invece preferite un albero naturale assicuratevi che quando lo comprate non sia già secco, che i sui aghi siano di un bel verde intenso e che non si stacchino facilmente. In caso di incendio un albero secco diventa come una torcia e brucia in poche decine di secondi. L’albero dovrà in ogni caso avere un supporto stabile che gli impedisca di rovesciarsi alla minima sollecitazione.

Un’attenzione in più è richiesta se ci accingiamo a montare delle luci esterne. Le luci natalizie per un uso esterno devono avere un’etichetta che riporti chiaramente la dicitura “uso esterno”. Inoltre devono essere contrassegnati da un Codice IP, Marchio Internazionale Protezione, o Marchio Protezione Ingresso, che indica il grado di protezione di materiale elettrico in presenza di particelle solide (per esempio la polvere) o di liquidi. Lo standard di protezione richiesto per le luci natalizie deve essere minimo IP44.

È sempre meglio tenere le luci a bassa tensione (24 V), con alimentatore separato. Questa precauzione limita il rischio di folgorazione e incendio.

Se abbiamo più file di luci è consigliabile utilizzare una presa per ogni spina. Accrocchi di spine collegate da adattatori e prese doppie o triple rischiano di diventare molto instabili, a causa del loro stesso peso. Se non ci sono abbastanza prese a disposizione si possono utilizzare delle ciabatte.

Meglio evitare i ganci metallici per fissare le catene di luci o mettere le catene stesse a contatto con altri addobbi di metallo. Il metallo agisce da conduttore di elettricità.

Accertarsi che le lampadine della catena siano tutte funzionanti. Se una è rotta o bruciata staccare la spina prima di sostituirla con una equivalente.

Staccare sempre tutte le spine prima di uscire o di andare a letto.