Le principali differenze tra cattolici e protestanti

Le principali differenze tra cattolici e protestanti

Le differenze tra Cattolici e Protestanti sono alla base della storia della religione cristiana e della nascita dell’Europa come la conosciamo. Scopriamo quali sono le principali.

Sappiamo che la religione cristiana si è sviluppata nel corso dei secoli in diverse professioni religiose, accumunate dal fatto di considerare Gesù Cristo come suo fulcro e la Sua Parola come base del credo. Cristiani cattolici, ortodossi e protestanti condividono molti dei principi del Credo niceno, o niceno-costantinopolitano, definito in occasione del primo concilio di Nicea nel 325 d.C. Si tratta in particolare di precetti basati sull’Unicità di Dio, sulla natura di Gesù e sulla Trinità. In particolare sia i cattolici, sia i protestanti credono in un Dio unico in tre Persone uguali e distinte: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

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Premesso ciò, le differenze tra cattolici e protestanti sono molte e significative, che vanno dall’interpretazione delle Scritture, all’autorità del Papa e del clero in generale, ma che coinvolgono anche molti Sacramenti e dogmi imprescindibili. Nel corso dei secoli queste differenze sono state causa di scontri e guerre sanguinose, ma non sono mancati i tentativi di riconciliazione tra i due gruppi. Fin dai suoi albori, nel XVI secolo, la Riforma Protestante si è imposta come una critica esplicita e spesso violenta alla Chiesa cattolica, nella sua organizzazione politica e in molti dei suoi aspetti teologici principali. La separazione tra protestanti e cattolici ha influenzato la storia dell’Europa moderna per secoli e il definirsi di identità nazionali non solo dal punto di vista religioso, ma anche politico, etico, sociale e civile. Quando il 31 ottobre 1517 il frate agostiniano Martin Lutero affisse alla porta della chiesa di Ognissanti del castello di Wittenberg le sue 95 tesi lo fece con l’intento di condannare la spregiudicata vendita di indulgenze promossa da Papa Leone X. Agli occhi del frate appariva inaccettabile la promessa della remissione dei peccati a fronte di una donazione in denaro. Ma fin dall’inizio fu chiaro che la diatriba mossa da Lutero andava al di là della vendita delle indulgenze, e infatti quando venne convocato dalla Dieta di Worms per ritrattare le sue accuse, egli proclamò la sua intenzione di riformare il cristianesimo in ogni suo aspetto. Comincia così la Riforma Protestante, lo scisma che spaccherà in due la chiesa e l’Europa e porterà allo sviluppo di due distinte religioni cristiane.

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Vediamo le principali differenze tra Cattolici e Protestanti.

Le Sacre Scritture

Tanto i cristiani Cattolici quanto i cristiani Protestanti considerano la Parola di Gesù come base della propria dottrina. Ma i Protestanti professano la sufficienza e l’autorità della Scrittura, unica fonte affidabile della rivelazione di Dio all’umanità, unico criterio di riferimento per il giusto comportamento che deve tenere un buon cristiano, unica chiave per la salvezza.
Non a caso la formula Sola Scriptura è la prima dei cinque sola, le cinque formule riassuntive del pensiero teologico della religione cristiana protestante. Eccoli tutti:

  • Sola Scriptura;
  • Sola Fide;
  • Sola gratia;
  • Solus Christus;
  • Soli Deo Gloria.

A differenza dei Protestanti, i Cattolici riconoscono l’importanza imprescindibile della Bibbia, ma anche quella della Tradizione, o Sacra Tradizione, ovvero di tutte quelle dottrine e quei dogmi stabiliti all’interno della Chiesa cattolica nel corso della sua storia, sia oralmente, sia in forma scritta, riconosciute come depositum fidei, “deposito della fede”, che Gesù comunicò ai propri Apostoli e che il clero ha trasmesso ai fedeli nel corso dei secoli. Parliamo di dottrine cattolico-romane elevate al rango di veri dogmi, ma anche legate all’adorazione della Madonna e dei Santi.

Autorità del Papa

Un’altra differenza fondamentale tra protestantesimo e cattolicesimo riguarda l’autorità del Papa, in particolare, e del clero in generale. I Cattolici considerano il Sommo Pontefice il capo della Chiesa, il successore di San Pietro, a cui Gesù ha affidato la guida dei propri fedeli. La sua autorità si basa sulla Sacra Scrittura e sulla sacra Tradizione della Chiesa cattolica romana.

I Protestanti invece riconoscono unicamente Cristo come capo della Chiesa di tutti i tempi. Nessun essere umano, per quanto illuminato dalla grazia, possiede l’infallibilità per potersi arrogare questo potere. Il Protestantesimo non crede nella successione apostolica, sulla quale i Cattolici basano l’autorità e l’infallibilità del Papa, non riconosce agli Apostoli o a Pietro un’illuminazione maggiore di quella che lo Spirito Santo inviato da Dio dona a qualsiasi uomo. Tutti gli uomini sono uguali, tutti hanno la facoltà di comprendere le Sacre Scritture. Sebbene i Pastori protestanti occupino un ruolo nella Chiesa, non hanno l’esclusiva sui Sacramenti e non godono di privilegi rispetto agli altri uomini.

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Il Purgatorio

I Protestanti non riconoscono l’esistenza del Purgatorio, come luogo deputato a espiare i peccati dei defunti che non hanno fatto in tempo a pentirsi. Le Sacre Scritture non ne parlano a sufficienza per chiarirne l’esistenza. Per loro esistono solo Inferno e Paradiso, e la morte di Cristo in croce è stata un pagamento sufficiente per espiare tutti i peccati degli uomini, senza bisogno di pene momentanee.

Mentre i cristiani Cattolici vedono la via della Salvezza nella fede, nelle “opere meritorie” e nei Sacramenti, i Protestanti vedono in Cristo sulla croce l’unica vera espiazione possibile per i peccati degli uomini.

I Sacramenti

I Protestanti riconoscono solo due Sacramenti, ovvero quelli istituiti da Gesù nelle Sacre Scritture: il Battesimo e l’Eucaristia. Tutti gli altri sono rituali stabiliti dagli uomini di Chiesa. Tuttavia, nell’Eucarestia rifiutano il concetto di transustanziazione: Cristo non è davvero presente nel pane e nel vino, come credono i Cattolici, ma la sua presenza è simbolica, il rito solo un modo per ricordare l’Ultima Cena e il Suo sacrificio.
Per il Protestantesimo il Battesimo non ha alcuna efficacia intrinseca, ma serve solo a manifestare la fede di chi viene battezzato, che dovrebbe accedere al sacramento solo dopo essersi preparato con una formazione catechistica. I Protestanti praticano il Battesimo per immersione, come insegnato da Giovanni il Battista.

Per quanto riguarda Confessione e Penitenza, la prima non ha particolare valore, in quanto ogni uomo deve avere un proprio dialogo diretto da Dio, al quale riconoscere i propri peccati e limiti. Dunque nessun membro del clero ha diritto di accogliere e ascoltare i peccati altrui. Il cristiano protestante confessa i propri peccati in una preghiera privata a Dio. Alcune chiese protestanti, tuttavia, inseriscono nell’ambito delle celebrazioni, un momento di preghiera di confessione dei peccati. Nella chiesa anglicana, per esempio, confessione e assoluzione vengono pronunciate in forma collettiva durante la celebrazione dell’Eucaristia.

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L’Immacolata Concezione e l’Assunzione di Maria

I Protestanti riconoscono unicamente la devozione a Dio Uno e Trino. Qualsiasi forma di devozione, sia essa alla Madonna o ai Santi, è una forma di idolatria. Ammettono che Maria abbia concepito Gesù restando Vergine, ma rigettano l’Immacolata Concezione, ovvero la sua nascita senza peccato originale. Essendo nata come tutti da un uomo e una donna, ella doveva esserne affetta e, per lo stesso motivo, non riconoscono la sua Assunzione al Cielo, in quanto nelle Sacre Scritture non se ne fa menzione. Maria era una donna di eccezionale fede, ma non ha alcun potere di intercessione presso Dio per conto degli uomini.

I Santi

Sebbene anche i cristiani Cattolici prestino moltissima attenzione a tenere separato il concetto di devozione da quello di idolatria, come così differenziano venerazione, devozione e adorazione, essi ammettono il culto dei Santi (dulía) e quello della Madonna (iperdulía), diverso da quello rivolto solo a Dio (latría).

I Protestanti non riconoscono autorità religiose in quanto tali, ma solo quella di Dio, e dunque solo a Lui è lecito elevare preghiere, suppliche e invocazioni.

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