Cos’è l’indulgenza plenaria? Ecco perché Papa Francesco l’ha concessa a chi partecipa all’Anno di San Giuseppe.
Indice articolo
- 1 L’origine dell’indulgenza plenaria
- 2 La bolla del Perdono: la prima indulgenza plenaria della storia
- 3 Indulgenza plenaria per i defunti
- 4 Il Manuale delle indulgenze
- 5 San Francesco d’Assisi e il perdono dei pellegrini
- 6 Coronavirus e indulgenza plenaria
- 7 Indulgenza per chi prega San Giuseppe nel 2021
Per capire cos’è l’indulgenza dobbiamo tenere presente due aspetti del peccato: colpa e pena. La colpa viene rimessa con la Confessione; la pena è l’effetto del peccato che rimane anche dopo il perdono.
L’indulgenza toglie anche la pena temporale, grazie alla mediazione della Chiesa e ad alcune pratiche devote che i fedeli sono chiamati a svolgere. Può essere parziale o plenaria.
L’origine dell’indulgenza plenaria
L’origine dell’indulgenza è nelle pratiche di penitenza che caratterizzavano le prime comunità cristiane. Molto tempo prima che i Sacramenti venissero strutturati come li conosciamo oggi, il fedele doveva scontare la pena causata dal proprio peccato con azioni e procedimenti ben precisi, spesso pubblici.
Nei secoli, in particolare intorno al 1000-1100 d.C., si diffuse la consuetudine secondo cui la pena a cui il fedele era sottoposto potesse essere alleggerita o annullata tramite l’intervento della Chiesa. Con alcune opere, preghiere, pellegrinaggi, il fedele pentito poteva ottenere appunto un’indulgenza.
La bolla del Perdono: la prima indulgenza plenaria della storia
Un episodio molto rilevante, parlando di indulgenza plenaria, è quello della bolla del Perdono di papa Celestino V. Nel 1294 egli divenne pontefice e concesse l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che si fossero recati in visita alla basilica di Collemaggio dai vespri del 28 agosto al tramonto del 29.
Fu il primo esempio di indulgenza plenaria, concessa dal Pontefice a tutti i fedeli di qualsiasi estrazione sociale.
Indulgenza plenaria per i defunti
L’indulgenza plenaria può essere ricevuta sia per se stessi che per i defunti. Chiedendo l’indulgenza per i cari defunti, i fedeli possono ridurre o annullare la pena che essi devono scontare prima di raggiungere il Paradiso.
Il Manuale delle indulgenze
Per chiarire e raccogliere tutte le indicazioni su come ottenere l’indulgenza plenaria, esiste il Manuale delle indulgenze. Il Manuale racchiude diversi documenti, tra le “Norme sulle indulgenze” e una lista di concessioni, cioè opere da compiere e preghiere da recitare per ottenere l’indulgenza.
Sono sempre richieste la Confessione e la Comunione sacramentale, e la preghiera per le intenzioni del Papa.
San Francesco d’Assisi e il perdono dei pellegrini
Molto famoso è il cosiddetto Perdono di Assisi o Indulgenza della Porziuncola. Lo stesso San Francesco chiese a papa Onorio III di poter concedere l’indulgenza ai pellegrini che si fossero recati alla chiesa della Porziuncola.
Questo rito religioso è valido sempre e per tutti. Inoltre, ogni anno, dalle 12.00 del 1 agosto alle 24.00 del 2 agosto, l’Indulgenza della Porziuncola è estesa a tutte le chiese parrocchiali e tutte le chiese francescane nel mondo.
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Vista la situazione delicata in cui molti fedeli si ritrovano a causa della pandemia in corso, Papa Francesco è intervenuto a marzo 2020 per concedere una speciale indulgenza plenaria al tempo del Covid-19.
Possono ottenere l’indulgenza plenaria tutti i fedeli affetti da Covid, gli operatori sanitari, i familiari dei malati e chiunque si prenda cura di loro anche semplicemente con la preghiera. Questa indulgenza è uno dei modi con cui la Chiesa si è fatta prossima alle persone nella difficoltà della pandemia.
Indulgenza per chi prega San Giuseppe nel 2021
Anche in occasione dell’anno dedicato a San Giuseppe, indetto da Papa Francesco dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021, si può ottenere l’Indulgenza plenaria. I modi per riceverla sono diversi, legati alla devozione e la preghiera a San Giuseppe.
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L’indulgenza è accessibile a chi medita il Padre Nostro per almeno 30 minuti o partecipa a un Ritiro Spirituale con una meditazione su San Giuseppe; a chi compie un’opera di misericordia corporale o spirituale; alle famiglie e ai fidanzati che recitano insieme il Santo Rosario; a chi affida il proprio lavoro a San Giuseppe o lo invoca nella ricerca di impiego; a chi si rivolge a San Giuseppe con alcune preghiere per i cristiani perseguitati.