Ogni anno cambia data ma rimane la festa più importante: in questo articolo scoprirai come si calcola la Pasqua nel mondo ebraico e cristiano.
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La festa più importante dell’anno liturgico: la Pasqua! Uova di cioccolato, colombe e conigli pasquali rallegrano il periodo pasquale ma per il mondo cristiano la vera essenza della Pasqua è la vittoria di Gesù sulla morte e la salvezza dal peccato di tutta l’umanità. Neanche i quaranta giorni della Quaresima sembrano abbastanza per prepararsi a un avvenimento così grande! E a proposito di tempi liturgici, tutte le feste mobili della Chiesa – di cui abbiamo parlato in un articolo precedente – dipendono proprio dalla Pasqua. Ma come si calcola la data della Pasqua?
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In questo articolo vedremo che significato ha la Pasqua nel mondo ebraico e nel mondo cristiano, e come avviene il calcolo della Pasqua nei diversi calendari.
Come si stabilisce la Pasqua ebraica
Pasqua ebraica e Pasqua cristiana sono legate dalla storia delle due religioni. Gli eventi che hanno dato origine alla Pasqua ebraica sono quelli narrati nel libro dell’Esodo: la liberazione dalla schiavitù del popolo ebraico in Egitto e l’inizio del viaggio verso la Terra Promessa alla guida di Mosè. Il passaggio dalla schiavitù alla libertà è considerato uno degli esempi più evidenti dell’intervento di Dio nella storia del popolo ebraico.
La Pasqua ebraica – chiamata Pesach – dura otto giorni: inizia con la cena celebrata la notte del quattordicesimo giorno del mese di Nisan, che cade tra marzo e aprile del calendario gregoriano. La cena ricorda quella che gli ebrei consumarono appena prima di partire per uscire dall’Egitto. Elemento particolare della celebrazione della Pasqua ebraica sono i pani azzimi, cioè non lievitati: gli Ebrei, dovendo uscire dall’Egitto in fretta, non avevano avuto il tempo di cucinare un pasto vero e proprio e i pani non lievitati rappresentano la prontezza nel partire seguendo il comando di Dio.
Come si determina la Pasqua ebraica? La data della Pasqua ebraica è diversa da quella cristiana perché si basa sul calendario ebraico, in cui ogni mese inizia con il novilunio e segue il ciclo delle fasi lunari. Il quindicesimo giorno del mese coincide con il plenilunio. La Pasqua ebraica quindi cade nel primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Facendo riferimento al calendario gregoriano, la data è compresa tra il 26 marzo e il 25 aprile. Nel 2021 la Pasqua ebraica comprende i giorni dal 27 marzo al 4 aprile.
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La Pasqua cristiana
La Pasqua cristiana è la celebrazione dell’evento della Risurrezione di Cristo. Cade sempre di domenica. Nella Chiesa cattolica la Pasqua viene festeggiata per otto giorni dalla domenica della Resurrezione, chiamati Ottava di Pasqua. Il lunedì successivo viene chiamato di Pasquetta o dell’Angelo. La settimana precedente alla Pasqua è la Settimana Santa e negli ultimi tre giorni – Giovedì Santo, Venerdì Santo e Sabato Santo, detti Triduo Pasquale – si rivivono gli avvenimenti della Passione, crocifissione e morte di Gesù. Ogni giornata della Settimana Santa ha un significato specifico, che abbiamo spiegato in un articolo del nostro blog.
La festa della Pasqua è l’avvenimento più importante nel calendario liturgico della Chiesa e da essa dipendono tutte le feste principali dell’anno. Le celebrazioni che precedono la domenica di Pasqua sono intense e portano i fedeli a rivivere i momenti significativi della Passione di Cristo. La tradizione ebraica è presente anche per i cristiani cattolici: il Giovedì Santo viene spesso ricordata la cena pasquale degli Ebrei e l’Esodo, parte della storia che ha portato alla nascita del Cristianesimo. La notte tra il Sabato Santo e la mattina di pasqua viene celebrata la Messa della Veglia Pasquale, in cui si leggono letture della Bibbia che ripercorrono la Storia della Salvezza, dalla creazione dell’uomo al compimento della Promessa con la Resurrezione.
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Come si calcola la Pasqua cattolica
Le date della Pasqua ebraica e della Pasqua cristiana spesso sono vicine poiché gli avvenimenti della morte e Risurrezione di Cristo sono avvenuti nei giorni della Pasqua ebraica: l’Ultima Cena di Gesù con gli apostoli era infatti una cena pasquale. Per il calcolo della Pasqua cattolica si prende come riferimento l’equinozio di primavera, che per convenzione viene considerato cadere il 21 marzo, inizio della primavera: la domenica di Pasqua è la prima dopo il primo plenilunio di primavera. In questo modo, la cadenza della Pasqua sarà sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile. Nel 2021 la Pasqua cristiana cade domenica 4 aprile.
Come si calcola la Pasqua ortodossa
Pur sempre all’interno del mondo cristiano, in alcuni paesi la comunità ortodossa fa riferimento al calendario giuliano e non a quello gregoriano per la definizione delle feste liturgiche e per il calcolo del giorno di Pasqua. Anche la Pasqua cade in un periodo diverso rispetto a cattolici e protestanti. Il calendario giuliano è l’antico calendario romano promosso da Giulio Cesare, mentre quello gregoriano risale al medioevo e prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse.
Mentre per cattolici e protestanti la Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio primaverile, per gli ortodossi è semplicemente la prima domenica dopo l’equinozio. Il periodo è lo stesso, ma le due date possono differire di alcune settimane. In particolare, nel 2021 la Pasqua ortodossa cade il 2 maggio del calendario gregoriano.
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Pasqua alta o bassa: cosa si intende?
Spesso, parlando della data di Pasqua si sentono le espressioni “Pasqua alta” e “Pasqua bassa“. Cosa si intende per Pasqua alta o bassa? Si tratta di un modo per indicare se, nell’anno corrente, la Pasqua cade presto o tardi rispetto al giorno dell’equinozio di primavera. La Pasqua è “bassa” se cade pochi giorni dopo l’equinozio, tra il 22 marzo e il 2 aprile; “media” se cade tra il 3 e il 13 aprile; “alta” se cade tra il 14 e il 25 aprile.
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