Confettura, confettura extra e marmellata: quante volte vi siete chiesti la differenza tra le tre? Leggi questo articolo per conoscere le principali differenze tra confettura e marmellata.
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Spesso per le colazioni o gli spuntini quotidiani si cerca un’alternativa ai prodotti industriali che affollano gli scaffali del supermercato.
Tra mercati e shopping online, si va alla ricerca di prodotti sani e artigianali, che ci facciano ricordare le ricette dei nostri nonni e la tradizione della cucina casereccia.
Grandi protagoniste di questa ricerca sono le confetture e le marmellate naturali.
Ma quali sono le differenze tra confettura e marmellata? Spesso i due termini vengono usati per l’uno e l’altro prodotto, come se fossero la stessa cosa. In realtà non è così: ecco cosa le differenzia.
Le differenze tra confettura e marmellata
La marmellata è un prodotto con almeno il 20% di agrumi, almeno il 45% di zuccheri totali, più alcuni additivi consentiti (ne sono consentiti 25 tipi).
La confettura invece è un prodotto con almeno il 35% di frutta, almeno il 45% di zuccheri totali, più alcuni additivi (anche in questo caso i tipi consentiti sono 25).
Esiste quindi la marmellata di arance ma non quella di fragole, amarene o frutti di bosco. Allo stesso modo non esiste la confettura di arance. La differenza principale è quindi nel tipo di frutta utilizzata (agrumi per la marmellata, altri tipi di frutta per la confettura). Queste indicazioni sono fornite dalla direttiva europea n.79/693 del 1979, inclusa dall’ordinamento italiano nel 1982 con il D.P.R 8 giugno 1982, n.401, che regola la produzione e la vendita delle confetture, delle marmellate, delle gelatine di frutta e della crema di marroni.
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La confettura extra
Guardando alla percentuale di frutta utilizzata nella composizione si può parlare anche di confettura extra: in questo caso si tratta di una confettura con almeno il 45% di frutta, almeno il 45% di zuccheri totali, più alcuni additivi (per la confettura extra sono consentiti solo 12 tipi di additivi).
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Confetture artigianali e marmellate naturali di Holyart
Le confetture e le marmellate di Holyart del monastero trappista di Vitorchiano sono prodotti 100% naturali e genuini. Sono frutto di una lavorazione artigianale senza aggiunta di pectina, coloranti o conservanti. Dal monastero delle Monache Trappiste di Vitorchiano escono marmellate naturali e confetture artigianali di tutti i tipi: la marmellata di arance, la confettura extra di pesche e la crema di marroni sono tra le preferite.
Sono perfette da gustare per una colazione semplice oppure per realizzare dolci fatti in casa. Il procedimento di produzione è tradizionale e artigianale, frutto del lavoro delle monache.
Uno dei modi migliori per provare la dolcezza genuina di queste marmellate e confetture è fare una crostata! Prova la ricetta che abbiamo suggerito in uno dei nostri articoli. L’origine della crostata è parte della tradizione leggendaria della cultura italiana. Ci sono molte storie legate alla nascita di questo dolce e delle sue variazioni, come la nota pastiera napoletana.
Si pensa che la prima persona a realizzare la moderna pastiera sia stata una suora del convento di S. Gregorio Armeno. Da questo episodio, la pastiera ha conservato un significato spirituale, legato al tempo liturgico a cui viene attribuita, cioè la Pasqua. La pastiera, preparata il Venerdì Santo, viene mangiata a Pasqua: simboleggia l’attesa e la festa per la Resurrezione di Cristo.