5 statue sacre in gesso per la tua chiesa

5 statue sacre in gesso per la tua chiesa

Perché le statue sacre in gesso che troviamo in chiesa non vanno considerate oggetto di idolatria, ma parte integrante della professione di fede di ogni cristiano?

Siamo abituati a vedere nelle nostre chiese numerose statue sacre in gesso che raffigurano Gesù, la Madonna, santi e angeli. In un precedente articolo dedicato agli arredi sacri, abbiamo spiegato come tutto ciò che fa parte dell’aspetto di una chiesa, all’esterno e soprattutto all’interno, è un elemento imprescindibile della scenografia necessaria per ospitare al meglio i riti che vi vengono celebrati. Non si tratta solo di elementi di arredo, come altari, amboni, inginocchiatoi, fonti battesimali, tabernacoli, croci da altare, acquasantiere, ciascuno dei quali ha comunque anche un utilizzo pratico e religioso definito. Il discorso è ancora più ampio, e investe ogni singolo elemento architettonico e decorativo, dalla ripartizione dello spazio, al numero di colonne, perfino la dimensione della porta d’ingresso. Questo perché la chiesa è il luogo destinato a fare da scenario alla Liturgia, e, come tale, deve essere espressione di solennità e sacralità. Questa solennità viene trasmessa ai fedeli che vi si raccolgono, con modalità che si sono evolute nel tempo, col passare dei secoli. Se anticamente il modo più ricorrente per dimostrare ai cristiani l’importanza e la dimensione sacra del luogo di culto era ostentare ricchezza e opulenza, con l’uso di materiali pregiati e decori preziosi, oggi ci sono altri approcci, che puntano meno a suscitare stupore e reverenziale timore, e maggiormente a una dimensione che stimola il dialogo spirituale col singolo e con la comunità riunita.

In questo scenario di suggestione religiosa, si pongono anche le statue sacre, che tuttavia meritano un discorso più approfondito. Infatti le statue religiose in gesso, resina, vetroresina, e ancora prima di legno e pietra, sono state per molto tempo oggetto di accese discussioni e perfino controversie in seno alla stessa chiesa. Perché? Eppure è evidente che le madonne in gesso, piuttosto che le statue in gesso che rappresentano il Salvatore, coadiuvano la preghiera in modo estremamente efficacie. Chi non conserva nel cuore il ricordo d’infanzia di una particolare statua presso la quale amava andare a pregare, o dove non mancava di accendere una candela?

Eppure non mancano ancora oggi feroci polemiche riguardo l’adorazione riservata a statue di santi e beati. La ragione è semplice, anche se non è questa la sede per immergerci in dissertazioni teologiche. Nel Levitico leggiamo: “Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio” (Levitico 19, 4). Ecco la questione che ha diviso in due la chiesa per molto tempo. Quanto la venerazione di una statua che rappresentasse Gesù o la Vergine o un santo poteva sfociare nell’idolatria?

In realtà i cristiani hanno risposto presto a questo interrogativo, e senza discostarsi dalle Sacre Scritture. Infatti nell’Antico Testamento ci sono molti passi che fanno capire come Dio non solo non vedesse di cattivo occhio la creazione di immagini e simboli che suscitassero in chi le contemplava una fede e un trasporto religioso anche maggiore. Con l’avvento di Gesù Salvatore, poi, questa prerogativa di creare rappresentazioni figurative a supporto della preghiera è aumentata ancora di più. Facendosi uomo, Gesù ha dato infatti un’immagina fisica, incarnata, di un Dio che prima era invisibile. È lui stesso ad affermarlo, quando dice: “Chi vede me vede il Padre” (Gv 12,45).

Dopo tante discussioni e speculazioni, che si sono tenute nel corso di Concili storici, oggi nel Catechismo della Chiesa Cattolica leggiamo: “il culto cristiano delle immagini non è contrario al primo comandamento che proscrive gli idoli. In effetti, ‘l’onore reso ad un’immagine appartiene a chi vi è rappresentato’, e ‘chi venera l’immagine, venera la realtà di chi in essa è riprodotto’. L’onore tributato alle sacre immagini è una ‘venerazione rispettosa’, non un’adorazione che conviene solo a Dio.” (CCC, n. 2132).

La differenza sta esattamente in una questione di termini. Premesso che per il cristianesimo, l’adorazione è una prerogativa di Dio, e solo Sua, la venerazione di una statua che ha solo il valore simbolico di evocare in chi si rivolge ad essa il vero obiettivo della preghiera, non è idolatria.

adorazione santi

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A differenza dei culti pagani, nei quali si credeva che le divinità dimorassero all’interno dei simulacri loro dedicati, nella religione cristiana è sempre presente la consapevolezza che ci si trova davanti a rappresentazioni materiali di presenze che restano ineffabili.

Questo ci permette, quando entriamo in una chiesa, di poter indugiare con lo sguardo su queste raffigurazioni che evocano in noi tutta la speranza della salvezza, tutto lo stupore e l’anelito religioso portato dal Verbo incarnato. Ecco, in questa accezione la venerazione delle statue sacre è non solo consentita, ma auspicabile.

In certe ricorrenze, poi, come particolari feste religiose, o ancora nell’ambito delle processioni, o altre forme di devozione popolare, così diffuse soprattutto nel nostro paese, le statue di gesso divengono protagoniste attive della liturgia, permettendo a tutti di accedere e partecipare in modo ancora più diretto ed entusiastico alla preghiera collettiva.

Ma come deve essere una statua di gesso per esprimere al meglio il proprio compito?

Per adempiere al meglio al loro compito di avvicinare i fedeli al divino, le statue sacre devono essere ben realizzate, curate nei dettagli, emanare un senso di bellezza e serenità. In particolare le Madonne di gesso, ma anche le rappresentazioni di Cristo come Buon Pastore, o quelle degli angeli, tanto più saranno gradevoli all’occhio e soavi, tanto più costituiranno uno strumento di elevazione spirituale per chi si soffermerà a contemplarle.

Ci sono statue e statuette in gesso di ogni dimensione, adatte a ogni contesto. A dispetto di ciò che si può pensare, una statua in gesso può essere anche posizionata all’aperto, in quanto il materiale di cui è fatta si presta facilmente a essere impermeabilizzato. Per questo non è raro trovare una Madonnina in gesso o un’altra statua sacra anche in giardini ed edicole esposte agli agenti atmosferici.

Nel nostro store on line troverete statue e statuette di ogni dimensione e tipo. Vi segnaliamo alcune delle più richieste dalle chiese, scelte sia per le dimensioni notevoli (tra i 70 e i 100 cm), sia per l’accuratezza della realizzazione rigorosamente artigianale, sia per la bellezza dei soggetti raffigurati.

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statua gesù sacro cuore
statua gesù sacro cuore in gesso
Statua realizzata in gesso con effetto madreperla raffigurante il Sacro Cuore di Gesù di altezza 80 cm. Gesù indossa vesti bianche e rosse con bordi dorati. La statua è stata realizzata e dipinta a mano in Italia da lavoratori artigiani.
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Statua Santa Rosa Mistica
statua santa rosa mistica gesso madreperlato
Statua raffigurante Santa Rosa Mistica realizzata in gesso madreperlato ed è alta 70 cm. La Santa presenta abiti bianchi e ha le mani giunte in segno di preghiera. Statua prodotta e dipinta a mano in Italia da artigiani.
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Statua Madonna di Lourdes
Statua raffigurante la Madonna di Lourdes di altezza 80 cm. La statua è realizzata in gesso con effetto madreperla. La Madonna presenta la tradizionale veste bianca con drappeggio azzurro e ha le mani giunte in segno di preghiera. Realizzata e dipinta interamente a mano in Italia.
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Statua Gesù Misericordioso
Statua raffigurante Gesù Misericordioso di altezza 90 cm. Gesù indossa lunghe vesti chiare e raggi rossi e azzurri. Una mano è inserita singolarmente. Statua realizzata in gesso madreperlato. Fatta e dipinta a mano in Italia.
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Statua San Michele
Statua di 100 cm raffigurante San Michele in procinto di schiacciare il diavolo. Il Santo indossa vesti rosse e azzurre e brandisce una spada. La spada e un'ala del diavolo sono inserite singolarmente. Questa statua è fatta e dipinta interamente a mano da artigiani italiani.
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