Le feste mobili. Feste religiose e feste civili in Italia (e all’estero)

Le feste mobili. Feste religiose e feste civili in Italia (e all’estero)

Le feste mobili

Le feste mobili sono quelle feste religiose che, come la Pasqua, variano la loro data da un anno all’altro, essendo nella maggior parte dei casi proprio in relazione con la data di Pasqua.

Sarebbero soprattutto da ricordare:

 

 

  • l’Ascensione (il 39º giorno dopo la Pasqua, di giovedì; in Italia, dal 1977 si celebra il 42º giorno dopo la Pasqua, ovvero la 6ª domenica dopo quella di Pasqua);
  • la Pentecoste (il 49º giorno dopo la Pasqua, ovvero la 7ª domenica dopo quella di Pasqua);
  • la SS. Trinità (il 56º giorno dopo la Pasqua, ovvero l’8ª domenica dopo quella di Pasqua);
  • il Corpus Domini (il 60º giorno dopo la Pasqua, di giovedì; in Italia, dal 1977 si celebra il 63º giorno dopo la Pasqua, ovvero la 9ª domenica dopo quella di Pasqua).

Si devono inoltre citare la prima domenica di Quaresima (6ª domenica precedente quella di Pasqua), che dà inizio al periodo quaresimale nel rito ambrosiano (diocesi di Milano), il giorno delle Ceneri (non festivo, 46 giorni prima di Pasqua, un mercoledì), che dà inizio al periodo quaresimale nel rito romano, e la festa del Sacro Cuore di Gesù (che non ha effetti civili), il venerdì successivo alla domenica del Corpus Domini, 68º giorno dopo Pasqua.

Per quanto riguarda il periodo dell’Avvento, quello ambrosiano dura due settimane in più di quello romano: il primo inizia infatti la 6ª domenica prima di Natale, mentre il secondo inizia due domeniche più tardi.

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Giorni festivi

L’elenco completo dei giorni festivi in Italia, secondo il calendario civile, è attualmente il seguente:

Feste cattoliche di precetto:

  • tutte le domeniche;
  • Santa Madre di Dio o Ottava di Natale, Capodanno (1 gennaio);
  • Epifania (6 gennaio);
  • Assunzione di Maria Vergine (15 agosto);
  • Tutti i Santi (1 novembre);
  • Immacolata Concezione (8 dicembre);
  • Natale (25 dicembre);

Feste civili:

  • Anniversario della liberazione (25 aprile);
  • Festa del lavoro (1 maggio);
  • Anniversario della Repubblica (2 giugno)

Altri giorni festivi:

Alcune precisazioni sulle festività appena elencate.

Il 1º gennaio è una festa cattolica di precetto, e come tale riconosciuta anche agli effetti civili, ma ha anche una natura esclusivamente civile in quanto Capodanno. Analogamente, le feste del 26 dicembre (S. Stefano) e del lunedì di Pasqua hanno una natura semi-religiosa, in quanto istituite nel 1949 dallo Stato italiano per prolungare le feste di Natale e Pasqua. Infine, la giornata del 2 giugno non è, secondo la legge che l’ha istituita nel 1949, semplicemente una delle tre festività civili, ma la vera e propria festa nazionale dell’Italia, che ha sostituito la precedente festa nazionale, quella dello Statuto albertino, che veniva celebrata la prima domenica di giugno.

Solennità civili

Sono solennità civili:

  • Giorno del ricordo (in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati) (10 febbraio) – (L. 30 marzo 2004, n. 92)
  • Anniversario della stipulazione del Trattato e del Concordato con la Santa Sede (11 febbraio)
  • Anniversario della insurrezione popolare di Napoli (28 settembre)
  • Santi Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena (4 ottobre) – (L. 4/3/1958 n. 132)
  • Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace (12 novembre) – (L. 12 novembre 2009, n. 162)
  • Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare (12 novembre) – (L. 31 luglio 2002, n. 186)

Le solennità civili non sono giorni festivi; fino al 1977 comportavano riduzioni dell’orario di lavoro negli uffici pubblici ed erano giorni di vacanza nelle scuole.

Giornate celebrative

Vi sono poi le giornate celebrative, così numerose che per l’elenco (peraltro incompleto) si rinvia alla pagina del sito del Governo.

Limitandoci a quelle istituite mediante una legge, abbiamo:

  • Giornata nazionale della bandiera (7 gennaio) – (L. 31 dicembre 1996, n. 671)
  • Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti (27 gennaio) – (L. 20 luglio 2000, n. 211)
  • Giornata nazionale del Braille (21 febbraio) – (L. 3 agosto 2007, n. 126)
  • Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia (5 maggio) – (L. 4 maggio 2009, n. 41)
  • Giorno della memoria (dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice) (9 maggio) – (L. 4 maggio 2007, n. 56)
  • Festa nazionale dei nonni (2 ottobre) – (L. 31 luglio 2005, n. 159)
  • Giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse (4 ottobre, in concomitanza con la solennità dei santi patroni d’Italia) – (L. 10 febbraio 2005, n. 24)
  • Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo (9 ottobre) – (L. 14 giugno 2011, n. 101)
  • Giorno della libertà (9 novembre) – (L. 15 aprile 2005, n. 61)

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Variazioni del calendario delle festività nel corso del tempo

Il calendario civile delle festività ha subìto molte variazioni nel tempo (introduzioni, cancellazioni e ripristini).

Numerose feste religiose di precetto erano state abrogate nel corso dei secoli diciottesimo e diciannovesimo, fra le quali quelle in onore degli apostoli come, ad esempio, S. Giacomo (25 luglio), S. Bartolomeo (24 agosto), S. Matteo (21 settembre).

Le feste dell’Epifania, dell’Assunzione, di Tutti i Santi, dell’Immacolata Concezione e del Natale risalgono a prima dell’Unità d’Italia. La festività del Capodanno risale al 1874.

Per quanto riguarda il Novecento, fino al 1913 erano feste di precetto, nonché giorni festivi:

  • Presentazione di Gesù al Tempio (2 febbraio)
  • Natività di Maria (8 settembre)

Tra le feste nazionali di più vecchia data vi erano:

  • Festa dello Statuto albertino (prima domenica di giugno), che durò in pratica dall’Unità d’Italia alla fine del Fascismo
  • Anniversario di Porta Pia (20 settembre), introdotta nel 1895 e soppressa nel 1930

Tra le ricorrenze civili vi erano i compleanni del re:

  • Genetliaco di S.M. Vittorio Emanuele II, poi di S.M. Umberto I (14 marzo), fino al 1900 Genetliaco di S.M. Vittorio Emanuele III (11 novembre), dal 1900 al 1945

Il 4 novembre divenne festa civile nel 1922, e ha avuto nel tempo diverse denominazioni.

Durante il Fascismo (nel 1928) fu riconosciuta agli effetti civili la festa di S. Giuseppe (19 marzo).

Divennero inoltre feste nazionali:

  • Natale di Roma (21 aprile), istituita nel 1923
  • Anniversario della Marcia su Roma (28 ottobre), istituita nel 1930
  • Proclamazione dell’impero (9 maggio), istituita nel 1939

Il 4 ottobre 1926 fu un giorno di festa nazionale, per la ricorrenza del 7º centenario della morte di San Francesco di Assisi.

Furono anche introdotte, in tempi diversi, le seguenti ricorrenze civili (da festeggiare negli uffici pubblici o dopo l’orario di lavoro):

  • Anniversario della stipulazione del Trattato e del Concordato con la Santa Sede (11 febbraio)
  • Anniversario della fondazione dei Fasci di combattimento (23 marzo)
  • Anniversario della nascita di Guglielmo Marconi (25 aprile)
  • Anniversario della dichiarazione di guerra dell’Italia del 1915 (24 maggio)
  • Anniversario della scoperta dell’America (12 ottobre)

Le feste e le ricorrenze introdotte dal Fascismo furono tolte dal calendario dopo la seconda guerra mondiale (ad eccezione dell’11 febbraio, del 19 marzo e del 4 novembre), anche se parecchie di esse sono state formalmente abrogate solo di recente. Va però ricordato che dal 2004 la data del 12 ottobre è diventata, per delibera governativa, Giornata nazionale di Cristoforo Colombo.

Nel 1946 furono introdotte le feste del 25 aprile, del 1º maggio e dell’8 maggio (Anniversario della Vittoria in Europa); quest’ultima rimase solo fino al 1949, quando invece furono introdotte le feste del Lunedì di Pasqua e del 26 dicembre; nel 1947 (ma solo nel 1949 in modo definitivo) fu istituita la Festa della Repubblica del 2 giugno.

Nel 1977 furono abolite le feste di S. Giuseppe (19 marzo) e dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno; rimasta solo per il comune di Roma). Le feste dell’Ascensione e del Corpus Domini furono spostate alla domenica successiva, mentre la festa civile del 4 novembre (Anniversario della vittoria della Prima guerra mondiale, divenuta successivamente Festa delle Forze armate e poi Festa dell’Unità nazionale) fu spostata alla prima domenica di novembre. La festa dell’Epifania, trasferita alla domenica successiva nel 1977, è stata ripristinata al 6 gennaio nel 1986.

La festa dell’anniversario della Repubblica, spostata nel 1977 alla prima domenica di giugno, è stata ripristinata al 2 giugno nel 2001 (ma era stata festeggiata ‘una tantum’ il 2 giugno nel 1986, in occasione del 40° di fondazione della Repubblica).

Nel 2011 è stata celebrata il 17 marzo una festa nazionale in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia.

Di tutti questi cambiamenti si è tenuto conto nella stesura del calendario perpetuo.

Alcuni riferimenti legislativi

  • legge 5/5/1861 n. 7 (istituzione della Festa nazionale per l’Unità d’Italia e lo Statuto del Regno)
  • decreto 17/10/1869 n. 5342 (estensione a tutto il Regno del calendario dei giorni festivi in uso dal 6 settembre 1853)
  • legge 23/6/1874 n. 1968 (introduzione della festa del Capodanno)
  • legge 19/7/1895 n.401 (introduzione della festività del 20 settembre)
  • R.D. 4/8/1913 n. 1027 (riordino e abolizione di alcune festività)
  • R.D.L. 23/10/1922 n. 1354 (introduzione della festa nazionale del 4 novembre)
  • R.D. 19/4/1923 n. 833 (introduzione della festività del 21 aprile e abolizione della ricorrenza civile del 1º maggio)
  • R.D. 30/12/1923 n. 2859 (introduzione e ripristino di alcune festività)
  • R.D. 10/7/1925 n. 1207 (festivo il 4 ottobre 1926 per il 7º centenario della morte di san Francesco di Assisi)
  • legge 6/12/1928 n. 2765 (introduzione della festività di S. Giuseppe)
  • legge 27/12/1930 n. 1726 (riordino della normativa sulle festività)
  • legge 28 marzo 1938 n. 276 (solennità civile il 25 aprile, anniversario della nascita di Guglielmo Marconi)
  • legge 5 maggio 1939 n. 661 (istituzione della Festa nazionale del 9 maggio, anniversario della fondazione dell’Impero)
  • legge 17/10/1941 n. 1165 (sospensione della celebrazione delle festività a causa della guerra)
  • D.L.luogoteneziale 22/4/1946 n. 185 (istituzione delle nuove feste nazionali)
  • D.L.P. 28/5/1947 n. 387 (festivo il 2 giugno 1947)
  • legge 27/5/1949 n. 260 (riordino della normativa sulle festività e istituzione della Festa della Repubblica)
  • legge 4/3/1958 n. 132 (introduzione della ricorrenza festiva del 4 ottobre in onore dei patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena)
  • legge 5/3/1977 n. 54 (abolizione di alcune festività)
  • D.P.R. 28/12/1985 n. 792 (ripristino della festività dell’Epifania e, solo per il Comune di Roma, della festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo)
  • legge 22/5/1986 n. 200 (festivo il 2 giugno 1986)
  • legge 20/11/2000 n. 336 (ripristino della Festa della Repubblica il 2 giugno)
  • D.L. 22/12/2008, n. 200, convertito in legge 18/2/2009, n. 9 (semplificazione legislativa, con abrograzione di leggi non più applicate)
  • D.L. 22/2/2011 n. 5, convertito in legge 21/4/2011 n. 47 (festa nazionale del 17 marzo 2011)