Inginocchiatoio

Inginocchiatoio

L’inginocchiatoio appartiene all’arredamento tipico di chiese e cappelle fin dal XV secolo. Si tratta di un mobile, solitamente costruito in legno, utilizzato per inginocchiarsi e pregare.

Può essere posto davanti al tabernacolo, a un altare minore, alla statua di un santo o di una Madonna. Tipicamente è composto da un piano di appoggio per le ginocchia, di solito imbottito o coperto con un cuscino, e un’alzata su cui posare le mani nell’atto della preghiera.

Nel corse delle varie epoche storiche gli inginocchiatoi sono stati oggetto di numerose variazioni artistiche, arricchendosi di dettagli raffinati, intarsi, fregi di squisita fattura raffiguranti angeli, motivi floreali e simboli sacri. Soprattutto in epoca barocca, poteva essere impreziosito con fregi dorati, inserti in avorio, bronzo e altri materiali di pregio. In linea di massima, tuttavia, ha mantenuto nei secoli una linea semplice e costante, seppur con qualche variante.

Per esempio, alcuni inginocchiatoi possono essere dotati di cassetti e antine, o di un leggio sotto il quale è ospitato uno scomparto chiuso.

Tra i vari tipi di inginocchiatoio ricordiamo:

L’inginocchiatoio da sacrestia, sul quale il sacerdote si genuflette per pregare prima di entrare in chiesa per celebrare la messa. Può essere dotato di un’alzata decorata con un’immagine sacra. Può ospitare una tabella con le preghiere di preparazione e ringraziamento.

L’inginocchiatoio da comunione sul quale il fedele si inginocchia per ricevere la comunione..

L’inginocchiatoio nominativo, di solito di appartenenza di un singolo o di una famiglia, contrassegnato da una targa o da un’insegna di appartenenza.

Inginocchiatoio-sgabello, semplice, basso, privo di alzata.

Sedia-inginocchiatoio, una sedia con inginocchiatoio integrato, dotata di alzata e piano d’appoggio. Può anche avere un sedile ribaltabile sotto il quale è nascosto l’inginocchiatoio vero e proprio.