Madonna della Lettera e l’eterna promessa di proteggere Messina

Madonna della Lettera e l’eterna promessa di proteggere Messina

Venerata a Messina e Palmi, la Madonna della Lettera simboleggia un legame spirituale e storico antichissimo. Secondo la tradizione, la Vergine Maria inviò una lettera agli abitanti della città, lodando la loro fede e promettendo loro protezione eterna

Come molte regioni d’Italia, la Sicilia riserva alla Vergine forme devozionali particolarmente sentite e pittoresche. Tra i titoli mariani attribuiti alla Madonna, alcuni dei più affascinanti sono proprio legati alla Sicilia, e tra di essi spiccano in particolare la Madonna di Tindari e la Madonna della Lettera. La Madonna di Tindari, venerata nel Santuario nell’omonimo piccolo centro in provincia di Messina, è una figura centrale nella devozione siciliana, spesso associata alla protezione dei marinai e dei pescatori. Conosciuta e adorata localmente come Matri ‘u Tinnaru, rappresenta uno dei culti mariani più antichi e venerati dell’isola, oltre che un emblematico esempio di Madonna Nera.
La Madonna della Lettera, invece, è particolarmente cara agli abitanti della città di Messina, che vedono in lei un costante punto di riferimento spirituale. Il suo culto si è diffuso nel tempo anche a Palmi e Finale.

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Il culto della Madonna di Messina è legato soprattutto alla convinzione che ella protegga in modo speciale la città, e questa protezione sarebbe stata avvalorata da molti eventi miracolosi accaduti nel corso dei secoli. La nascita di questa devozione è infatti molto antica, e risalirebbe all’epoca in cui San Paolo si recò in Sicilia per la sua opera di evangelizzazione. Alcuni messinesi, dopo essersi convertiti al Cristianesimo, vollero seguirlo in Palestina, per ringraziare personalmente la Madonna con una lettera scritta a nome di tutti gli abitanti della città come segno della loro gratitudine e devozione alla Vergine. Era il 42 d.C. La delegazione si mise in viaggio e giunse al cospetto della Madonna, che fu lieta di rispondere a tanto affetto con una lettera di risposta, scritta in ebraico. Questa Lettera, arrotolata e legata con una ciocca dei suoi stessi capelli, venne riportata a Messina e divenne immediatamente oggetto di culto. Ancora oggi è custodita nel Duomo di Messina e viene portata in processione nel giorno della Festa del Corpus Domini.

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Il reliquiario utilizzato per la processione ha la forma di un vascello a tre alberi lungo circa un metro, in legno rivestito da fogli d’argento: il Vascelluzzo. Esso viene ornato di spighe di grano e portato per le strade, dalla chiesa di S. Maria dei Marinai al Duomo di Messina. Una volta giunti al Duomo, la reliquia con i capelli della Madonna viene fissata a due alberi del vascello e il reliquiario viene portato per le vie della città. Alcuni eventi miracolosi hanno portato alla consacrazione del Vascelluzzo. Nel 1302, la Madonna avrebbe inviato tre navi cariche di vettovaglie alla città stremata dall’assedio da parte del duca Roberto di Calabria, mentre nel 1603 il fortunoso naufragio di una nave carica di grano proprio nel porto di Messina salvò nuovamente la città dalla fame. Entrambi gli eventi vennero interpretati come miracoli della Madonna.

Eco il testo della Lettera scritta dalla Madonna alla città di Messina:

Umilissima serva di Dio,
Madre di Gesù crocifisso,
della tribù di Giuda,
della stirpe di Davide,
salute a tutti i messinesi
e Benedizione di Dio Padre Onnipotente.
Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande
avete a noi spedito Legati e Ambasciatori,
confessando che il Nostro Figlio,
generato da Dio sia Dio e uomo
e che dopo la sua resurrezione salì al cielo:
avendo voi conosciuta la via della verità
per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto
per la qual cosa benediciamo voi e la vostra città
della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.

Da Gerusalemme 3 giugno anno 42 di Nostro Figlio. Indizione 1 luna XXVII.

Processione Madonna della Lettera Messina

Otre che con la processione del Vascelluzzo, Messina onora la Madonna della Lettera, patrona della città, con un’altra importante processione a lei dedicata: la Festa della Madonna della Lettera. Il 3 giugno di ogni anno, questa solenne processione rievoca la storica promessa di protezione della Vergine Maria verso i messinesi.

Nel 1647 la veggente e monaca benedettina suor Maria Roccaforte, raccontò che la Vergine in persona le aveva confermato l’autenticità della Lettera scritta dalla Madonna. Inoltre nel 1716 il monaco Gregorio Arena avvalorò la convinzione portando in città la Lettera tradotta dall’arabo della lettera di Maria.

In occasione della processione del 3 giugno, il fercolo che rappresenta la Madonna della Lettera, viene portato in processione per le strade della città. La bellissima statua d’argento è accompagnata da canti, preghiere e l’accensione di candele, in un’atmosfera di profonda devozione e partecipazione collettiva. Tra i momenti più suggestivi vi è il passaggio della statua davanti al Porto di Messina, dove, sull’estremità del braccio del porto, si erge la stele della Madonnina del Porto, simbolo di protezione per i naviganti e l’intera città. Ai piedi della stele è incisa a caratteri cubitali la frase Vos et ipsam Civitatem benedicimus, “Benediciamo voi e la vostra Città”.

L’ultima domenica di agosto anche Palmi manifesta la sua devozione alla Madonna della Lettera, che detiene il patronato anche nella città calabra. Quando nel 1575 Messina venne funestata dalla peste, i marinai di Palmi offrirono ai cittadini viveri e medicine. Come segno di gratitudine, alla fine dell’epidemia, il Senato di Messina offrì alla città di Palmi uno dei tre capelli che legavano la Lettera donata dalla Vergine. A fine agosto a Palmi si tiene la Varia, una festa devozionale popolare inclusa nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Una grande macchina processionale, la Varia, appunto, che rappresenta l’assunzione in cielo di Maria, viene portata in processione per le vie della città. L’aspetto più straordinario di questo evento è che i 200 portatori, chiamati Mbuttaturi, trasportano sulle spalle una torre alta 16 metri e occupata da figuranti in costume, che rappresentano la Vergine che ascende al cielo, Dio, gli apostoli e gli angeli!

Madonna della Lettera preghiera

O Vergine Maria,
donna della luce e della vita,
dolcissima Madre,
o Madonna della Lettera,
siamo davanti a te quali figli devoti
in contemplazione
del tuo Figlio, Gesù,
che tieni teneramente
tra le braccia.

Facci innamorare di Cristo.
poni nel nostro cuore
un ardente e insaziabile
desiderio di conoscere,
di amare e di servire Gesù,
Salvatore e Signore
della nostra vita .
Ottienici la grazia
di una vita santa.
spesa interamente per Dio
e per i fratelli.

Nel segno
della nuova evangelizzazione
noi vogliamo,
o Madre della Lettera,
portare a tutti l’annuncio del Vangelo.
unica verità che libera.
che promuove umanità,
che dà senso alla vita.

Guarda, o Maria,
questa città e questa Diocesi:
il tuo sguardo d’amore
e di benevolenza
ci ottenga dal tuo Gesù
la grazia di una santità diffusa,
di un impegno proficuo
per un sano ed equilibrato
sviluppo socio-economico,
per una politica al servizio
dell’uomo e del territorio.
per una progettualità ecclesiale
di comunione effettiva ed affettiva.

Donaci. o Vergine Madre della Lettera,
il tuo Spirito di fede,
la forza della tua speranza
senza smagliature,
la carica spirituale
della tua fervida e operosa carità
per essere qui ed oggi
epifania di Cristo,
testimonianza credibile del Vangelo.

Sciolgo, oggi, nella preghiera
e nel proposito di servire
la causa del Vangelo,
il mio debito di ringraziamento
per gli anni splendidi vissuti
in questa Santa Chiesa di Messina
sotto il tuo vigile, materno sguardo,
o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria,
cara, dolcissima Madonna della Lettera.