La Madonna di Gonare e il santuario più “alto” della Sardegna

La Madonna di Gonare e il santuario più “alto” della Sardegna

Tra i boschi e le rocce calcaree dei monti della Sardegna centrale sorge il Santuario della Madonna di Gonare, antico luogo di devozione e spiritualità visitato da pellegrini da tutta l’isola

Incastonato tra le vette imponenti dei monti sardi, con le tre cime di granito di Gonare, Gonareddu e punta Lotzori a fargli da sentinella, sorge il Santuario della Madonna di Gonare. Si tratta di un luogo sacro circonfuso di spiritualità e storia, un’oasi della fede incastonata tra le rocce e i boschi rigogliosi dell’entroterra della Sardegna, celebrato non solo per la sua bellezza naturale, ma anche per la sua profonda importanza religiosa e culturale per gli abitanti della regione e i pellegrini che ogni anno lo visitano.

pellegrini

Leggi anche:

5 luoghi di pellegrinaggio dove andare almeno una volta nella vita
L’azione di Dio su questa Terra lascia un segno forte e che ci attrae…

La storia del Santuario della Madonna di Gonare affonda le sue radici nei tempi antichi. Le antiche popolazioni di queste terre erano profondamente legate al culto della natura e consideravano queste montagne luoghi sacri. Secondo la leggenda un giudice di nome Gonario di Torres stava tornando dalla Terra Santa, quando la sua nave fu colta da una violenta tempesta. Temendo per la propria vita, fece un voto alla Madonna, promettendole che le avrebbe eretto un santuario nel primo luogo su cui si sarebbero posati i suoi occhi. Nel fragore dei tuoni e nella furia del mare, l’uomo vide illuminarsi la cima del monte Gonare, e seguendo quella luce miracolosa trasse sé stesso e la nave fuori dalla tempesta. In seguito, come promesso, fece costruire il santuario sulla cima del monte.
Al di là delle origini leggendarie, il Santuario venne eretto sulla vetta più alta, che ancora oggi offre ai visitatori un panorama mozzafiato. Intorno, boschi di querce, castagni e lecci secolari, fin dai tempi più remoti teatro di antichi culti pagani. Furono i monaci Basiliani, monaci orientali devoti a San Basilio, giunti in Sardegna in epoca medioevale, a erigere il Santuario, in questo luogo di grande importanza spirituale fin dall’era nuragica.

Già nel 1341 ci sono documenti che testimoniano il culto della Madonna di Gonare sull’isola. Inizialmente di modesta grandezza, nel corso del XVII secolo la chiesa venne ampliata fino a raggiungere le attuali dimensioni. Il Santuario ricevette la consacrazione ufficiale il 27 maggio 1619 per mano di monsignor Piovella, vescovo di Alghero. Oggi esso appartiene in parte alla parrocchia di sant’Andrea di Orani, in parte a quella di san Michele Arcangelo di Sarule.

Alto 1.083 metri, il monte Gonare ha un profilo triangolare che lo rende inconfondibile anche da lontano. La zona mostra un paesaggio fantastico, che alterna rocce calcaree e graniti antichi milioni di anni, altipiani brulli e distese verdeggianti e scoscese, dove fioriscono piante rare e meravigliose che hanno reso questa zona particolarmente interessante fin dall’antichità sia per il suo valore geologico che per quello naturalistico.
La strada che conduce al Santuario è scavata nella roccia, e offre un percorso suggestivo e incantevole, seppur scosceso e selvaggio. Lungo questa via, i pellegrini possono imbattersi nei luoghi tradizionalmente associati alle soste della Madonna con il Bambino Gesù, nei quali fermarsi e raccogliersi in momenti di devozione e alla preghiera: su brazzolu (la culla), dove Maria avrebbe posato il Bambino; s’imbaradorgiu, masso a forma di sedile, dove la Vergine si sarebbe seduta a riposare; una piccola conca dove avrebbe posato la mano, e dalla quale ancora oggi viene estratta una polvere bianca simile a talco alla quale sono attribuite proprietà taumaturgiche miracolose. Intorno al Santuario sas cumbessias, le tipiche abitazioni rurali campestri, offrono riparo ai pellegrini in occasione delle feste solenni.

Quando si festeggia la Madonna di Gonare?

Santuari Mariani rappresentano da sempre dei luoghi sacri e significativi dove il culto alla Vergine Maria si manifesta in tutta la sua devozione. Questi luoghi, ricchi di storia, tradizioni, miracoli e leggende, sono testimoni di un amore immortale che attraversa i secoli, e unisce i fedeli di tutto il mondo in un sentimento di profonda devozione e gratitudine. Il Santuario della Madonna di Gonare non fa eccezione. Le celebrazioni qui dedicate alla Vergine sono ben tre.

santuari mariani

Leggi anche:

I 10 santuari mariani più famosi in Italia
I Santuari Mariani rappresentano da sempre luoghi in cui si concentra la devozione alla Vergine, Madre di Gesù…

Il 25 marzo, festa dell’Annunciazione della Beata Vergine, si celebra l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria riguardo la sua prossima gravidanza. In questa occasione uno speciale pane votivo, Su pane ‘e vintichimbe (il pane del venticinque), viene distribuito ai pellegrini.

L’ultima domenica di maggio si ricorda la solenne Incoronazione della Madonna di Gonare avvenuta nel 1972 davanti a 50 mila fedeli.

L’8 settembre ha luogo la Festa grande, preceduta dalla novena alla Madonna di Gonare e accompagnata da canti speciali, i gosos. In questa occasione particolare un numero notevole di pellegrini sale al Santuario, percorrendo gli antichi sentieri tra boschi e montagne, che diventano occasione di una speciale Via Crucis. Molti alloggiano per qualche tempo nelle cumbessias.

annunciazione del beato angelico

Leggi anche:

Annunciazione del Signore: perché si festeggia il 25 marzo
Il 25 marzo si celebra l’Annunciazione del Signore, una festa dedicata a Gesù, ma in ugual misura a Sua madre Maria…

Il Rosario di Nostra Signora di Gonare

Nel nostro store è disponibile il Rosario della Madonna di Gonare, uno speciale rosario in vetro. Questo splendido gioiello di devozione è disponibile in una vasta gamma di colori, tra i quali potrete scegliere quello più vicino alla vostra spiritualità ed estetica personale. Oltre ai grani di vetro squisitamente sfaccettati, il Rosario è arricchito da una crociera dedicata alla Madonna di Gonare.