Murano, un’isola incantevole che custodisce da secoli il segreto di una lavorazione artigianale unica e inimitabile. Scopriamo insieme i gioielli in vetro di Murano, e in particolare i rosari e i crocefissi creati dalle abili mani dei soffiatori.
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Con le sette isole che lo compongono, Murano risulta essere uno dei centri abitati più popolosi della Laguna Veneta. Le sue isole sono situate lungo il canale dei Marani, divise da canali e collegate tra loro da ponti. Tutta l’area fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità di Venezia-Murano-Burano.
La particolarità di Murano è, da secoli, la produzione artigianale del vetro, famosa e conosciuta in tutto il mondo.
Storia dell’arte del vetro a Murano
È probabile che l’arte veneziana del vetro derivi da quella romana dell’Alto Adriatico. Infatti in questa zona avvenivano fin dall’antichità continui scambi commerciali tra le coste occidentali e quelle orientali del Mediterraneo. Già in tempi remoti il vetro era uno dei materiali più pregiati e preziosi tra i tanti tesori che giungevano dall’Oriente.
È dall’Oriente che i vetrai veneziani imparano l’uso del vetro sodico, particolarmente adatto per lavorazioni a caldo. Invece è propria dei veneziani l’intuizione delle infinite potenzialità artistiche di questo materiale malleabile e così adatto per essere colorato e mantenere la colorazione nel tempo.
A questa intuizione aggiunsero poi il gusto estetico e la sensibilità artistica, sviluppando fin dal primo Medioevo un’arte vetraria che non aveva rivali. In particolare, nel XIII secolo le vetrerie di Murano ottennero il predominio assoluto su questa attività. Infatti lo Stato di Venezia, per prevenire incendi, decisi di concentrare in questa zona le botteghe di lavorazione del vetro.
Vista la particolare conformazione del territorio della Laguna di Venezia, fu necessario fin da subito importare tutti i materiali, dalla legna, al silicio vetrificante, alla soda fondente. Gli abitanti di Murano mettevano a disposizione la propria abilità e capacità tecnica e artistica.
Fin dal Rinascimento ai vetrai di Murano venivano commissionati oggetti di ogni genere, che poi finivano ad abbellire le corti di tutta Europa, e non solo. Nel 1400 in questa zona si producevano oggetti in vetro a fini puramente artistico-estetici. Nel 1450 l’invenzione del cristallo alimentò ulteriormente la fama di Murano e la richiesta di lavorazioni in vetro crebbe a dismisura. Pittori specializzati operavano sul vetro cristallino e sperimentavano l’uso di smalti colorati fusibili. Il vetro cristallino infatti veniva soffiato trasparente e poi colorato, o lasciato al naturale. La sua leggerezza e fragilità richiedevano decorazioni leggere, a puntini smaltati o dorati, che necessitavano grande maestria.
Nel Cinquecento i vetrai di Murano iniziarono a decorare il vetro con l’incisione a punta di diamante o pietra focaia, e a produrre il vetro ghiaccio, apparentemente screpolato all’esterno.
Sempre in questo secolo apparvero i vetri decorati a penne, con il vetro-latte avvolto in fili “pettinati” a festoni con uno speciale arnese.
Alla fine del XVI secolo, tremila dei settemila abitanti dell’isola di Murano lavoravano vetro. Questo monopolio portò loro molti privilegi economici e sociali. Per esempio potevano portare spade e godevano di alcune immunità ma, per molto tempo, non ebbero la libertà di lasciare la Repubblica, per preservare il segreto della loro arte. Lo studio e la ricerca non si fermarono mai. Oltre agli studi per perfezionare la qualità del vetro, vennero introdotte via via nuove lavorazioni. Oltre al già citato vetro cristallino, il vetro smaltato, il vetro lavorato con fili d’oro (avventurina), il vetro multicolore (millefiori). Si iniziarono a produrre anche pietre preziose in vetro, splendide quante quelle originali.
Nel periodo barocco conobbero grande fortuna gli oggetti lavorati in vetro-latte, composizioni a base di silicati, stagno e piombo definiti lattimi, per la colorazione biancastra, che erano particolarmente adatti per ornare le case barocche. Altre lavorazioni diffuse e apprezzate erano l’avventurina, dove la massa vetrosa veniva avvolta in fili di rame, e la filigrana, tecnica decorativa in cui si lavorava a caldo con bacchette il lattimo o il vetro colorato per creare fili sottili.
Molti vetrai vennero chiamati a lavorare in altri paesi, contribuendo al prestigio e alla fama di quest’arte incredibile.
Con la caduta della Repubblica di San Marco nel 1797 anche la produzione del vetro conobbe un periodo di crisi, ma riprese nella seconda metà del XIX secolo per non arrestarsi più.
Lavorazione del vetro di Murano
La lavorazione del vetro di Murano è complessa e richiede molti passaggi.
Il vetro è formato da silice che viene sciolto a temperature elevate. Il momento in cui il vetro può essere lavorato è quello breve prima che passi dallo stato liquido a quello solido. Allora è morbido e malleabile al punto giusto e l’artigiano può plasmarlo e modellarlo. Il vetraio può aggiungere altre sostanze che aiutano la fusione del vetro e di conseguenza la modellazione. L’ossido di sodio per esempio rallenta il processo di solidificazione, dando più tempo all’artista per eseguire il proprio lavoro. Il sodio rende il vetro opaco, mentre nitrato e arsenico eliminano le bolle. Sostanze chiamate flusso o fondenti permettono al silice di ammorbidire a temperature più basse.
Croci vetro di Murano
Il vetro di Murano viene lavorato soprattutto tramite soffiatura. La polvere di silice si liquefà a una temperatura di circa 1600 gradi. Prima che il vetro inizi a solidificarsi, il maestro vetraio lo modella soffiando dentro una canna dandogli la forma che desidera. Le operazioni che avvengono a caldo sono definite “Prima lavorazione“. C’è poi una “Seconda lavorazione” che coinvolge tutte quelle tecniche non a caldo come decorazioni, incisioni e molatura.
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Gioielli vetro di Murano
Tra i tanti prodotti che possono essere realizzati con il vetro di Murano, una menzione particolare meritano i gioielli.
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I rosari in vetro di Murano Holyart sono preziosi, caratterizzati dai colori vivaci e contraddistinti da alta qualità. In ogni grano si trova tutta la maestria degli artigiani vetrai e tutto lo stile tipico di Murano.
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