Anelli preghiera: un regalo fatto con fede e amore

Anelli preghiera: un regalo fatto con fede e amore

Tra gli oggetti sacri che possono essere indossati gli anelli meritano una menzione particolare.

La simbologia dell’anello è complessa e affonda le sue radici in tradizioni antiche, che hanno attinto da svariate culture e civiltà. Sembra che gli anelli fossero diffusi fin dall’Età del Bronzo, e che da sempre siano stati oggetto di lavorazioni particolarmente accurate. L’anello, per sua stessa forma, richiama all’infinito, all’eternità, alla divinità. Non ha inizio né fine, è un Uroburo fattosi materia. Ricordiamo che l’Uroburo è un simbolo antichissimo, che ricorre in molte civiltà e religioni diverse, e rappresenta, appunto, l’infinito, nella forma di un serpente che si morde la coda.

Contemporaneamente, l’anello esprime un senso di completezza e stabilità. La sua forma chiusa indica un contenimento, il concentrarsi di energie in un luogo circoscritto, in qualche modo reso sacro dalla sua stessa configurazione. Pensiamo alle costruzioni sacre nelle epoche remote, ai cerchi di pietre, e così via. Per questo, presso le civiltà mesopotamiche e i romani, esso simboleggiava autorità e potere, sia terreno, e in questo senso veniva indossato o usato come sigillo da ambasciatori, re, senatori, sia spirituale, e in questa accezione veniva portato dai sacerdoti come simbolo di venerabilità e del loro essere tramite con il Dio.

Sempre a Roma era diffusa fin da tempi antichissimi l’usanza di utilizzare gli anelli per i fidanzamenti e i matrimoni. Ancora una volta il senso dato a questo oggetto ornamentale risiedeva nel senso di stabilità che esso esprimeva, ma anche nel suo esprimere unione eterna, un legame senza inizio, senza fine, inscindibile. In occasione degli Sponsalia, le cerimonie che precedevano le nozze vere e proprie, dopo che erano stati redatti i vari documenti e accordi giuridici che coinvolgevano gli sposi e le loro famiglie, il futuro sposo regalava alla fidanzata un anello. Non si trattava semplicemente di un dono, ma di un oggetto simbolico con cui lo sposo legava a sé la sposa, una catena che definiva il possesso di quest’ultima da parte del marito. La donna, da parte sua, indossando l’anello si impegnava ad appartenere solo allo sposo, e ad essergli fedele per sempre. Questo anello si chiamava anulus pronubus e veniva infilato al penultimo dito della mano sinistra, l’anularius, che si diceva nascondesse una vena collegata direttamente al cuore.

come prendere le misure degli anelli

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Anche l’araldica acquisì il significato simbolico dell’anello, riproponendolo in varie declinazioni, come segno di stabilità, lealtà eterna, onore.

Il valore simbolico dell’anello lo rendeva potente anche nel momento in cui esso viene spezzato. Un anello rotto preannunciava calamità e disgrazie. Quando qualcuno moriva, era usanza sfilargli dalle dita gli anelli, per rendergli più facile il distacco da questo mondo. L’anello del Pescatore del Papa veniva rotto dopo la sua morte. In questa valenza si nota anche l’identificazione tra anello e vita terrena.

Anelli Religiosi

Nell’ambito cristiano l’anello viene utilizzato in vari modi e con diversi significati.

C’è l’anello nuziale, naturalmente, che simboleggia il legame indissolubile che unisce gli sposi. Come in epoca romana, viene portato nell’anulare della mano sinistra, dalla parte del cuore.

Anche alcuni religiosi indossano anelli come simbolo della loro unione con la Chiesa. Pensiamo ai Vescovi, che indossano nella mano destra l’Anello episcopale, segno della loro fedeltà alla propria diocesi, agli abati, alle badesse, e così via. Alcune comunità di Suore indossano un anello come segno dello sposalizio con Gesù, richiamandosi alla tradizione di Santa Caterina da Siena, che in una delle sue visioni mistiche sostenne di aver incontrato Cristo che, accompagnato dalla Vergine e da una schiera di santi, le aveva fatto dono di un anello visibile a lei sola, con cui Lui l’aveva sposata consacrandola a Sè.

L’utilizzo di anelli come simboli religiosi è sempre attuale, e anzi ha conosciuto negli ultimi anni una nuova fortuna con la diffusione degli anelli preghiera e degli anelli rosario.

Di cosa si tratta?

Anelli rosario

Gli anelli rosario sono dei veri e propri rosari in miniatura, che permettono di pregare girando l’anello intorno al dito e sfregando con pollice e indice i vari grani. Infatti questi anelli sono lavorati in modo da presentare un piccolo crocifisso sbalzato e una serie di grani in rilievo, che vengono usati proprio come quelli del rosario tradizionale. Gli anelli rosario, o rosari ad anello, sono chiamati anche rosari a decine, e possono essere oggetti davvero belli e raffinati, spesso arricchiti con pietre preziose, cristalli, e realizzati in metalli nobili, come oro, argento e platino. Per questo possono rivelarsi regali importanti per occasioni speciali e cerimonie. Robusti e resistenti, si prestano ad essere usati in ogni momento, in assoluta praticità, anche mentre si è impegnati in altre faccende.

L’anello rosario deve essere indossato nel dito indice della mano dominante, appena sotto la nocca, in modo da poter essere girato facilmente.

Naturalmente la gestualità dell’anello rosario è diversa rispetto a quella di un rosario tradizionale. Ecco come si può pregare con un anello rosario:

  1. Fare il segno della croce
  2. Girare l’anello-rosario in modo che il dito pollice possa toccare il crocifisso su di esso inciso e recitare il Credo e poi il Padre Nostro.
  3. Ruotare l’anello rosario a destra (a sinistra se si è mancini) finché il pollice tocca le sfere poste a tre spazi dalla croce. Recitare l’Ave Maria.
  4. Muovere il pollice sull’indice, vicino al crocifisso, a sinistra se si è destri, a destra se si è mancini, e recitare una seconda Ave Maria.
  5. Spostare il pollice sulla corona successiva e premere verso il basso come prima. Recitare tre volte l’Ave Maria. Spostare il pollice verso il crocifisso, premere verso il basso e recitare il Gloria.
  6. Con il pollice premuto sul crocifisso annunciare il primo Mistero.
  7. Spostare il pollice a destra, più vicino al grano del crocifisso, spingere verso il basso e recitare tre Ave Maria.
  8. Continuare a girare il rosario e recitare un Ave Maria per ogni corona. Quando si torna al crocifisso, recitare il Gloria.
  9. Annunciare il Mistero successivo, fino ad aver raggiunto i cinque misteri del giorno.
  10. Recitare il Salve Regina, toccando il crocifisso dopo il quinto e ultimo Gloria.
  11. Fare il segno della croce.

Anelli preghiera

Un altro oggetto religioso molto apprezzato è l’anello preghiera. Si tratta di un anello, solitamente realizzato in acciaio, ma anche in bronzo, spesso argentato o decorato con smalto colorato, o argento, sulla parete del quale è incisa una preghiera, più frequentemente il Padre Nostro o l’Ave Maria. Sono anelli esteticamente molto belli e particolari, che possono rivelarsi accessori di moda eleganti e unici, ma che simboleggiano anche, per il fedele, un legame costante e continuativo con Dio, un dialogo mai esausto che si consuma ogni giorno, in ogni gesto piccolo e grande.

L’anello preghiera accompagna chi lo indossa nell’arco della giornata, e diviene il pretesto per tanti piccoli momenti di raccoglimento, appena sussurrato, come ad un amico invisibile che cammina al nostro fianco, sempre. L’anello Ave Maria e l’anello Padre Nostro presentano intorno alla circonferenza, la preghiera rivolta a Gesù o alla Madonna, le lettere sono incise sulla fascia, avvolte di superficie smaltata, ben chiare e leggibili per trasmettere il legame indissolubile. Oltre ad essere regali prestigiosi, nella loro accezione di gioielli religiosi di design e oggetti d’arte, gli anelli preghiera sono anche acquistati da chi vuole utilizzarli per sé, come strumenti di fede e devozione. Una bella abitudine in cui indulgere, per ricordare che non si è mai davvero soli.