I Benefici della Propoli Spray dell’Erboristeria Benedettina

I Benefici della Propoli Spray dell’Erboristeria Benedettina

Usata dalle api per rinforzare, sigillare e disinfettare l’alveare, la propoli è una resina dalle virtù miracolose, un’alleata insostituibile per affrontare il cambio di stagione e i rigori dell’inverno con una marcia in più. Dalla soluzione di propoli fitoterapica, alla propoli spray per gola, e ancora alla propoli spray nasale, scopriamo come difenderci naturalmente dal freddo e dai malanni di stagione.

Ogni anno è la stessa storia. Il cambio di stagione abbatte le difese immunitarie, rendendoci particolarmente stanchi, deboli, esposti a tutti i piccoli e grandi malanni che l’inverno porta con sé. Ma prima di ammalarci davvero, c’è un prodotto assolutamente naturale, e davvero unico, che può venirci in aiuto: la propoli.

Di cosa si tratta?

La propoli è una sostanza prodotta dalle api. Anche loro la utilizzano per proteggere se stesse e l’alveare in vista dell’inverno. Infatti è proprio alla fine dell’estate, tra agosto e ottobre, che queste laboriose creature si danno da fare per raccogliere la resina dalle gemme, dai germogli e dalle cortecce di alcuni alberi, come le querce, i pioppi, le betulle, i pini. Questa raccolta ha luogo nelle ore più calde della giornata, quando la resina è più morbida e quindi facile da raccogliere e trasportare con le zampette. Le api elaborano poi questa resina attraverso la loro saliva, le loro secrezioni digestive e gli enzimi. È un lavoro lungo e molto ben organizzato, ma anche indispensabile per proteggere l’alveare e scongiurare malattie e infezioni. Infatti le api non solo usano la propoli così ottenuta per sigillare, proteggere e rinforzare la propria casa, ma anche per rivestirne le pareti interne, in modo da renderle asettiche.

prodotto alveare propoli
Propoli – Prodotto Alveare

Non è strano, dunque, che l’uomo, una volta scoperta questa sostanza prodigiosa, abbia iniziato a farne uso sia in medicina, sia come integratore alimentare. Infatti la propoli contrasta l’insorgere di moltissime malattie, aiuta ad alleviarne i sintomi e in più rinforza il sistema immunitario. In particolare viene utilizzata in soluzione alcolica per combattere il mal di gola e le infezioni delle vie orali e respiratorie. Ma è anche un eccellente antinfiammatorio per le articolazioni, un decongestionante per la pelle, oltre che un nemico naturale di virus e funghi di ogni genere.

In questo articolo parleremo in particolare dell’ottimo spray alla propoli prodotto secondo l’antica ricetta dell’Apiario Benedettino di Finalpia e in vendita su Holyart. Uno spray al propoli che si rivelerà un alleato prezioso e imbattibile contro il mal di gola, la tosse, perfino le placche in gola.

Ma prima vediamo di conoscere un po’ meglio questa sostanza miracolosa.

Utilizzo della propoli nella storia

La parola propoli deriva dal greco antico pro “davanti”, polis “città”, “davanti alla città”,  “a difesa della città”. Questo ci fa comprendere come fin dall’antichità fossero note agli uomini le virtù della propoli e quanto fosse diffuso il suo utilizzo. In particolare sembra che la propoli fosse una delle resine utilizzate dagli antichi Egizi per la mummificazione, e probabilmente anche come componente per i profumi (il profumo della propoli è molto gradevole, simile a quello del miele, ma anche piacevolmente balsamico) e come medicina. Anche gli antichi romani conoscevano bene questa sostanza e la utilizzavano già per scopo medico. Il famoso naturalista Plinio il Vecchio scrisse di come la propoli risultasse preziosa per estrarre spine e aculei dalla carne, ridurre il gonfiore e lenire i dolori articolari, e anche il farmacista Dioscoride la raccomandava come rimedio contro la tosse.

Il medico arabo Avicenna (980-1037) nel suo testo “Canone della medicina” parla della propoli sempre come rimedio per estrarre spine e oggetti appuntiti e decanta il suo potere purificante e assorbente.

Un antico trattato di medicina russo del XIII secolo la raccomanda per il trattamento della carie.

Ma la propoli non veniva usata dai nostri predecessori solo per le sue virtù medicamentose. I liutai italiani del XVIII secolo usavano vernici a base di propoli per rivestire i loro preziosi strumenti.

A partire dai primi anni ’70 del secolo scorso la propoli si afferma come uno dei prodotti naturali più ricchi di virtù e la ricerca relativa ai suoi campi di utilizzo diventa ancora più vasta.

Cosa contiene la propoli?

Ma che cos’è che rende la propoli così speciale? Questa sostanza è composta per il 30% di cera, per il 50% di resine e sostanze balsamiche, per il 10% di olii essenziali, per il 5% di polline e per il restante 5% di materie organiche o minerali. Gran parte del suo incredibile potere deriva dai flavonoidi, composti chimici vegetali presenti nelle piante superiori e contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). I flavonoidi hanno sorprendenti proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, soprattutto per le infiammazioni di mucose e articolazioni, e per l’irritazione della pelle. Proteggono inoltre i capillari ematici e linfatici e favoriscono l’assunzione della vitamina C e del calcio. Attraverso gli enzimi prodotti dalle sue ghiandole salivari l’ape modifica la struttura dei flavonoidi, rendendoli efficaci anche per noi.

Ricapitolando, la propoli contiene:

  • Flavonoidi: galangina, apigenina, kaempferolo, pinocembrina;
  • Aldeidi aromatiche: vanillina e isovanillina;
  • Polifenoli e composti aromatici;
  • Fenolacidi;
  • Derivati dell’acido benzoico;
  • Derivati dell’acido cinnamico;
  • Alcoli
  • Composti fenolici: pterostilbenzene e xantorreolo;
  • Terpeni: eudesmolo, olio essenziale (0,5-1,2%).

Come si produce la propoli?

Abbiamo visto come le api raccolgono e producono la propoli, ora vediamo come fa l’uomo a estrarla dagli alveari e a utilizzarla.

Ci sono due sistemi principali usati dagli apicoltori per estrarre la propoli dall’alveare. Entrambi sono estremamente riguardosi verso le api, e garantiscono che l’alveare non subisca danni e che venga lasciato abbastanza prodotto per la sopravvivenza delle piccole ospiti.

Eccoli:

  1. Raschiatura

Durante la pulizia dell’arnia con una speciale spatola l’apicoltore raccoglie la propoli che le api hanno depositato in tutte le zone dell’alveare che volevano sigillare.

  1. Griglie

All’interno dell’alveare, al posto del coprifavo, vengono posizionate delle apposite griglie mobili, simili a zanzariere, sulle quali le api vanno a depositare la propoli, con l’intenzione di sigillare i piccoli buchi della rete. La griglia viene poi estratta e la propoli staccata con un procedimento a freddo. Questo sistema permette una raccolta maggiore e una maggior purezza del prodotto.

Benefici della propoli

Abbiamo già accennato brevemente alle virtù della propoli in svariati impieghi medici, sia come cura, sia come prevenzione. In particolare ricordiamo:

  1. La sua attività antimicrobica, antibiotica e antibatterica, che la porta ad affiancare, e perfino a sostituire, molti antibiotici di sintesi. La propoli ha infatti un’azione diretta sui germi;
  2. L’attività antimicotica, grazie a pinocembrina e di pinobankina, sostanze dal potere fungicida efficaci in caso di Candida, infezioni da saccaromiceti, tricofiti e microspori;
  3. Le proprietà antivirali, in virtù dei suoi componenti idrosolubili, efficaci contro Herpes simplex e Corona virus, oltre che su ceppi virali dell’influenza A e B, parainfluenza 1-2-3, adenovirus e virus respiratori;
  4. Le proprietà antiallergiche, grazie al polline contenuto nella propoli e ai suoi principi attivi, che aiutano a desensibilizzare il sistema immunitario e ad abituarlo agli allergeni;
  5. Proprietà anti-infiammatorie
  6. Proprietà antiparassitarie
  7. Proprietà antiossidanti
  8. Proprietà cicatrizzanti
  9. Proprietà immuno-regolatrici
  10. Proprietà anestetiche locali
  11. Proprietà disintossicante e protettivo del fegato
  12. Proprietà stimolanti della circolazione sanguigna

Come assumere la propoli

La propoli può essere assunta in vari modi:

  1. Per via orale, sotto forma di tintura madre che deve essere diluita in acqua, o in alternativa come sciroppo, caramelle, compresse, fiale, spray per la gola;
  2. Per via topica, come pomata o unguento, o anche come dentifricio, collutorio, shampoo, sapone;
  3. Per inalazione, tramite Aerosol, diffusori che riscaldano la propoli e ne rilasciano le sostanze volatili e i principi attivi, spray per il naso.

Precauzioni e controindicazioni

Anche la propoli ha qualche controindicazione. In particolare è sconsigliato il suo utilizzo per bambini di età inferiore ai 3 anni, così come a soggetti che soffrono di particolari allergie.

Lo Spray Orale a base di Propoli, prodotto su ricetta dell’Apiario Benedettino di Finalpia.

Ed eccoci al nostro spray, un toccasana per il mal di gola e per tutte le infezioni del cavo orale. Prodotto in Italia dalle api, estratto in modo naturale e non invasivo, senza tecniche di produzione forzata, è realizzato secondo l’antica ricetta dell’Apiario Benedettino di Finalpia solo con propoli e oli essenziali puri al 100%.

La propoli contenuta disinfetta a fondo il cavo orale combattendo i batteri che possono svilupparsi in esso.

Bastano 2 spruzzi 3-4 volte al giorno per assicurarsi sollievo e benessere a bocca e gola.

L’abbazia di Finalpia dove questo spray efficacissimo viene prodotto, venne fondata alla fine del ‘400 dai monaci Olivetani. Fin dagli anni ’30 del secolo scorso i monaci di Finalpia hanno riscoperto nella cura delle api un particolare aspetto dello spirito di San Benedetto, secondo cui la natura è un mezzo non solo per ottenere sostentamento, ma anche per riscoprire Dio. Da qui la necessità di un riavvicinamento progressivo degli uomini alla natura. Inizialmente i monaci si limitarono a produrre solo un po’ di miele per le necessità del convento, ma in pochi anni l’abbazia divenne una sede molto rinomata per la produzione di miele. È famosa per la produzione di varie tipologie di miele e derivati, come il polline, la cera, la pappa reale, per i prodotti a base di propoli e anche per lo studio dei benefici dati dal veleno delle api. Oggi l’abbazia di Finalpia è il cuore di una cooperativa che raduna produttori liguri e piemontesi di miele e derivati.