Blue Monday: come affrontare il giorno più triste dell’anno

Blue Monday: come affrontare il giorno più triste dell’anno

Perché Blue Monday? Che cosa rende il terzo lunedì di gennaio il giorno più triste dell’anno? E come lo si affronta?

Un vecchio proverbio popolare recita: “Lunedì è San Musone!”, per indicare come il primo giorno della settimana, con il ritorno al lavoro e la fine del riposo domenicale, sia caratterizzato da cattivo umore, tetraggine e tristezza generale. Ebbene, c’è un lunedì in particolare nell’arco dell’anno in cui questo proverbio acquista un valore ancora maggiore. Si tratta del cosiddetto Blue Monday, il giorno più triste dell’anno.

Il termine inglese Blue viene usato in genere per definire qualcosa di triste, e il Blue Monday è esattamente questo, un “lunedì triste”, anzi il lunedì più triste dell’anno.

Ma cosa rende il Blue Monday tale? Facile. Si tratta del giorno che sancisce la fine delle Festività natalizie. Se in passato si affermava che fosse l’Epifania che tutte le Feste porta via, nel mondo moderno questo ruolo viene attribuito al terzo lunedì del mese di gennaio, quando la gente realizza che le festività natalizie sono davvero concluse, che si torna alla vita di tutti i giorni, e inevitabilmente si scorre il calendario alla disperata ricerca del prossimo ‘ponte’, della prossima occasione di svago.

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Per questo si parla di Blue Monday giorno più triste dell’anno.

Fu Cliff Arnall, psicologo presso l’Università di Cardiff, a definire la data e l’equazione che la spiega. Il suo lavoro era finalizzato a individuare una data propizia per le compagnie di viaggio che volevano proporre offerte vantaggiose ai loro clienti in un giorno in cui essi fossero più propensi a prenotare un viaggio, ovvero quando erano di cattivo umore. Si basò su fattori come le condizioni meteorologiche, i debiti accumulati, la fine delle Feste di Natale, il fallimento dei buoni propositi dell’anno passato e l’ansia per quelli dell’anno nuovo, e così via. Da questi fattori elaborò una vera e propria equazione.

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Secondo alcuni esperti il Blue Monday è anche il Divorce Monday, il giorno in cui viene intrapreso il maggior numero di procedimenti di divorzio in assoluto.

Ma la ‘scienza’ ha individuato anche il giorno più felice dell’anno, l’Happiest Day of the Year. È il solstizio d’estate, tra il 21 e il 24 giugno, e in questo caso la magica alchimia che lo rende speciale è legata alla bella stagione, che permette di trascorrere tempo all’aria aperta, nella natura e in compagnia di altre persone, il clima mite, l’anelito alle vacanze e anche a un passato dolce, fatto di ricordi di infanzia.

Perché si dice Blue Monday

Che il lunedì non sia un giorno molto amato lo sappiamo già. È pur sempre San Musone, o, come dicono in Spagna, il “día de bajón”, il giorno del crollo, o in Portogallo “el dia cinzento”, giorno grigio.

Nei paesi anglosassoni hanno coniato il neologismo Smonday, che indica la depressione che prende già di domenica in vista del lunedì imminente (da Sunday= domenica e Monday= Lunedì). Un po’ quello che scriveva il nostro Giacomo Leopardi nella sua famosa poesia Il sabato del villaggio, paragonando in questo caso il giorno di sabato alla giovinezza, in cui si è felici e pieni di aspettativa per la maturità, e la domenica alla maturità stessa, tempo di disillusione in cui tutti i sogni si infrangono, lasciando solo noia e tristezza:

Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia                   
recheran l’ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

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In Turchia si parla di “pazartesi sendromu”, la sindrome del lunedì, e in Germania si definiscono “montags-auto”, auto del lunedì, i prodotti difettosi delle case automobilistiche.

Ma perché proprio il blu viene usato per definire qualcosa di triste? Il primo ad associare blu e tristezza è stato Geoffrey Chaucer, famosissimo scrittore inglese del XIV secolo, che in uno dei suoi poemi più celebri, The Complaint of Mars, scrisse: “With tears of blue and a wounded heart”, con lacrime blu e un cuore tormentato. Da allora sono nate nella lingua inglese e non solo diverse espressioni che esprimono la tristezza e sono associata al colore blu, come “feeling blue”, sentirsi blu, o in francese “avoir le blues”, avere i blu.

La definizione Blue Monday è stata usata per la prima volta in un comunicato stampa del canale televisivo britannico Sky Travel nel 2005, in cui si parlava dell’equazione di Arnall. In realtà non c’è nulla di scientifico, nella presa di coscienza che le Feste sono finite, ma è innegabile che dopo giorni trascorsi in famiglia e con gli amici, immersi in un’atmosfera speciale che davvero poco ha a che fare con quella della quotidianità, sia normale sentirsi un po’ giù di corda.

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Inoltre spesso dopo le Feste ci sentiamo stanchi, appesantiti da qualche eccesso alimentare che ci siamo concessi, ma a cui non siamo abituati, mentre i buoni propositi per l’anno nuovo si mescolano ai rimpianti per l’anno passato, e fuori le giornate sono corte, la luce si spegne presto, il freddo penetra copro e anima. Non ci vuole poi tanto ad esser tristi, non è così?

Come rimettersi in forma dopo le feste natalizie

Ma come ci si riprende dalla tristezza dopo le Feste? La preghiera aiuta, in questo come in molti altri casi, ma a volte serve anche un piccolo aiuto dalla natura, per rimettersi in forma dopo i piccoli grandi piaceri natalizi.

Noi ci affidiamo come sempre ai prodotti dei monasteri, che offrono tanti integratori naturali e tisane efficaci per tornare in forma dopo le Feste, e se il Natale ci ha regalato qualche kilo in più ci sono sempre i preziosi consigli di Santa Ildegarda di Bingen,  famosa per la sua erudizione in molteplici ambiti ed esperta ante litteram di alimentazione sana.

Nel nostro store on line trovate eccellenti tisane dagli effetti sorprendenti, che potranno aiutarvi per esempio a normalizzare i livelli di colesterolo, come la Tisana CL9 a base di  tarassaco e veronica, piante dalle proprietà antinfiammatorie, disintossicanti per il fegato e dagli effetti diuretici e depurativi, o a regolare le funzioni intestinali, come la  Tisana LS3 con malva e gramigna, che stimolano l’intestino pigro, e fragola che mantiene giovani e che aiuta a dimagrire.

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Se le Festività vi hanno lasciato bruciori e acidità di stomaco la Tisana DG4, a base di achillea, una pianta da sempre utilizzata nei disturbi di digestione e per il mal di stomaco, vi offrirà un rimedio naturale e gradevole.

Sempre per depurare l’organismo e stimolare il metabolismo infiacchito da pranzi e aperitivi troppo ricchi, la Tisana Snella di Camaldoli è composta da una miscela di erbe officinali quali menta piperita, melissa, gramigna, semi di finocchio, malva, anice, camomilla, limone e liquirizia. Viene prodotta dall’Antica Farmacia dei Monaci Camaldolesi, secondo un’antica ricetta, così come la Tisana Dopo Pasto, dal gusto gradevolmente erbaceo che agevola e favorisce la digestione in modo naturale.

Se invece volete combattere il malumore del lunedì, che sia dopo le Feste o in generale, la Tisana RL1 è un rimedio eccellente, prodotta con piante dagli effetti rilassanti che riequilibrano le funzioni del sistema nervoso, come il biancospino, la melissa e la passiflora, alleati preziosi contro ansia e stress.

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