Le Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta

Le Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta

Le Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta vivono quotidianamente l’eredità di amore e compassione promossa dalla loro fondatrice, Madre di Teresa di Calcutta. Ovunque nel mondo alleviano le sofferenze dei più sfortunati

Le Missionarie della Carità sono l’eredità vivente lasciata da Madre Teresa di Calcutta al mondo. Comunemente conosciute come Suore di Carità, sono un ordine religioso fondato nel 1950. Queste suore dedite al servizio dei più bisognosi hanno avuto un impatto significativo nella società che la Santa simbolo di carità ha cercato di migliorare, diffondendo il suo messaggio di amore, compassione e cura in tutto il mondo.

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Madre Teresa di Calcutta, conosciuta anche come Santa Madre Teresa di Calcutta dopo la sua canonizzazione nel 2016, è stata una figura carismatica e altruista che ha dedicato la sua vita ad aiutare i poveri, gli ammalati, gli orfani e i morenti nelle strade di Calcutta, in India. La sua ispirazione e devozione alla causa della carità ha attirato numerose giovani donne che hanno deciso di unirsi alle Missionarie della Carità per seguire il suo esempio. L’ordine delle Missionarie della Carità è cresciuto rapidamente, diffondendosi in diverse parti del mondo, inclusa Roma, dove è stata fondata una delle case madri dell’ordine.

Tra le suore che compongono l’ordine, ci sono anche le Piccole Suore Missionarie della Carità, una sotto-ramo delle Missionarie della Carità. Queste suore sono particolarmente dedite all’assistenza ai poveri e all’accompagnamento dei malati terminali verso la morte, offrendo conforto e supporto in quei momenti difficili.

Nonostante la scomparsa di Madre Teresa nel 1997, il suo spirito e la sua missione continuano a vivere attraverso le Missionarie della Carità, che portano avanti il suo prezioso lavoro e ispirano le persone di tutto il mondo a essere altruiste e generose verso i più vulnerabili della società.
Le suore di questo ordine hanno dimostrato con il loro esempio che il vero significato dell’amore e della compassione sta nel servire gli altri e dedicarsi alle opere di misericordia. La loro influenza e il loro impegno sono una testimonianza dell’importanza di mettere il benessere degli altri al centro della nostra esistenza. Non a caso, oltre a osservare i tre voti comuni a tutti i religiosi (povertà, obbedienza e castità), le Missionarie della Carità si impegnano in un quarto voto speciale, un atto di dedizione ancora più profonda: offrire se stesse per il servizio dei più poveri tra i poveri.

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La storia delle Missionarie della Carità

Fondatrice delle Missionarie della Carità Madre è stata Teresa di Calcutta, nata a Anjeza Gonxhe Bojaxhiu nel 1910 e scomparsa nel 1997. Di origine albanese, entrò inizialmente nella Congregazione delle Suore di Loreto, un ramo irlandese dell’Istituto della Beata Vergine Maria. Come religiosa, decise di prendere il nome di Teresa per la sua devozione alla monaca carmelitana Santa Teresa di Lisieux.
Nel 1929 venne inviata in India, dove iniziò la sua carriera come insegnante. Qui Madre Teresa rimase profondamente colpita dalle atroci condizioni di vita e povertà in cui versavano le persone di Calcutta. Con il consenso della Santa Sede, il 18 agosto 1948, decise di lasciare la sua congregazione e fondarne una nuova, le Missionarie della Carità, con l’obiettivo di dedicarsi completamente all’assistenza e alla cura dei più bisognosi. Il 19 marzo 1949, la prima compagna si unì a lei in questo cammino di dedizione al servizio degli altri.

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Il 7 ottobre 1950, l’arcivescovo di Calcutta eresse ufficialmente le Missionarie della Carità come congregazione religiosa di diritto diocesano, riconoscendo il loro impegno e la loro missione. Successivamente, il 1º febbraio 1965, ricevettero anche l’approvazione pontificia, ottenendo così riconoscimento a livello globale.
L’impegno di Madre Teresa e delle Missionarie della Carità nell’aiutare i poveri, i malati, gli orfani e i morenti attirò l’attenzione del mondo intero. Nel 1979, Madre Teresa fu insignita del Premio Nobel per la Pace per il suo straordinario contributo all’umanità.

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La beatificazione di Madre Teresa avvenne il 19 ottobre 2003, quando Papa Giovanni Paolo II la proclamò beata in una cerimonia a Piazza San Pietro, Roma. Infine, Papa Francesco canonizzò Madre Teresa il 4 settembre 2016, riconoscendo ufficialmente la sua santità e l’importanza del suo lavoro nella cura dei più bisognosi e nell’ispirare generazioni di volontari e devoti a seguire il suo nobile esempio.

L’abito delle Missionarie della Carità

Le suore delle Missionarie della Carità si distinguono per il loro abbigliamento modesto e distintivo, indossando un sari bianco con bordi blu e una croce al centro. Questa uniforme riflette la loro umiltà e impegno a vivere in povertà spirituale e materiale, seguendo l’esempio di Madre Teresa. La tradizionale veste indiana è stata scelta appositamente da Madre Teresa per identificarsi con il popolo indiano e per essere accettate nella cultura locale. La scelta del sari è anche un modo per condividere la stessa condizione di povertà e umiltà delle persone che servono. Sulle spalle, le suore portano una croce, simbolo del loro impegno a seguire Gesù Cristo e a portare il suo amore e la sua compassione nel mondo. L’abito delle Missionarie della Carità è un segno tangibile del loro voto di povertà e della loro dedizione a vivere una vita semplice, senza possedere beni materiali, ma arricchita da un amore profondo e un servizio generoso verso i più vulnerabili della società.

Le Missionarie della Carità nel mondo

Le Missionarie della Carità sono oggi circa 6000, presenti in oltre 130 Paesi. Le suore dell’ordine di Madre Teresa di Calcutta gestiscono orfanotrofi, case per malati terminali, dispensari, scuole e centri di accoglienza per persone senza dimora. La loro presenza è stata particolarmente significativa in alcune delle regioni più povere e svantaggiate del mondo, portando speranza e aiuto a coloro che ne hanno più bisogno.

In Italia 129 suore Missionarie della Carità operano in 18 comunità, 5 solo a Roma, dove la sede principale delle Missionarie della Carità si trova di fronte al Circo Massimo. In questo luogo, sono ospitate le postulanti, giovani donne in formazione che aspirano a diventare suore della congregazione. Inoltre, nella stessa area, è situata la centrale operativa della postulazione per la causa di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Ma la presenza delle Missionarie della Carità a Roma non si limita solo alla formazione delle nuove suore e alle pratiche di canonizzazione. A pochi metri dalla sede centrale, le suore gestiscono una casa di accoglienza per oltre 60 uomini senza dimora. Questo luogo offre rifugio, cibo e assistenza a coloro che vivono in situazioni di estrema povertà e disagio.
Inoltre, le suore si dedicano a un importante servizio di sostegno alle famiglie bisognose. Due volte a settimana, distribuiscono abiti e provviste alimentari a famiglie che si trovano in difficoltà. Oltre alla distribuzione in sede, le suore visitano anche le famiglie a domicilio, portando aiuto e conforto.

Dal 1983, le Missionarie della Carità hanno esteso la loro opera anche a Milano, nel quartiere Baggio, dove ogni sera servono una cena calda ai poveri, sia italiani che stranieri, e offrono rifugio e sostegno a donne sole con i loro figli.
Nel 1993, le suore hanno raggiunto anche la città di Bologna, accogliendo mamme e bambini, ex prostitute e immigrate, garantendo loro pasti e abiti.
A Reggio Calabria si trova la casa Dono di Pace, un centro di accoglienza gestito dalle Missionarie della Carità. Le suore si sono estese anche ad altre città italiane, come Genova, Torino, Napoli e Firenze, dimostrando ovunque la loro vicinanza alle comunità più svantaggiate.