L’adorazione eucaristica per bambini è un argomento delicato e importante. Vediamo insieme come introdurlo in modo corretto, quali sono le preghiere davanti all’Altissimo più indicate per i più giovani e come dovrebbe essere l’Eucaristia spiegata ai ragazzi.
L’adorazione eucaristica è uno dei momenti più alti della messa e, in generale, della pratica di fede di un cristiano. Infatti si tratta del momento che accompagna la presentazione del pane, dopo che esso è stato consacrato, perché i fedeli possano adorarlo. Più in generale, parliamo di adorazione eucaristica ogni volta che rivolgiamo le nostre preghiere e la nostra attenzione al tabernacolo che custodisce al suo interno il Santissimo Sacramento, simbolo della presenza di Gesù in ogni chiesa.
Percepire la presenza di Dio mentre si è immersi in un contesto naturale particolarmente maestoso e bello è qualcosa che accomuna pressoché tutti i credenti, da sempre. Leggi di più
Si tratta di un tipo di adorazione molto speciale, perché celebra la Presenza di Gesù Cristo nell’Eucarestia. La presenza divina e reale nel pane consacrato è il fondamento stesso della celebrazione eucaristica e della Devozione al Santissimo Sacramento. Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è diventato grazie all’Eucarestia una presenza vera, tangibile. Nel rinnovarsi della celebrazione eucaristica Egli rinnova il proprio sacrificio, tornando tra gli uomini ancora e ancora attraverso il Santissimo Sacramento. Con l’adorazione eucaristica rivolgiamo dunque la nostra adorazione a Dio stesso, dimostrandogli tutto il nostro amore e la nostra fede, la nostra gratitudine.
L’adorazione eucaristica come la conosciamo risale a 1226, quando, per volontà del re Luigi VII di Francia, che voleva celebrare la vittoria contro i catari, l’Eucaristia venne esposta nella cattedrale della Santa Croce d’Orleans perché i numerosi fedeli accorsi potessero adorarla. L’iniziativa ebbe un tale seguito che si decise di renderla un appuntamento fisso. In precedenza la celebrazione eucaristica non prevedeva un’adorazione da parte dei fedeli. Nel tempo l’importanza rivestita dall’adorazione eucaristica aumentò sempre di più, fino ad arrivare all’affermarsi della cosiddetta adorazione perpetua dell’eucaristia, presso cappelle sempre aperte per chiunque ci voglia andare a qualsiasi ora del giorno o della notte. Ma esistono anche ordini religiosi che si dedicano ininterrottamente a questa pratica devozionale da più di cento anni.
L’importanza dell’adorazione eucaristica ci fa comprendere quanto sia importante insegnare ai bambini a pregare davanti al Santissimo in modo corretto, con piena consapevolezza.
Come insegnare ai bambini a pregare davanti all’Eucarestia?
Per rispondere a questo interrogativo negli ultimi anni sono stati organizzati convegni, dove sacerdoti eminentissimi si sono confrontati sull’argomento dell’adorazione eucaristica per bambini e genitori.
Prima di tutto bisogna concentriamoci sull’eucarestia raccontata ai bambini. Non è certo facile spiegare un concetto così complesso e importante senza generare confusione. A seconda dell’età del bambino dovremo scegliere le parole giuste e la giusta modalità per far capire al bambino come Gesù sia presente nell’Eucarestia e, di conseguenza, come sia importante rivolgere ad essa le nostre preghiere.
Potremo cominciare raccontando di Gesù, di come fosse felice di stare con i suoi amici e con le persone che gli volevano bene, così felice e affezionato a tutti loro da desiderare di non lasciarli mai più. Per questo scelse di mettere un po’ di se stesso nell’Eucarestia, perché i suoi amici potessero sentirlo sempre presente, vicino, anche quando non ci fosse stato più. Non un semplice ricordo, ma una presenza vera, tangibile. Così, una sera, mentre erano a cena, mostrò loro come avrebbero dovuto fare per sentirlo ancora vicino. Prese un pezzo di pane e una coppa di vino, e disse che, ogni volta che loro si sarebbero ritrovati a mangiare il pane e bere il vino, lui sarebbe stato con loro.
Così inventò l’Eucaristia, regalando se stesso a quelli che amava, diventando pane e vino, perché mangiandone tutti loro potessero diventare un po’ come Lui, e Lui potesse entrare dentro tutti loro. E questa cosa meravigliosa accade ancora ogni volta che si celebra la Messa e il sacerdote benedice il pane e il vino. In quel momento Gesù torna in mezzo a noi. Poi un po’di quel pane consacrato viene messo nel Tabernacolo, e in questo modo Gesù rimane con noi anche dopo la messa, nel caso abbiamo qualcosa di importante da dirgli. Così, in poche semplici parole, avremo fatto capire ai bambini il mistero del Santissimo Sacramento.
Sarà poi importante far capire ai bambini cosa significhi adorare. Non è un concetto banale, nemmeno per gli adulti. Adorare Dio significa pregarlo, magnificarlo, lodarlo, omaggiarlo come Padre e Creatore. Non si tratta di una semplice preghiera, né di una forma di devozione che possiamo rivolgere anche alla Madonna o ai Santi. L’adorazione è solo per Dio.
Sarà anche importante far capire ai bambini come adorare Dio. Infatti non esiste un modo unico per farlo. Ognuno deve trovare il proprio. Dio può essere adorato in chiesa, come in un bosco, o in riva al mare, o ancora nella propria stanza. Lo si può adorare nel silenzio, o con la musica, il canto, perfino ballando. Sarà il cuore a suggerire il modo migliore.
Per molti bambini riconoscere Gesù nel pane eucaristico è quasi naturale. Le loro menti aperte al meraviglioso, prive dei mille costrutti che incatenano gli adulti e appesantiscono i gesti più semplici, possono abbracciare con entusiasmo e piena fiducia questo mistero immenso. Ad alcuni di loro è sufficiente entrare nella cappella dell’adorazione per capire che è un posto speciale, un momento speciale. I bambini hanno il cuore e la mente molto più aperti ad accogliere Gesù, è come se ci fosse una comunicazione diretta tra loro e Dio. Del resto, Gesù stesso ha manifestato in molte occasioni la sua predilezione per i fanciulli, per quei ‘pargoli’ che domandava venissero mandati da lui. Era Gesù stesso a chiederlo, ai suoi discepoli, e lo chiede ancora oggi a noi tutti.
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Tra le varie proposte che sono state avanzate su come insegnare l’adorazione eucaristica ai bambini è stato suggerito come mezzo per avvicinare i più piccoli all’adorazione dell’Eucarestia la musica, che può essere d’ausilio, dal momento che è difficile tenere fermi e zitti i bambini piccoli, far capire loro l’importanza del silenzio in un momento di preghiera così solenne. La musica può aiutarli a concentrarsi, a comprendere meglio la solennità di ciò a cui stanno prendendo parte, alimentando anche un’atmosfera adeguata, che comunichi loro calore, unità e sicurezza.
Bene allora la luce soffusa delle candele, a luci che illuminino l’Ostensorio, a drappi bianchi e oro.
Ovviamente una delle prime cose di cui dovremo preoccuparci, accompagnando i più piccoli all’adorazione eucaristica, è che possano vedere bene il Pane eucaristico stesso. Infatti è verso il Santissimo Sacramento che i loro occhi devono essere puntati, per far sì che la concentrazione non venga meno.
Quindi l’Ostensorio dovrà essere posto all’altezza del loro sguardo, ben visibile, magari illuminato da una luce che lo rende ancora più vivido e splendente.
Il sacerdote che guiderà i piccoli nell’adorazione dovrà parlare con semplicità, usando formule facili, che parlino loro dell’amore di Gesù, di come Egli sia un amico, un Padre: ti voglio bene Gesù, Gesù rimani nel mio cuore, Gesù perdonami, Gesù ti prometto che sarò bravo, Gesù grazie per tutto il bene che mi vuoi.
Deve farlo rivolto all’Ostensorio, in modo che i bambini sappiano che Gesù è lì, presente, che ascolta le loro preghiere. Le preghiere davanti al Santissimo dovranno essere a misura di bambino, con le parole che i bambini stessi userebbero e che useranno poi da soli. Dovranno essere dichiarazioni d’amore, di riconoscenza, di impegno a essere più buoni, di speranza e ringraziamento.
Ovviamente non si potrà pretendere che bambini molto piccoli stiano per ore in adorazione davanti al Santissimo. In base all’età si dovrà comprendere quale sia il tempo in cui potranno restare realisticamente concentrati.