Birra monastica

Birra monastica

La produzione di birra nei monasteri nasce da esigenze molto pratiche e contingenti. Molto spesso, in passato, la birra costituiva un vero e proprio alimento, per queste comunità chiuse in loro stesse, impossibilitate ad accedere, soprattutto in certi periodi, a altre forme di sostentamento. Il luppolo, con le sue proprietà antisettiche, rendeva potabile l’acqua altrimenti impura e stagnante, permettendo ai monaci e ai pellegrini loro ospiti di bere senza pericolo di contrarre in infezioni. Anche nei periodi di digiuno, nei monasteri era consentito bere birra.

Ma c’è molto di più.

In tutta Europa, la produzione e la vendita di birra e di tanti altri prodotti dei monasteri, nel tempo è divenuta una fonte di sostentamento irrinunciabile, che garantiva con i suoi proventi la sopravvivenza della comunità.

Oggi la birra prodotta in alcuni monasteri è un business milionario. I monaci si mantengono con quello che guadagnano, e devolvono il resto degli introiti in beneficenza, o li utilizzano per investire in progetti utili per il territorio che ospita il monastero.

La birra monastica è e rimane un eccellente prodotto artigianale, realizzato con tecniche antiche, custodite nei meandri dei monasteri e passate di bocca in bocca da un monaco all’altro, anno dopo anno, secolo dopo secolo.

La birra monastica comprende diverse tipologie di birra. A differenza della birra trappista, la birra monastica non deve necessariamente essere prodotta all’interno o nelle vicinanze dell’abbazia, ma è sufficiente che il birrificio dimostri un retaggio storico che lo leghi con la comunità religiosa di riferimento. Il birrificio è anche tenuto a pagare i diritti all’abbazia sulla produzione e la vendita della birra. Queste royalty vengono utilizzate dai monaci a scopo benefico.

I termini singola, doppia e tripla con cui vengono classificate le birre monastiche ha origini antiche. Non si riferisce al processo di fermentazione, ma alle materie prime utilizzate, in particolare alla concentrazione di malto e altri cereali. Durante il Medioevo la birra normale, leggera, era destinata ai semplici monaci, ai contadini che gravitavano intorno al monastero e agli operai, mentre alle persone di alto lignaggio era destinata una birra di qualità superiore, più forte, prodotta con più malto. Dal momento che i locandieri e coloro i quali dovevano trasportare i fusti di birra non sapevano leggere, sui fusti venivano disegnate col gesso delle croci: una per la birra normale (Single), due per quella più pesante (Dubbel) e tre per quella ancora più forte (Tripel).

Ancora oggi si utilizzano questi termini, di solito Dubbel per la birra scura e Tripel per la birra bionda, mentre Single è caduto un po’in disuso, e si è aggiunto Quadruple per la birra scura con una gradazione alcolica ancora più alta.

La Birra trappista

Quando si parla di birra monastica, occorre distinguere tra la birra prodotta nei monasteri, o in prossimità degli stessi, e la birra trappista, fabbricata esclusivamente dai frati trappisti, cistercensi della stretta osservanza, (conosciuti anche con l’acronimo O.C.S.O., in latino Ordo Cisterciensis Strictioris Observantiae), ordine monastico di diritto pontificio. Ancora, su 176 monasteri trappisti, solo in 12, che sorgono in tutto il mondo (sei in Belgio, due nei Paesi Bassi, uno negli Stati Uniti, uno in Austria e uno in Italia) si produce l’autentica birra trappista, e solo 11 di queste birre sono contrassegnate dal marchio Authentic trappist product “Autentico prodotto trappista”.

Le birre trappiste al mondo sono quindi solo 12, e prendono il nome del monastero in cui sono prodotte: Achel, Chimay, La Trappe, Orval, Rochefort, Westvleteren,Westmalle, Mont des Cats, Engelszell, Zundert (NL), Spencer (USA) e Tre Fontane (IT). Di queste, solo 11 possono vantare il logo ATP, “Authentic Trappist Product”. La birra trappista del Mont des Cats viene in realtà prodotta nell’ambito di una collaborazione con Chimay e quindi non può essere contrassegnata dal logo ufficiale.

La birra trappista è prodotta secondo regole molto rigide stabilite dall’AIT, Associazione Internazionale dei Trappisti.

Le condizioni che una birra deve rispettare per essere considerata trappista sono:

  • La produzione della birra deve avvenire all’interno delle mura di un’abbazia trappista. La birra deve essere prodotta dai monaci trappisti stessi o sotto il loro diretto controllo.
  • L’attività della birreria deve essere parte integrante della vita monastica e aderire al progetto imprenditoriale del monastero.
  • Il fine della birreria non è il profitto. I proventi della vendita della birra devono essere utilizzati per il sostentamento dei monaci e della struttura, e quello che rimane deve essere devoluto in beneficenza o investito in attività sociali.
  • Le fabbriche di birra trappista devono seguire e rispettare le norme di vita di chi abita il monastero e adeguarsi all’ambiente in cui si sviluppano. Lealtà, sobrietà, modestia, e attenzione alla sicurezza, alla salute e all’informazione al consumatore.

Il Consiglio di Amministrazione dell’AIT valuta con lunghe indagini e attenti esami se un prodotto possa ritenersi conforme a tutte le norme richieste e concede la licenza ATP solo per cinque anni, durante i quali la struttura deve rispettare e mantenere le condizioni richieste.

La Birra trappista nel mondo

Achel (Belgio)

Prodotta in Belgio, la birra Achel viene offerta in tre tipologie: la “5”, di cui esistono le varianti bionda e rossa, con gradazione alcolica 5%, che viene venduta esclusivamente a consumazione presso l’abbazia; la “8”, birra bionda in bottiglia, dal gusto pieno e delicato, prodotta con malti d’orzo di altissima qualità, e la Achel Extra scura 9,5°, birra scura con note floreali, di fico, tabacco, spezie, pepe.

Chimay (Belgio)

La comunità monastica di Chimay ha iniziato a produrre birra eccellente fin dal 1862. Oggi offrono quattro qualità di birra: la Chimay Blu, scura e potente, con schiuma spessa e cremosa e aromi di fiori e spezie; la  Chimay Triple,  birra ambrata dalla schiuma bianca e l’aroma di luppolo fresco e lievito; la  Chimay Rossa, la più antica, dal colore ramato, l’aroma fruttato e il gusto morbido; la Chimay Dorée,  bionda e dalla schiuma leggera come neve, fino a poco tempo fa riservata ai monaci stessi, e che oggi offre a tutti il suo aroma sottile di scorza d’arancia, luppolo fresco e coriandolo.

Orval (Belgio)

L’abbazia di Orval produce un’unica birra ad alta fermentazione, prodotta con acqua di fonte, malto d’orzo, luppoli, zucchero candido e lieviti. Ricca di luppoli, ha un gusto amaro e ricco.

Rochefort (Belgio)

L’Abbazia Saint-Rémy a Rochefort vanta una birreria piccola, ma perfettamente in grado di produrre un’ottima birra scura artigianale, la “Trappistes Rochefort”. La Trappistes Rochefort 6 è la più antica, alla quale nel tempo si sono affiancate la Trappistes Rochefort 8, soprannominata “Spéciale”, e la Trappistes Rochefort 10 chiamata anche la “Merveille”.

Westmalle (Belgio)

Un’antica tradizione caratterizza le birre prodotte in questa abbazia, oltre agli ingredienti naturali e alle tecniche di invecchiamento che fanno sì che nessun bicchiere sia uguale all’altro. La Westmalle Dubbel è scura, speziata, dal gusto ricco e complesso, fruttato e speziato. La Westmalle Tripel è chiara, dorata, morbida e cremosa.

Westvleteren (Belgio)

Al birrificio dell’abbazia di Westvleteren si accede solo previa prenotazione telefonica. Solo i privati possono acquistare qui, impegnandosi a non rivendere il prodotto a terzi. Una birra rara, che necessita di molte precauzioni per essere conservata e gustata nel migliore dei modi: va lasciata riposare almeno una settimana, poi servita a una temperatura compresa tra i 12 e i 16° C, conservata in verticale, non in frigo, ma in un luogo buio e fresco. Un piacere prezioso e indimenticabile.

Stift Engelszell (Austria)

L’abbazia Stift Engelszell produce tre eccellenti birre trappiste, che prendono il nome da tre monaci che nel corso degli anni furono superiore o abate dell’abbazia stessa: la Gregorius, scura, con aroma di frutti maturi, liquirizia ed erbe officinali, ma anche miele e cioccolato; la Benno, bionda con schiuma densa color crema e sentori di pera, caramello, noci, e banana; la Nivard, bionda ambrata, con aroma di agrumi, spezie, e erbe.

La Trappe (Olanda)

La produzione della birra appartiene alla storia del monastero fin dal 1885. A La Trappe si producono otto tipi diversi di birra trappista, dalla “Blond”, bionda, chiara e frizzante, alla “Quadrupel”, 10°, forte e amara, e perfino una birra biologica, la ‘Puur’ (4,7% di alcool) leggera e freschissima.

Zundert (Olanda)

A Zundert i Monaci Christiaan e Guido producono un unico tipo di birra, dall’inconfondibile color rame-oro, rifermentata, dal sapore inizialmente dolce e speziato, poi amaro e persistente. Buonissima.

Birra Mont des Cats (Francia)

Birra ambrata, dal gusto rotondo, con aroma di fiori e caramello, schiuma abbondante e leggera.

È nata per permettere alla comunità di Mont des Cats di sostenere la propria missione in Madagascar. Viene prodotta con la collaborazione dell’abbazia di Chimay, e per questo non può ottenere il certificato ATP. È comunque un’eccellente birra ed un ottimo prodotto trappista.

Spencer (USA)

Unico monastero negli USA che detiene il diritto di produrre autentica birra trappista, il monastero di Spencer, nel Massachussets è attivo dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Prima di iniziare a produrre birra, i monaci di Spencer viaggiarono a lungo in Europa, visitando i birrifici trappisti del Belgio. Il birrificio di Spencer oggi è una fabbrica moderna, molto competitiva sul mercato, che offre una ricca gamma di birre trappiste, dalla Spencer Trappist Ale, bionda e con accenti fruttati, alla Spencer Holiday Ale, ispirata alle birre belghe di Natale, leggermente piccante, con una forte gradazione alcolica (9% vol), alla Imperial Stout dalla schiuma ricchissima, alla Spencer Trappist IPA, in stile India Pale Ale, ricca, profumata, dorata.

birra monastica 75 cl
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Birra Trappista Tre Fontane

La birra trappista Italiana: TRE FONTANE

Abbiamo voluto tenere per ultima la birra prodotta dalla Comunità dei Monaci Trappisti delle Tre Fontane, nel cuore di Roma. È l’unica autentica birra trappista prodotta in Italia, ed è naturale che ne andiamo dannatamente fieri!

Viene prodotta nell’antico Liquorificio Trappista delle Tre Fontane, all’interno del complesso abbaziale, sulla via Laurentina. Un luogo magico, ricco di suggestioni, che fin dal 1873 produce, liquori eccellenti con metodi tradizionali e artigianali, e con materie prime accuratamente selezionate, evitando l’utilizzo di conservanti o coloranti. La birra è solo l’ultimo prodotto offerto dai monaci, dopo la famosa grappa di eucalyptus, l’Eucalittino, e la golosissima crema di nocciola.

La birra viene venduta solo nel negozio dell’Abbazia delle Tre Fontane, sul sito di Holyart (dove potrai trovare sia la Birra Trappista dei Monaci delle Tre Fontane che la Birra Trappista Monaci delle Tre Fontane 33 cl), e in alcuni ristoranti di Roma.

La Birra Trappista delle Tre Fontane è una birra ad alta fermentazione dal color oro e dal sapore intenso in cui l’eucaliptus fa scaturire una nota fruttata e toni balsamici assolutamente unici. Il retrogusto amaro ne rinfresca il sapore e l’alcol rende più intenso il sentore di eucalipto, per un equilibrio perfetto e inimitabile.