Per i genitori cristiani è un accessorio che non può mancare nella stanza del proprio bambino, sopra la culla o il lettino: parliamo del capoculla
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L’arrivo di un bambino in una casa è sempre motivo di gioia.
Anche quando esso genera preoccupazione, anche quando le condizioni non sembrano ottimali per accoglierlo in questo mondo così difficile anche per gli adulti, un bambino che sta per nascere porta con sé un’incommensurabile gioia, un immenso amore.
Non si tratta solo di una naturale conseguenza dell’unione tra un uomo e una donna, e di certo non ha senso considerare un figlio come un atto di realizzazione e conferma. Non c’è nulla di egoistico nell’avere un figlio, o almeno non dovrebbe esserci, perché un bambino che nasce è un dono, e un dono non ha bisogno di essere preteso, né rivendicato. La nostra società, il mondo in cui viviamo, sembrano perdere progressivamente di vista ciò che davvero conta, i valori reali e autentici su cui dovrebbe basarsi la nostra esistenza. Siamo costantemente confusi da messaggi sbagliati, fuorvianti.
Ci piacerebbe pensare che, almeno riguardo alla nascita di un bambino, sia l’istinto più profondo a parlare, quell’istinto che alberga solo nel cuore di una madre e di un padre, e che li spinge a riconoscere l’immensità del dono di cui sono stati fatti oggetto. Un dono che va accolto come tale, con tutta la responsabilità e l’amore che qualcosa di così grande e prezioso merita e necessita.
I figli sono amati prima ancora di venire al mondo, come ha affermato il Santo Padre in un’Udienza generale nel febbraio 2015. Questo tipo di amore è completamente gratuito, perché un bambino ancora non nato non può aver fatto nulla per meritare di essere amato, e ci fa riflettere riguardo l’amore di Dio. Anche Dio ci ama nello stesso modo, in fiducia, per così dire, ancora prima che noi facciamo qualcosa per meritare il suo amore. Ci ama perché siamo Suoi figli, e in quanto tali degni d’amore. Così è per ogni nuovo nato, circondato, ancora nel ventre materno, dall’amore dei genitori e da quello di Dio Padre.
È delicato parlare di bambini, lo è sempre stato. Anche nella Bibbia essi restano figure emblematiche, oggetto di grande gioia quando nascono, causa di indicibile dolore quando vengono perduti anzitempo. Sono creature uniche e speciali i bambini. È vero che essi nascono portando su di sé il Peccato originale, che viene tolto loro grazie al Battesimo, ma è anche altrettanto vero che, in quanto inconsapevoli di cosa il peccato sia, privi di quella conoscenza delle leggi degli uomini e di Dio, che solo il tempo e l’esperienza porterà loro, di fatto sono immuni dalla colpa. Può peccare un bambino, senza rendersene nemmeno conto, ma proprio questa sua inconsapevolezza lo manterrà sempre e comunque innocente, privo di quel compiacimento a fare del male che invece, purtroppo, è una caratteristica degli adulti.
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Di più, non appena un bambino giunge ad avere la benché minima consapevolezza dell’esistenza di Dio, la sua Fede sarà più forte e sincera di quella di qualsiasi adulto, priva di egoismo, di ipocrisia, di distrazioni e giustificazioni. Questo perché nessuno ama con l’intensità con cui ama un bambino, senza freni, senza inibizioni, senza ombra di dubbio.
Tutto questo rende i bambini graditi a Dio. Gesù aveva sempre un occhio di riguardo per loro, tanto da pronunciare parole molto aspre, perfino crudeli, contro chi minacciasse la loro incolumità, la loro innocenza. In Matteo 18:1-35 arriva ad affermare che chi non saprà tornare ad essere come un bambino non potrà entrare nel Regno dei Cieli, e ancora in Matteo 19:1-30, intimando ai discepoli che lascino avvicinare a lui i bambini, aggiunge che il Regno dei Cieli appartiene a quelli come loro. Questi stessi concetti sono ribaditi anche in Marco 10:1-52.
I genitori che si preparano ad accogliere un bambino nelle proprie vite devono essere consapevoli dell’importanza del passo che stanno per compiere. È davvero una grande responsabilità dare alla luce e prendersi carico di creature così fragili, e, nello stesso tempo, preziose agli occhi di Dio, intoccabili secondo la Sua legge! I genitori dovranno fare tutto quanto è in loro potere per garantire la sicurezza del nuovo nato, ma anche per guidarlo e accudirlo nella sua vita spirituale. Saranno loro ad accompagnarlo al fonte battesimale per ricevere il Battesimo, saranno loro a vigilare sulla sua catechesi, prendendo parte ad essa, facendogli comprendere l’importanza della Prima Comunione, quando sarà il momento. Saranno sempre i genitori a dover fornire al figlio l’esempio di cosa sia un vero cristiano, di come esso o essa si debba condurre, in modo che, arrivato all’età della Confermazione, o Cresima, il bambino sia consapevole di ciò che questo sacramento farà di lui, riconoscendolo in tutto e per tutto come un membro della chiesa. Ma il dovere dei genitori non si ferma qui. È significativo come essi debbano seguire la vita dei propri figli, dal Battesimo in poi, accompagnandoli magari fino al Matrimonio, di sacramento in sacramento, proprio come Dio Padre fa con ciascuno di noi.
Un grande dono, dunque, un figlio, una nuova vita che giustifica, almeno in parte, tutto il male che ci circonda, il dolore, le ingiustizie. È come se con la nascita di ogni bambino Dio volesse mostrarci che c’è ancora speranza, che c’è ancora spazio e tempo per l’amore in questo mondo. Finché Lui permetterà a creature così speciali di nascere, il mondo potrà essere salvato.
Idee regalo per neonati: i capoculla
Uno degli aspetti più significativi della nascita di una nuova vita è la preparazione dei genitori in vista del grande evento. Una preparazione che non dovrebbe in nessun caso trascurare lo spirito, perché, come abbiamo già scritto, diventare genitore è un passo importante, e affatto facile. Per quanto ciascuno di noi nasca naturalmente predisposto all’amore, e con un istinto di protezione verso i bambini, tutte le contingenze pratiche e teoriche che la cura di un neonato impone non sono mai scontate, né banali.
Ma ci sono anche aspetti più piacevoli nel tempo dell’attesa. Bisogna far sì che tutto sia pronto per accogliere il piccolo, che lui, venendo in questo mondo, capisca subito di essere stato fortemente voluto, e di essere stato amato da mamma e papà fin dal momento del concepimento.
Ecco dunque i futuri genitori alle prese con l’allestimento della cameretta. Come dovrà essere? Che cosa piacerà al bambino? Quali colori? Quali giochi? Difficile prevedere i gusti di qualcuno che non è ancora nato! Inevitabilmente anche il genitore più lungimirante non potrà far altro che proiettare le proprie preferenze nell’ambiente che accoglierà il neonato nelle prime settimane e mesi di vita. La cura e l’amore di una coppia di genitori che preparano la stanza per il bambino che verrà fa pensare subito a un nido preparato con meticolosa attenzione da un uccello che deve deporvi le uova. Come l’uccello farà il possibile per garantire alle proprie uova, e successivamente ai propri piccoli, protezione e riparo, così mamma e papà cercheranno di garantire al loro bambino comodità e sicurezza, senza mancare di mettergli anche intorno qualcosa di bello, perché capisca subito che la vita può riservargli tante sorprese meravigliose.
E per i genitori cristiani un accessorio che non può mancare nella stanza del bambino, anzi, proprio sopra la sua culla o il suo lettino, è il capoculla.
Di cosa si tratta?
L’usanza di appendere medaglie devozionali e piccole creazioni di tessuto e metallo, che raffiguravano immagini sacre, sopra la culla dei neonati, è molto antica. Era un modo per proteggere dal male i piccoli, per vegliare sul loro sonno e garantire la protezione anche da parte di Gesù, della Madonna, dell’Angelo custode. Infatti sono da sempre questi i soggetti più ricorrenti. Anticamente i medaglioni e i capoculla arrivavano ad essere veri oggetti di gioielleria, realizzati in metalli pregiati e smalto, decorati con filigrane d’oro o d’argento, perfino con pietre preziose.
Ancora oggi questa tradizione perdura, e sopraculla e medaglioni per culla sono diffusissimi. Spesso vengono regalati ai genitori in occasione del Battesimo, dal Padrino o dalla Madrina, o semplicemente da qualcuno che ha a cuore la sorte del nuovo nato. Ce ne sono di ogni forma e materiale, in argento bilaminato e raso, o tessuto similpelle con immagini in rilievo e applicazioni che li rendono perfetti non solo per la culla, ma anche per il passeggino del neonato. Sul passeggino potremo anche scegliere di mettere un semplice medaglione con immagine di angelo custode, legato con un nastro di raso.
Spesso si differenziano per colore: se dobbiamo ornare la culla di una bambina sceglieremo un capoculla rosa, per un maschietto un capoculla azzurro, o magari sceglieremo il bianco, adatto per entrambi.
Capoculla e medaglioni con Angeli
L’angelo custode è una figura molto amata dai bambini. Fin da piccolissimi veniamo infatti informati di questa presenza discreta e silente, che cammina al nostro fianco, sempre pronto ad allungare le mani per evitarci cadute troppo disastrose, sempre attento a tutti i nostri dubbi, tutti i nostri timori. Per questo, anche se un neonato non potrà sapere che c’è un angelo che veglia su di lui, raffigurare l’angelo custode sul capoculla posto sopra il suo lettino sarà un modo per rendere più reale e tangibile questa presenza gentile e accudente.
Un classico che richiama un po’ il gusto per i capoculla e i medaglioni del passato è il medaglione in argento per culla con angelo, da appendere, che raffigura l’angelo custode che protegge un bimbo o una bimba. È disponibile corredato da nastro e copertina rosa o azzurra.
Per chi preferisce un design più moderno e minimal, può esserci il capoculla in argento o in bilaminato ovvero di legno con applicata una placca in alluminio, corredato con un nastro azzurro.
Per una bambina si può scegliere un capoculla con preghiera, rosa di forma ovale su cui è presente un piccolo bassorilievo in argento che raffigura l’angelo custode, con preghiera impressa. La lastra in bilaminato è applicata su tessuto morbido rifinito con passamaneria. Il capoculla è anche un carillon: basta fare pressione sul retro per attivarlo.
Capoculla e medaglioni con Madonna
Anche la Madonna, la mamma di tutte le mamme, è spesso il soggetto raffigurato sui capoculla. Ci sono graziosi capoculla con Madonna in placca argento, ovale, in tessuto e passamaneria. La placca in argento bilaminato raffigura in rilievo l’immagine della Madonna della Seggiola. Sulla placca è incisa anche la preghiera dell’ Ave Maria e il capoculla nasconde un Carillon che si attiva con una leggera pressione.
Molte forme, dicevamo, anche originali, come capoculla a forma di stella con medaglia d’argento che rappresenta la Madonna con in braccio Gesù bambino. Sono in tessuto vellutato e disponibili in bianco, rosa e azzurro.
Capoculla e medaglioni con Gesù
Gesù amava infinitamente i bambini, desiderava sopra ogni cosa la loro felicità e era pronto a scagliarsi con durezza contro chi la minacciava. Per questo anche il suo volto si presta particolarmente a decorare i capoculla. Ci sono capoculla ovale con Gesù, in bilaminato argentato e stoffa rappresentante il Volto di Cristo. Interamente prodotti in Italia.
Ma ci sono anche capoculla con la Sacra Famiglia, Padre Pio, o altri soggetti ancora. Questi oggetti senza tempo coniugano la loro funzione protettiva con quella puramente estetica, donando alla culla un tocco di grazia e soavità che esprime appieno l’amore dei genitori del neonato e il loro desiderio di vegliare su di lui da ogni punto di vista. Il suono dei carillon che spesso sono celati dai capoculla accompagnerà il sonno del piccolo, i suoi primo sogni, cullandolo dolcemente e rendendo il suo riposo più sereno.