L’urna cineraria in casa: tutte le regole da sapere

L’urna cineraria in casa: tutte le regole da sapere

Sempre più spesso si sceglie la cremazione per i cari estinti. Ma poi che succede? Ecco cosa sapere riguardo la conservazione dell’urna cineraria in casa

L’opzione della cremazione dopo la morte è diventata sempre più popolare per diverse ragioni. È importante notare che la scelta tra cremazione e sepoltura è prima di tutto personale e dipende dalle convinzioni culturali, religiose e personali. La crescente popolarità della cremazione può essere attribuita alla sua flessibilità e alle considerazioni pratiche ed economiche che offre a molte persone. Di fatto, è sempre più frequente imbattersi in persone che scelgono non solo di far cremare i propri cari defunti, ma anche di tenere l’urna cineraria in casa.

Ma perché scegliere la cremazione? La cremazione tende a essere meno costosa rispetto alla sepoltura tradizionale, che comporta spese legate alla sepoltura in un cimitero, alla lapide e alla manutenzione. Molte persone vedono la cremazione come un’opzione più semplice ed economica. La cremazione è infatti un processo più semplice rispetto alla sepoltura tradizionale. Non richiede la preparazione di una bara, una tomba o una cerimonia funebre elaborata. Inoltre le ceneri cremate sono più facili da trasportare rispetto a un corpo sepolto, il che può essere importante se la famiglia del defunto vive in luoghi diversi o desidera disperdere le ceneri in diversi luoghi significativi.

C’è poi una ragione logistica. In molte aree, la disponibilità di spazio nei cimiteri è limitata, e la cremazione consente di risparmiare spazio. Questo è particolarmente importante in aree urbane in cui il terreno è costoso e limitato.
Alcune persone scelgono la cremazione perché la ritengono una scelta più ecologica rispetto alla sepoltura tradizionale. La sepoltura tradizionale può comportare il consumo di spazio, l’uso di materiali per la costruzione di casse e il potenziale rilascio di sostanze chimiche nel terreno.
C’è infine una ragione emotiva: per alcune persone, la cremazione può sembrare meno avvilente o traumatica rispetto alla sepoltura, poiché il corpo del defunto non è visibile durante la cerimonia. Spesso, semplicemente, le persone scelgono la cremazione perché il defunto ha espresso un desiderio specifico o ha lasciato istruzioni scritte a tal proposito.

La cremazione è accettata da molte religioni e culture, ed è ammessa dalla Chiesa cattolica, che tuttavia condanna e proibisce la dispersione delle ceneri dei defunti in aria, acqua o terra.

cremazione e religione cattolica

Leggi anche:

Cremazione e religione cattolica: è concessa?
Il rapporto tra cremazione e religione cattolica è stato a lungo oggetto di equivoci e incomprensioni…

Infatti, una volta che la cremazione ha avuto luogo, resta da decidere cosa fare con l’urna per ceneri che viene consegnata dagli addetti ai parenti più prossimi. Essa può essere sepolta, posta in un loculo o un mausoleo o le ceneri possono essere disperse in luoghi significativi per il defunto, come mari, fiumi, o luoghi di interesse. Infine, c’è la possibilità di conservare l’urna cineraria in casa.

Consideriamo le diverse opzioni.

Cosa comporta tenere le ceneri in casa?

Se si decide di disperdere le ceneri, si possono valutare diverse opzioni. Prima di tutto occorre tener presente che la dispersione delle ceneri è assolutamente vietata nei centri abitati. Occorre anche avere il consenso del defunto, ottenuto tramite testamento, ma anche con una comunicazione verbale fatta in vita e ufficializzata dai parenti più prossimi, e l’autorizzazione dell’ufficiale dello stato civile per procedere alla dispersione.

luoghi deputati alla cremazione spesso offrono aree apposite al loro interno, in cui riporre le ceneri del defunto o disperderle in zone erbose o fontane deputate esattamente a quello scopo.
Se invece si decide di disperdere le ceneri in natura, in mare, in un corso d’acqua, o semplicemente nel verde, questo può essere fatto in aree private aperte, come giardini privati, o aree pubbliche, e per questo serve un’autorizzazione del comune di competenza del luogo scelto.

Anche la conservazione delle ceneri in casa comporta alcune considerazioni importanti. Dal punto di vista sanitario, non sussistono particolari problemi, poiché le ceneri risultanti dall’incenerimento della salma sono atossiche e inodore, rendendo possibile la loro conservazione in casa in modo sicuro. Tuttavia, è essenziale tenere a mente alcune normative e pratiche legate alla conservazione delle ceneri.

Prima di tutto occorre presentare un’istanza scritta presso l’ufficiale dello stato civile del comune in cui è avvenuto il decesso, con allegata una documentazione esauriente che comprenda il testamento o le ultime volontà del defunto, o in mancanza di queste ultime, una dichiarazione ufficiale da parte dei parenti più prossimi. La consegna dell’urna ai familiari verrà altresì registrata attraverso un verbale ufficiale.
Se si decide di mantenere un’urna cineraria in casa non si ha in alcun caso il diritto di manomettere i sigilli o di disperdere le ceneri. Qualsiasi tentativo di farlo costituirebbe un reato penale. Anche eventuali spostamenti potranno essere eseguiti solo previa autorizzazione specifica da parte dell’ufficiale dello stato civile, formalizzando la rinuncia all’affidamento delle ceneri o il loro trasferimento.

Dove si può tenere l’urna in casa?

L’urna, completa dei dati anagrafici del defunto e dei documenti di autorizzazione per la conservazione, deve essere collocata in un luogo sicuro in casa, dove non sia a rischio di furto, rimozione o profanazione. L’urna cineraria può essere conservata in varie aree della casa, ma è importante farlo in modo rispettoso e significativo. Indipendentemente dalla posizione scelta, è fondamentale che sia un luogo rispettoso e che permetta di onorare il ricordo del defunto. La scelta del luogo di conservazione dipende dalle preferenze personali e dalla risonanza emotiva del luogo scelto. È importante che tutti i membri della famiglia o i coabitanti siano d’accordo con la posizione e che venga mantenuto un ambiente rispettoso e sereno per commemorare il defunto.
Molte persone scelgono di dedicare una stanza o un angolo della casa come sala commemorativa, dove tengono l’urna cineraria insieme a fotografie, oggetti personali e altri ricordi del defunto. Questo spazio può servire anche come luogo di riflessione e di preghiera.
Altri collocano l’urna cineraria in una credenza, su una mensola o in un mobile del soggiorno, in modo che possa essere facilmente vista e ricordata da familiari e amici, o su una libreria o scaffale, circondata da libri, oggetti d’arte o altri elementi significativi per il defunto.
Se si ha un giardino o un terrazzo si può decidere di porre l’urna con le ceneri all’aperto, creando un luogo di contemplazione, che consenta la preghiera e la riflessione.

preghiera eterno riposo

Leggi anche:

L’eterno riposo: la preghiera in onore dei defunti
L’Eterno Riposo è la preghiera dei defunti per eccellenza. Con essa i cristiani invocano la luce e la pace di Dio sui loro morti, ed esprimono…

Chi ha diritto a tenere le ceneri?

Chi ha il diritto di tenere le ceneri dei defunti può variare a seconda delle leggi e delle normative locali, ma in generale, le ceneri possono essere affidate ai parenti prossimi o altre persone qualora il defunto abbia manifestato in vita la sua volontà di affidare le ceneri a una persona specifica.
In assenza di indicazioni specifiche del defunto, il coniuge del defunto può avere il diritto di decidere come gestire le ceneri. Questo è comune in molte giurisdizioni. Se non ci sono istruzioni chiare da parte del defunto o del coniuge, il parente più prossimo, come i figli o i genitori, può avere il diritto di decidere come gestire le ceneri. In caso di più parenti di pari grado, la maggioranza assoluta può avere il diritto di prendere questa decisione.
È importante notare che le leggi e i regolamenti relativi alle ceneri possono variare notevolmente da una giurisdizione all’altra. Pertanto, è fondamentale consultare un legale o un consulente funerario per ottenere informazioni specifiche sulle leggi locali e sulle procedure da seguire per la gestione delle ceneri di un defunto.

Chi non può essere cremato?

Chiarita la questione di cremazione e religione cattolica, ci sono casi in cui la cremazione può essere negata in alcune circostanze specifiche. Tali circostanze possono variare in base alle leggi e alle normative locali, ma di solito valutano sempre la mancanza di volontà espressa del defunto, se quest’ultimo non ha espresso in vita la volontà di essere cremato tramite testamento depositato da un notaio, testamento olografo o comunicazione a voce a uno o più familiari; la volontà contraria del coniuge, se il coniuge del defunto si oppone alla cremazione e la legge riconosce il suo diritto di decidere la disposizione delle spoglie del coniuge; la volontà contraria del familiare più prossimo, come i figli o i genitori, che hanno il diritto di decidere la disposizione delle spoglie del defunto.
Se ci sono più parenti di pari grado (ad esempio, più fratelli o sorelle), la legge potrebbe richiedere che la decisione sulla cremazione sia presa dalla maggioranza assoluta di questi parenti. Anche in questi casi è consigliabile consultare un legale o un consulente funerario per ottenere informazioni specifiche sulla disposizione delle spoglie in base alle leggi locali e alle circostanze specifiche del caso.