L'Ordine dei Cavalieri di Malta: scopri la storia e come diventare membri

L’Ordine dei Cavalieri di Malta: scopri la storia e come diventare membri

L’Ordine dei Cavalieri di Malta: scopri la storia e come diventare membri

L’Ordine dei Cavalieri di Malta rappresenta una delle istituzioni più antiche e prestigiose della storia occidentale. Scopriamo insieme la sua affascinante storia e il percorso per diventarne membri

Nell’epoca in cui viviamo, dominata dal progresso tecnologico, da un’evoluzione storica e sociale che a tratti spaventa, per la sua rapidità e per le sue contradizioni, sembra anacronistico parlare dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, così come, più in generale, degli ordini cavallereschi, quelle istituzioni nate nel Medioevo che riunivano sotto le proprie insegne uomini che condividevano ideali di nobiltà, fede e servizio. Originariamente, gli ordini cavallereschi erano associazioni di guerrieri che, oltre a difendere la cristianità, si impegnavano in attività di beneficenza, protezione dei pellegrini e gestione di ospedali. Con il tempo, molti ordini si sono evoluti perdendo il carattere militare e concentrandosi su attività caritative e culturali. Così, accanto a ordini cavallereschi religiosi legati alla Chiesa e nati per la difesa della fede cristiana, iniziarono a svilupparsi ordini cavallereschi dinastici istituiti da monarchi o Stati per onorare meriti particolari e promuovere valori civici e culturali. Eppure alcuni di questi ordini cavallereschi sono attivi ancora oggi. Pensiamo all’Ordine della Giarrettiera, fondato nel 1348 dal re Edoardo III d’Inghilterra, ancora oggi uno degli ordini cavallereschi più prestigiosi al mondo e legato a una decorazione onorifica offerta per meriti eccezionali, o all’Ordine di San Michele e San Giorgio, che viene conferito per importanti servizi svolti nei Paesi del Commonwealth e in ambito diplomatico.
In questo contesto l’Ordine dei Cavalieri di Malta rappresenta un’istituzione unica, che unisce una storia millenaria a un impegno concreto nella società contemporanea.

Nati nell’XI secolo a Gerusalemme come ordine religioso laicale, i Cavalieri Ospitalieri (così si chiamavano in origine i Cavalieri di Malta), si sono distinti fin da subito per la loro vocazione alla carità e alla misericordia. Infatti la loro missione iniziale era quella di ospitare e proteggere i pellegrini che si recavano a Gerusalemme, e fornire loro assistenza nell’ospedale creato appositamente dall’Ordine stesso.

Ancora oggi l’Ordine dei cavalieri di Malta porta avanti numerose attività di assistenza medica, sociale e umanitaria in tutto il mondo, gestendo ospedali, centri medici, ambulatori e progetti di assistenza sociale in più di 120 paesi del mondo.

Scopriamo chi sono i Cavalieri di Malta e come si diventa membri dell’Ordine.

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Chi ha fondato l’ordine dei Cavalieri di Malta?

L’origine dell’Ordine è legata ad alcuni nobili mercanti della Repubblica di Amalfi, che, intorno al 1048, ottennero dal Califfo fatimide d’Egitto il permesso di costruire a Gerusalemme un complesso d’accoglienza per i pellegrini, che includeva una chiesa, un monastero e un ospedale. Questo ospedale, dedicato a San Giovanni Battista, fu posto sotto la direzione di Gerardo Sasso, anch’egli appartenente a una famiglia amalfitana aristocratica. Sebbene l’ospedale fosse gestito secondo principi religiosi e caritatevoli, l’Ordine non fu fondato da religiosi, ma in seguito, sotto la guida del Beato Gerardo, la comunità ospedaliera si trasformò in un ordine religioso vero e proprio. Il riconoscimento ufficiale giunse nel 1113, quando Papa Pasquale II, con la bolla Pie postulatio voluntatis, riconobbe l’Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme come ordine religioso indipendente.

Se inizialmente quella nata intorno all’ospedale di Gerusalemme era un’istituzione mercantile-ospedaliera, ben presto si rese necessario trasformarla in un vero ordine religioso-cavalleresco. Infatti i pellegrini che si recavano in Terra Santa necessitavano non solo di cure mediche, ma anche di protezione armata. Fu così che dopo la Prima Crociata (1099) l’Ordine assunse anche caratteristiche militari, aggiungendo ai suoi compiti assistenziali quello della difesa armata dei pellegrini e dei luoghi santi.

Gli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme presero il loro nome da San Giovanni l’Elemosiniere, patriarca di Alessandria d’Egitto del VII secolo d.C. poi divenuto Santo.

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La Croce di Malta

Le otto punte della croce di Malta, stemma dei cavalieri di Malta e loro simbolo distintivo, rappresentano le otto beatitudini evangeliche e le virtù cavalleresche che riflettono i valori fondamentali dell’Ordine.
Le otto beatitudini evangeliche rappresentate sono:
1. “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”
2. “Beati gli afflitti, perché saranno consolati”
3. “Beati i miti, perché erediteranno la terra”
4. “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati”
5. “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”
6. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”
7. “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”
8. “Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”

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Parallelamente, ogni punta simboleggia anche una virtù cavalleresca che i membri dell’Ordine si impegnano a perseguire nella loro vita quotidiana:
1. Lealtà (Loyauté)
2. Pietà (Piété)
3. Franchezza (Franchise)
4. Coraggio (Bravoure)
5. Gloria e onore (Gloire et honneur)
6. Disprezzo della morte (Mépris de la mort)
7. Aiuto ai poveri e ai malati (Secours aux pauvres et aux malades)
8. Rispetto della Chiesa (Respect de l’Église)

Questa duplice simbologia della croce di Malta riflette la natura stessa dell’Ordine, che unisce la dimensione spirituale a quella cavalleresca e il duplice impegno dei membri: verso la fede cristiana e verso il servizio pratico al prossimo.

Cosa fa l’ordine di Malta?

Il Sovrano Militare Ordine di Malta svolge oggi un ruolo fondamentale nel campo umanitario e diplomatico internazionale, e gestisce un’impressionante rete di assistenza sanitaria e sociale, che include non solo strutture permanenti come ospedali moderni completamente attrezzati, ma anche unità mobili che raggiungono le comunità più remote e vulnerabili. Per esempio, in Africa l’Ordine gestisce numerosi centri per il trattamento dell’HIV/AIDS e della tubercolosi, mentre in Europa opera diverse strutture specializzate nell’assistenza agli anziani e ai disabili.

Sul fronte diplomatico, il Sovrano Militare Ordine di Malta mantiene relazioni diplomatiche bilaterali con più di 100 stati e ha lo status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite. Questo status unico permette all’Ordine di intervenire rapidamente in situazioni di crisi umanitaria e di coordinare gli aiuti internazionali in modo efficace. L’Ordine è particolarmente attivo nella gestione delle emergenze e nel soccorso alle vittime di disastri naturali o conflitti grazie al suo corpo di soccorso, noto come Malteser International. Per esempio, l’Ordine ha svolto un ruolo cruciale durante la pandemia di COVID-19, fornendo assistenza medica e supporto logistico in numerosi paesi.

L’Ordine mantiene dunque la sua tradizionale attenzione verso i più vulnerabili della società, adattando però i suoi metodi e approcci alle sfide contemporanee. Attraverso i suoi priorati, nati nel Medioevo come centri di amministrazione dell’Ordine nei vasti territori dell’Ordine, e simili alle diocesi Chiesa Cattolica, e le sue numerose delegazioni nazionali, l’Ordine coordina anche un vasto network di volontari che supportano le sue attività a livello locale.

Quanto costa essere cavaliere di Malta?

I membri devono versare una quota annuale che varia in base al ceto di appartenenza e al priorato dei cavalieri di Malta di riferimento. Inoltre, ci si aspetta che i membri contribuiscano alle opere caritative dell’Ordine secondo le proprie possibilità.

tre ceti dell’Ordine dei cavalieri di Malta sono:

  1. Primo Ceto: Cavalieri di Giustizia e Cappellani Conventuali Professi
    – È richiesta la nobiltà di sedici quarti (ogni trisavolo deve essere di nobili origini), voti religiosi (povertà, castità, obbedienza)
    – Sono considerati religiosi a tutti gli effetti
    – Indossano l’abito religioso durante le funzioni
  2. Secondo Ceto: Cavalieri e Dame in Obbedienza
    – Non pronunciano voti religiosi, ma promettono di vivere secondo i principi cristiani
    – Nobiltà richiesta, ma meno stringente del primo ceto
    – Impegno attivo nelle opere dell’Ordine
  3. Terzo Ceto: Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione, di Grazia Magistrale e di Onore e Devozione
    – Non richiede necessariamente origini nobiliari
    – Include membri di merito per servizi resi all’Ordine
    – Richiede vita cristiana esemplare e impegno nelle opere caritative

Come entrare a far parte dell’ordine dei cavalieri di Malta?

Ma chi sono i cavalieri di Malta oggi? Sono uomini e donne che, pur vivendo nel mondo contemporaneo, mantengono vivi i valori millenari dell’Ordine, combinando tradizione e modernità nel servizio agli altri. L’appartenenza all’Ordine non è un semplice titolo onorifico, ma richiede un impegno concreto nella vita quotidiana e nelle opere di carità.

Il processo di ammissione è rigoroso e selettivo. I candidati devono essere cattolici praticanti di irreprensibile condotta morale e devono essere presentati da due membri dell’Ordine. È necessaria una documentazione comprovante i requisiti richiesti dal ceto a cui si vuole accedere, ed è previsto un periodo di formazione obbligatorio e ricevere l’approvazione del Gran Magistero, l’organo centrale di governo del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il Gran Magistero è guidato dal Gran Maestro, il capo supremo dell’ordine, che viene eletto a vita dal Consiglio e ha il rango di Principe e Capo di Stato. Il Gran Magistero coordina l’attività dei Priorati, delle Associazioni Nazionali e delle Delegazioni, supervisiona i progetti di assistenza sanitaria e aiuto e gestisce le relazioni diplomatiche con oltre 100 Stati e con la Santa Sede, come entità sovrana con diritto internazionale.

Non esiste un elenco cavalieri di Malta pubblicamente consultabile.