La faradda di li candareri, la Discesa dei Candelieri a Sassari unisce devozione religiosa, storia e tradizione popolare. Ecco come si svolge ogni anno il 14 agosto
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Come molte feste patronali del Sud Italia, anche la Faradda di li candareri, o Discesa dei Candelieri di Sassari è un evento che si dipana da secoli tra tradizione, religione e spettacolo. Del resto la città che la ospita, Sassari, appunto, ha radici storiche profonde e una ricca tradizione religiosa e culturale. La Discesa dei Candelieri è una delle manifestazioni più suggestive e attese dell’anno. Si svolge il 14 agosto in onore dell’Assunzione di Maria Vergine. Questa manifestazione secolare unisce fede, devozione e spettacolo in un mix unico di colori, musica e fervore religioso.
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La Discesa dei Candelieri ha origini antiche e affonda le sue radici in un passato lontano. Risale probabilmente al Medioevo e trae ispirazione dall’usanza dell’offerta dei candeli alla Madonna di Mezz’agosto che le corporazioni di arti e mestieri di Pisa onoravano ogni anno. Conosciuta anche come “Faradda di li Candareri” in dialetto sardo, le prime tracce di questa celebrazione risalgono almeno al XVII secolo, quando i gremi, le corporazioni di lavoratori e degli artigiani sassaresi, decisero di onorare un voto fatto alla Madonna Assunta per aver salvato la città dalla peste del 1652. Lo fecero costruendo maestose macchine di legno, ricoperte di cera e decorate con sculture che raffiguravano santi ed episodi biblici. Ogni macchina era diversa dall’altra, solitamente aveva la forma di un grande tabernacolo, e veniva trasportata dai fedeli fino alla cattedrale, tra musica solenne e canti.
Questa tradizione si radicò nel cuore degli abitanti di Sassari e venne portata avanti anche durante il Regno di Sardegna, nonostante i ripetuti tentativi dei dominatori spagnoli di abolirla. Nel tempo i gremi, consapevoli delle ingenti spese richieste dalla costruzione delle macchine e soprattutto dalla cera che le copriva, stabilirono di trasformare i veri ceri in candelieri di legno, uguali per tutti. Questo passaggio ebbe luogo tra il XVII e il XVIII secolo, e da allora i Candelieri hanno assunto la forma che conosciamo oggi: grandiose strutture in legno, alte fino a diciotto metri, adornate con decorazioni elaborate, nastri e ghirlande. Ogni macchina di legno è un vero e proprio capolavoro artistico, realizzata con dettagli straordinari, ogni scultura racconta una storia, esprime la fede della comunità. Le raffigurazioni sacre che rappresentano momenti significativi della vita dei santi li rendono opere d’arte portatili ed esprimono al meglio la storia e le tradizioni delle antiche corporazioni. Ancora oggi ogni Gremio si dedica alla realizzazione del proprio candeliere con orgoglio e dedizione.
La Faradda di li Candareri di Sassari è molto più di una semplice celebrazione religiosa: è un’esperienza che coinvolge i cuori e le menti di tutti coloro che vi partecipano. Questo straordinario evento continua a incarnare l’identità di Sassari, portando avanti le sue radici storiche e trasmettendo un messaggio di unità e appartenenza per le generazioni future. Nel 2005, consapevoli dell’importanza e del valore culturale della festa dei Candelieri di Sassari e delle altre manifestazioni simili in diverse città italiane, si è costituita la Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane. Questa rete comprende alcune delle festività più significative e tradizionali del paese, tra cui quella dei Gigli di Nola. Questa iniziativa nasce dalla volontà di preservare, tutelare e promuovere queste preziose tradizioni, riconoscendone il valore storico, artistico e religioso. La Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane si impegna a custodire il patrimonio culturale del nostro paese, tramandandolo alle generazioni future e mantenendo un legame vivo tra il passato e il presente.
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La Vestizione dei Candelieri
In occasione della festa la cittadinanza è coinvolta sin dalle prime ore del mattino, quando inizia il rito della Vestizione. Questo momento di preparazione è un’occasione speciale per gli appartenenti al Gremio, che indossano gli abiti tradizionali e si riuniscono in spirito di unità e fratellanza. L’atmosfera è carica di emozioni e di attesa per il grande evento che sta per svolgersi. Il Candeliere viene prelevato dalla cappella patronale del Gremio: la Chiesa di San Pietro in Silki per i Massai, Sant’Agostino per i Viandanti, Sant’Antonio Abate per i Macellai, il Duomo di San Nicola per Fabbri e Calzolai, San Giuseppe per i Braccianti. Gli altri sette Candelieri sono custoditi in altrettante cappelle nella Chiesa di Santa Maria. Dalla cappella il Candeliere viene portato fino alla sede o all’abitazione dell’Obriere di Candeliere, il ‘custode’ insignito, per essere addobbato con ghirlande di carta, fiori, ed elementi caratteristici diversi per ogni Gremio. Sulla sommità del Candeliere viene fissato il cappelletto, che riporta i nomi di tutti gli Obrieri ricamati nel damasco e al centro l’emblema dell’Obriere di Candeliere in carica.
La “Faradda” di li Candareri
Il banditore annuncia l’imminente Discesa, che in dialetto sassarese prende il nome di Faradda, dando il via a una serie di eventi che coinvolgeranno tutta la comunità. Il Gremio dei Massai, uno dei protagonisti principali dell’evento, si incontra con il sindaco a Palazzo Ducale, dove si stabilisce il punto di partenza della celebrazione della Faradda di li Candareri. Da qui, insieme, si dirigono verso Palazzo di Città, dove la bandiera del Gremio verrà esposta in segno di devozione e appartenenza.
Nel pomeriggio, in un’atmosfera di fervore e attesa, i tredici Candelieri vengono trasportati a spalle dalla piazza della cattedrale fino alla suggestiva piazza Castello. Qui, dopo una breve sosta di ringraziamento alla Vergine nella vicina chiesa del Rosario, ha inizio la processione danzante, aperta dalla banda musicale, che avanza per le vie della città, annunciando l’arrivo dei Candelieri. I maestosi manufatti in legno seguono in ordine di ammissione, esibendosi in numerose evoluzioni, con una danza affascinante e coinvolgente: Braccianti, Autoferrotranvieri, Macellai, Fabbri, Piccapietre, Viandanti, Contadini, Falegnami, Ortolani, Calzolai, Sarti, Muratori e Massai.
I Candelieri oscillano tra la folla, al suono dei tamburi, mentre quello dei Viandanti viene accompagnato dal piffero, volteggiando e facendo girare i betti, i lunghi nastri che scendono dalla sommità.
La processione attraversa il corso Vittorio Emanuele fino al Teatro Civico, dove, alla presenza del Sindaco e della Giunta, si svolge la cerimonia dell’Intregu. Avviene l’investitura del nuovo Obriere maggiore del Gremio dei Massai e ha luogo il tradizionale brindisi “A zent’anni” (Cent’anni!), per augurare una lunga e prospera vita al Gremio e a tutta la comunità di Sassari.
La Faradda si protrae fino a notte inoltrata e raggiunge il suo culmine quando i Candelieri entrano nella chiesa di Santa Maria di Betlem. Qui ottengono la benedizione finale, in un gesto di profonda fede e devozione. Secondo quanto stabilito dalle antiche regole risalenti al 1531, dopo l’ingresso dei Massai e delle autorità nella chiesa, i Candelieri entrano nella chiesa in ordine inverso rispetto alla sfilata precedente. Quando il cero dei Viandanti si prepara ad entrare, i gremianti danno l’ordine di spezzare la croce con la bandiera dell’obriere che si trova in cima al capitello, come segno di buona sorte. Si svolge poi la solenne cerimonia finale con la partecipazione del Padre Guardiano del convento e dell’Arcivescovo Metropolita di Sassari. Questi importanti momenti rappresentano l’atto conclusivo della celebrazione e il momento in cui il voto legato alla festa si considera sciolto fino all’anno successivo.
La Discesa dei Candelieri e l’Assunzione di Maria
La data della Discesa dei Candelieri, il 14 agosto, è strettamente legata alla celebrazione dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, uno dei momenti più importanti del calendario liturgico cattolico. Questo evento religioso commemora la salita al cielo dell’anima e del corpo della Vergine Maria dopo la sua morte, alla fine della sua vita terrena. Come molte altre feste dedicate a questo evento, anche la Faradda di li Candareri di Sassari è una testimonianza di fede e devozione verso la Madre di Gesù e rappresenta un momento di comunione e riflessione per l’intera comunità cattolica sassarese.
Il 15 agosto, data effettiva della celebrazione della Assunzione di Maria, si tiene una messa solenne presieduta dall’Arcivescovo presso la Chiesa di Santa Maria, alla quale partecipano tutti i Gremi in veste ufficiale. In serata una processione che parte dalla Cattedrale di San Nicola porta lungo le vie della città la Vergine Dormiente. I Candelieri vengono posti poi intorno al catafalco della Vergine e vengono riportati nelle rispettive cappelle patronali il 22 agosto quando si celebra l’ottava della festa.
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