La Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria ricorda un passaggio fondamentale nella storia della Salvezza. Nell’incontro tra Maria e la cugina Elisabetta inizia la diffusione del messaggio di Dio che si fa uomo
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Il 31 maggio, a conclusione di uno dei mesi mariani per antonomasia, si festeggia la Visitazione della Beata Vergine Maria. Questa celebrazione, che rientra tra le principali Feste mariane dedicate ogni anno alla Vergine, ricorda la visita di quest’ultima alla cugina Elisabetta. Maria aveva da poco ricevuto la visita dell’Arcangelo Gabriele che le annunciava la sua prossima maternità, in quella che conosciamo anche come la festa dell’Annunciazione del Signore, celebrata il 25 marzo. Elisabetta, trovandosi davanti la cugina che le aveva rivelato quell’incontro miracoloso la salutò come Madre del Signore e il bambino che portava in grembo, che sarebbe divenuto Giovanni Battista, Precursore di Cristo, sussultò di gioia.
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La festa della Visitazione è chiamata anche Festa del Magnificat, dal cantico riportato nel Vangelo di Luca dove si racconta l’episodio e Maria ringrazia Dio per averla scelta e per aver liberato Israele dalla schiavitù. Ecco l’incipit:
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. (Luca 1,46-48)
L’incontro tra Maria ed Elisabetta si presta a molte e diverse chiavi di lettura e rappresenta per volti versi un momento di passaggio tra il passato dominato dall’attesa del Messia, rappresentato da Elisabetta, e la consapevolezza che il nuovo tempo è giunto, e presto il piano di Dio sarà compiuto.
Elisabetta e Maria
È l’Evangelista Luca a raccontarci del viaggio di Maria alla volta della casa della cugina (Luca 1,39-55). Maria aveva ricevuto la visita dell’Angelo, che non solo le aveva annunciato la sua prossima maternità, ma anche quella di Elisabetta, moglie di Zaccaria, sacerdote del Tempio di Gerusalemme e appartenente alla tribù di Levi, anziana e creduta da tutti sterile. Così la giovane si era messa frettolosamente in cammino da Nazareth, in Galilea, aggregandosi forse ad una carovana di pellegrini diretti a Gerusalemme, per prestare aiuto alla parente. Maria corre, ansiosa di essere utile, ma anche desiderosa di condividere con la donna l’annuncio che le è stato fatto. In questa ‘fretta’ leggiamo dunque il senso di misericordia di Maria, ma anche il suo stupore, il suo essere pervasa dal mistero di cui è stata resa protagonista e, nello stesso tempo, il desiderio di confrontarsi con un’altra donna a sua volta resa parte del piano di Dio, con una gravidanza tardiva a dir poco miracolosa.
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Elisabetta viveva in Giudea, in una città chiamata Ain-Karim pochi kilometri a occidente di Gerusalemme. Maria partì dunque, e giunse dalla cugina tre mesi prima della nascita di Giovanni. Vedendola, Elisabetta fu colma di Spirito Santo e la lodò per essere parte del progetto di Dio, salutandola così:
“Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore.”
Due madri speciali a confronto, due annunciazioni che si sfiorano, in un incontro apparentemente comune tra due parenti. Ma Maria porta in grembo il figlio di Dio, Salvatore del mondo, e Elisabetta il suo Precursore, colui che Lo battezzerà e segnerà l’inizio della Sua missione sulla Terra. Un incontro segnato dalla gioia, ma anche intriso di una solennità spaventosa. È il punto di non ritorno, l’inizio del Nuovo Mondo, e le due donne protagoniste possono solo intuirlo, percepirlo, senza conoscere appieno il destino che attende i due bambini che sono destinate a generare, e che cambieranno per sempre la storia dell’umanità.
Quando si festeggia la Visitazione della Beata Vergine Maria?
La festa venne istituita nel 1389 da papa Urbano VI, ma veniva già celebrata dai frati francescani fin dal 1263. Urbano VI e in seguito Eugenio IV fecero della festa della Visitazione un argomento di dibattito contro coloro i quali parteggiavano per l’antipapa, nell’ambito del Grande Scisma. Con il sinodo di Basilea nel 1441 la festa venne confermata.
I francescani celebravano la Visitazione di Maria il 2 luglio, ma dopo il Concilio Vaticano II, la festa venne spostata il 31 maggio, a chiudere le celebrazioni di maggio mese mariano. La festa della Regalità di Maria Santissima, che riconosce e consacra la dignità regale della Vergine, venne invece spostata dal 31 maggio al 22 agosto, ottavo giorno dell’Assunzione.
Visitazione della Beata Vergine Maria preghiera
In occasione della Visitazione della Beata Vergine Maria Preghiera viene recitata una preghiera scritta dal beato Charles Eugène de Foucauld, religioso francese che visse a cavallo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, e recentemente canonizzato. Per lui nella Visitazione di Maria a Elisabetta era racchiuso il forte messaggio di vocazione missionaria, un invito a ogni battezzato di portare Gesù agli altri, proprio come Maria lo portò a Elisabetta, insieme allo straordinario annuncio dell’Angelo.
Maria, Madre sollecita nella Visitazione,
insegnaci l’ascolto della Parola,
un ascolto che ci fa sussultare e, in fretta,
ci fa dirigere verso tutte le situazioni di povertà
dove è necessaria la presenza del Figlio tuo.
Insegnaci a portare Gesù,
silenziosamente e umilmente, come hai fatto Tu!
Le nostre fraternità (famiglie) siano in mezzo
a coloro che non lo conoscono
per diffondere il Suo Vangelo
testimoniandolo non con le parole ma con la vita;
non annunciandolo ma vivendolo!
Insegnaci a viaggiare semplicemente
come hai fatto Tu,
con lo sguardo sempre fisso su Gesù
presente nel grembo tuo:
contemplandolo, adorandolo e imitandolo.
Maria, donna del Magnificat,
insegnaci ad essere fedeli alla nostra missione:
portare Gesù alla gente!
O Madre diletta, è la tua stessa missione,
la prima che Gesù ti ha affidato
e che ti sei degnata di condividere con noi.
Soccorrici e intercedi per noi affinché facciamo
quello che facesti tu nella casa di Zaccaria:
glorificare Dio e santificare le persone in Gesù,
grazie a Lui e per Lui! Amen!
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