Logo del Giubileo della misericordia: cos’è e chi lo disegnò

Logo del Giubileo della misericordia: cos’è e chi lo disegnò

Il logo del Giubileo straordinario della misericordia è stato ideato e disegnato da un artista e un religioso, che ha saputo infondere in esso lo spirito della misericordia che Papa Francesco auspicava per questa particolare occasione. Scopriamolo insieme.

Che cos’è il Giubileo?

Per capire cosa sia il Giubileo e che importanza esso rivesta fin dalla sua introduzione nella storia della chiesa, dobbiamo soffermarci un istante a ricordare cosa fosse il Giubileo ebraico.

Nell’Antico Testamento si parla di questo particolare evento che aveva luogo ogni 50 anni. In pratica si sceglieva di lasciare la terra a riposo per un anno, per rendere più forti e rigogliose le future coltivazioni. Inoltre l’anno del Giubileo diventava un’occasione sociale, perché spesso prevedeva atti come la restituzione delle terre confiscate e la liberazione degli schiavi. L’inizio del Giubileo era sancito dal suono dello yobel, un corno di ariete. Proprio da questa parola ebraica deriva il termine “Giubileo”.

Nell’ambito della chiesa cattolica, il Giubileo o Anno Giubilare o Anno Santo, ha assunto fin dalle sue origini tutt’altro significato. Indetto per la prima volta nel 1300 dal Papa Bonifacio VIII, ha anch’esso la durata di un anno, come quello ebraico, ma, in questo caso, durante quell’anno, la Chiesa concede particolari indulgenze, con lo scopo di far ottenere ai fedeli la remissione delle pene temporali tramite opere di pietà, penitenza e carità.

Ogni quanto si tiene?

Quando venne indetto il primo Giubileo si stabilì che il successivo avrebbe avuto luogo 100 anni dopo. In seguito si spostò la scadenza a ogni 50 anni. Oggigiorno i Giubilei hanno luogo ogni 25 anni.
Dunque gli Anni Santi ordinari sono stati in tutto 26, ai quali se ne sono aggiunti altri 95, sanciti in concomitanza con periodi particolarmente difficili per la Chiesa e il Mondo.

Il Giubileo del 2000 è ricordato con particolare solennità. Infatti esso celebrava la ricorrenza della venuta di Cristo sulla Terra esattamente 2000 anni dopo che essa aveva avuto luogo. Inoltre è stato considerato speciale perché fu il primo Giubileo a cavallo tra due millenni.

Cosa si fa durante il Giubileo?

Il Giubileo comincia il giorno della Vigilia di Natale. In quell’occasione tutte le porte sante che si trovano nelle quattro principali basiliche di Roma (San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo) vengono aperte.

Le porte sante sono porte speciali, che vengono tenute murate per la maggior parte del tempo, e che vengono aperte solo in occasione di un Giubileo.

La prima porta santa menzionata nell’ambito di un Giubileo fu quella di San Giovanni in Laterano nel 1423. Il rito di apertura della porta santa a San Pietro venne invece introdotto nel 1500 da Papa Alessandro VI.

Uno speciale corteo accompagna il Papa assiso su una sedia alla porta di San Pietro. Qui il Pontefice picchia per tre volte con un martello d’argento sulla porta, e mentre lo fa canta in latino: «Apritemi le porte della giustizia». Successivamente un cardinale ripete lo stesso gesto per due volte, e la porta viene aperta. Il corteo prosegue oltre la porta, con in testa il Papa che tiene nella mano destra una croce e nella sinistra una candela accesa.

Mentre ciò avviene a San Pietro, nelle tre basiliche che ospitano le altre porte sante tre cardinali compiono gli stessi gesti.

Da questo momento in poi hanno inizio tutta una serie di iniziative per festeggiare il Giubileo.

Alla fine dell’Anno Santo le porte sante vengono nuovamente murate.

Il Giubileo della misericordia

Il 13 marzo 2015, nel corso dell’omelia della Liturgia Penitenziale, e per mezzo della bolla pontificia Misericordiae Vultus, Papa Francesco ha proclamato il Giubileo straordinario della misericordia.

Il Giubileo straordinario della misericordia è stato indetto perché il Pontefice ha voluto rinnovare nella Chiesa Cattolica la consapevolezza di dover essere presente nel mondo come strumento e tramite della Misericordia di Dio.

L’organizzazione di questo Giubileo è stata affidata al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione con l’intenzione di promuovere in tutto il mondo l’apertura straordinaria delle chiese e l’invito a celebrare il sacramento della riconciliazione.

Dio ricco di misericordia” (Ef 2,4), dalla lettera di San Paolo agli Efesini, è stato lo slogan di questo Giubileo. Un altro motto utilizzato per il Giubileo della misericordia è stato: “Misericordiosi come il Padre” (Luca, 6,36), che invita a vivere la misericordia secondo l’esempio del Padre, senza giudizio, senza condanna solo con perdono e amore.

Questo Giubileo straordinario ha avuto inizio con l’apertura della Porta Santa in San Pietro nella solennità dell’Immacolata Concezione l’8 dicembre 2015 e si è concluso il 20 novembre 2016 con la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo.

Questo è il tempo della misericordia. È importante che i fedeli laici la vivano e la portino nei diversi ambienti sociali. Avanti!” sono state le parole con cui il Papa ha aperto l’anno santo.

Papa Francesco ha sempre avuto molto a cuore il tema della misericordia, fin dalla sua elezione al soglio pontificio. “Sentire misericordia, questa parola cambia tutto. È il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza” (Angelus 17 marzo 2013).

Significato del logo giubileo della Misericordia

Il logo del Giubileo della misericordia è stato disegnato dal gesuita Padre Marko I. Rupnik. Il logo raffigura Gesù, il Buon Pastore, che porta sulle spalle un uomo visibilmente sofferente, stanco, smarrito. L’uomo è Adamo, recuperato dall’Inferno, un uomo spezzato, perduto, che tuttavia viene raccolto amorevolmente da Dio fattosi carne, e da Lui salvato. Ma è anche la raffigurazione del Padre che carica sulle spalle il Figlio, con tutto l’amore che solo un Padre può provare, e nel farlo lo salva da se stesso e dal male, trasformando la sua vita per sempre.

Si tratta di una rappresentazione stilizzata, profondamente simbolica, e proprio questa dimensione non realistica permette all’artista di esprimere emozioni, sentimenti e concetti che trascendono il realismo.

Quella raffigurata nel logo del Giubileo è un’iconografia antica, da sempre cara alla Chiesa: quella del Buon Pastore che, nella sua infinita bontà e misericordia, si fa carico dell’umanità intera. Una caratteristica che conferisce a questo logo un significato ancora più profondo è il fatto che Adamo e Gesù condividono un occhio, in pratica il loro sguardo è fuso.

Così Cristo vede con gli occhi dell’uomo, e l’uomo con quelli di Cristo. È la divinità che si specchia nell’umanità e vi si riconosce, ma soprattutto è l’uomo che scopre in Cristo, attraverso lo sguardo pieno di amore del Padre, la sua umanità rinnovata, redenta, salvata.

Anche le forme, i colori, rivestono in questo logo una serie di significati profondi, che necessitano da parte nostra una riflessione e una meditazione personale non superficiale. Per esempio la mandorla che raccoglie la scena è una figura cara all’iconografia antica, soprattutto medioevale.

La mandorla richiama l’esistenza in un unico spazio mistico della natura divina e di quella umana, entrambe raccolte e espressa da Gesù. La forma è composta da tre ovali concentrici, il colore dei quali diviene sempre più chiaro man mano che ci si muove verso l’esterno. Questo progressivo rischiararsi fa intuire come Cristo accompagni l’uomo fuori dalle tenebre, portandolo sulle proprie spalle lontano dal peccato.

Padre Marko I. Rupnik è autore di molti quadri e stampe.  Nel 1999, con l’Atelier dell’arte spirituale del Centro Aletti, egli ha anche portato a termine il rinnovo a mosaico della Cappella Redemptoris Mater, che gli era stato affidato da Papa Giovanni Paolo II.

Su Holyart quadri e stampe di Rupnik sono a vostra disposizione, per conoscere meglio e apprezzare questo artista e uomo di chiesa dalla straordinaria espressività.

la pietà di rupnik
La Pietà di Rupnik, piccolo quadro in legno stampa oro a caldo. Il quadretto raffigura una delle opere di Marko Ivan Rupnik, gesuita sloveno, artista, teologo e presbitero. Realizzato in Italia artigianalmente, Misure del quadretto: 5,3x7x2,5 cm.
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Buon Pastore di Rupnik
Quadretto stampa della nota opera Buon Pastore di Rupnik. Il quadretto è realizzato in Italia artigianalmente con stampa oro a caldo, munito di gancino e piedino in plastica, può essere appeso oppure poggiato. Misure: 6,5x10,5 cm.
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eucarestia di rupnik
Quadretto con stampa oro a caldo dell' Eucarestia, opera di Rupnik.
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l'ultima cena stampa rupnik
L'ultima Cena di Padre Rupnik: stampa applicata su tavola in legno. La stampa riproduce uno dei mosaici di Padre Rupnik, gesuita sloveno, artista, teologo e presbitero. Le sue opere sono conosciute in tutto il Mondo. La tavola può essere sia appesa che poggiata, poiché all'interno della confezione è presente un cavalletto in plastica. 100% Made in Italy.
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