La vera storia di Giuda Iscariota: conosciuto per aver tradito il Messia

La vera storia di Giuda Iscariota: conosciuto per aver tradito il Messia

Il nome di Giuda è legato alla triste storia dell’apostolo che tradì Gesù: leggi questo articolo per conoscere la vera storia di Giuda Iscariota.

Pietro fu il “capo” degli Apostoli e il primo Papa. Giovanni era il discepolo che Gesù amava. Matteo il pubblicano e Tommaso l’incredulo. Tra i dodici Apostoli di Gesù vi erano diversi carismi e caratteristiche distintive che anche oggi ricordiamo. Uno su tutti si distinse per l’evento forse più drammatico e buio del Vangelo: Giuda Iscariota, l’Apostolo che tradì Gesù.

 

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Le origini di Giuda Iscariota

Spesso i nomi dei personaggi del Vangelo, Apostoli compresi, sono accompagnati da attributi che danno un’informazione sulla provenienza – Gesù viene spesso chiamato Nazareno – o per sottolineare una caratteristica che identifica la persona – come Simone lo Zelota. L’attributo Iscariota, che accompagna il nome di Giuda, viene usato per distinguerlo da Giuda Taddeo, un altro membro dei Dodici. La parola Iscariota è stata studiata dai filologi e la maggior parte di essi pensa che significhi “Uomo di Querjoth”: ci dà un’informazione sulle origini del personaggio di Giuda. Querjoth era infatti un villaggio della Giudea meridionale. Curiosamente, se l’ipotesi è corretta, Giuda risulterebbe l’unico Apostolo a non provenire dalla Galilea, area più semplice e meno avanzata della Giudea.

Un’altra possibile interpretazione della parola Iscariota è che sia un derivato del termine greco sikarios, cioè assassino, che veniva genericamente usato ai tempi di Gesù per indicare chi si opponeva alla dominazione romana con la guerriglia.

Il ruolo di Giuda tra gli Apostoli

Nel gruppo degli Apostoli, Giuda aveva il ruolo di tesoriere, cioè amministratore del denaro del gruppo. Nel Vangelo di Giovanni si sottolinea come Giuda approfittasse dell’incarico, rubando dalla cassa comune. In particolare, viene messo in evidenza il suo attaccamento ai soldi nell’episodio della donna che rompe il vaso di olio di nardo, di grande valore, per ungere Gesù. Giuda si arrabbia dicendo che l’olio poteva essere venduto per ricavarne denaro per i poveri, ma l’evangelista specifica che a Giuda non interessava dei poveri ma dei soldi nella cassa comune.

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Il ruolo di Giuda è stato nuovamente oggetto di studio nel 1978, con il ritrovamento di un papiro copto, scritto in contesto gnostico, chiamato il “Vangelo di Giuda”, in cui viene delineata un’interpretazione molto diversa del personaggio di Giuda. Secondo il papiro, Giuda non avrebbe tradito Gesù ma compiuto la volontà di Dio: Gesù avrebbe svelato a lui alcuni segreti e Giuda avrebbe contribuito all’arresto di Gesù per permettere che si compisse il piano riservato a Cristo. Questa interpretazione tuttavia non è supportata da altre prove.

Dopo la Risurrezione, per conservare il numero degli Apostoli scelti da Gesù, venne individuato un sostituto di Giuda: San Mattia, che venne scelto tra i discepoli più vicini a Gesù per evangelizzare insieme a gruppo degli Apostoli.

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Il tradimento di Giuda in cambio di 30 denari

La figura di Giuda è diventata nei secoli simbolo dei traditori e dei ladri. Dante Alighieri, nella Divina Commedia, incontra Giuda proprio nel punto più basso dell’Inferno, riservato ai traditori. Il tradimento di Giuda in cambio di 30 denari è proprio il simbolo contrario a quello della Croce: l’amore di Gesù è senza misura, è sacrificio per gli altri, mentre il gesto di Giuda è bieco e materialista.

I Vangeli raccontano come Giuda si metta d’accordo con i sommi sacerdoti per consegnare loro Gesù in cambio di 30 monete d’argento. Facendo un paragone con le valute moderne, potremmo dire che le 30 monete corrispondono a circa 3000 dollari contemporanei. Questo fu il compenso che mosse Giuda nel suo tradimento, per cui si pentì, restituendo il denaro e togliendosi la vita, come riportano il Vangelo di Matteo e gli Atti degli Apostoli.

“Uno di voi mi tradirà”: Ultima cena

Il tradimento ebbe luogo la sera dell’Ultima Cena. Proprio durante l’Ultima Cena, Gesù dice che verrà tradito da uno di loro, causando sgomento e dispiacere negli Apostoli. Gesù si rivolge direttamente a Giuda dicendogli “Quello che devi fare fallo al più presto”. Giuda lascia il gruppo, mentre gli altri Apostoli non capiscono la frase di Gesù, pensando che si tratti di una commissione da tesoriere.

In molte delle rappresentazioni dell’Ultima Cena il personaggio di Giuda si riconosce perché ritratto con un sacchetto di monete in mano. In alcuni casi è senza aureola o si trova a un estremo del tavolo, come a segnare la sua distanza interiore dal gruppo degli Apostoli.

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Il bacio di Giuda

L’evento culminante del tradimento di Giuda è il bacio, usato da Giuda per indicare ai sommi sacerdoti Gesù nel Getsemani. Giuda usa questo segno di affetto in modo falso e contradditorio: ciò che dovrebbe esprimere amore – il bacio – diventa invece uno strumento del male.

La storia del tradimento di Giuda, come molti degli episodi del Vangelo, sono entrati a far parte della tradizione popolare e del sentire comune. Anche oggi si usa l’espressione “essere un Giuda” per indicare qualcuno come traditore o ladro, le due caratteristiche emblematiche del personaggio.