La colomba della pace nell’iconografia cristiana

La colomba della pace nell’iconografia cristiana

La colomba della pace, simbolo antico, ispira gli uomini a ripudiare la guerra dal Diluvio universale ai giorni nostri. Ecco perché

Pasqua si avvicina, e tornano attuali tutti quei simboli che fin da bambini siamo abituati ad associare a questa celebrazione così importante per i cristiani. Ma già in epoca precristiana questo era il periodo dell’anno in cui si celebrava il ritorno della primavera, e come spesso accade molti elementi delle antiche feste pagane sono stati recuperati dalla Chiesa. Tra gli animali e gli elementi naturali simbolo della Pasqua, la colomba della pace merita un discorso a parte. Infatti essa non è solo un animale dalla forte valenza simbolica, usata fin dall’antichità come vittima sacrificale preziosa, emblema dell’amore, della purezza, della bontà. Cara ad Afrodite, dea dell’amore per i greci, secondo la leggenda la colomba era una ninfa, Peristera, che aiutò la dea a raccogliere fiori per vincere una gara contro Eros, il quale si arrabbiò così tanto da tramutare la poverina in un uccello bianco e mite. Da allora Afrodite ne fece il suo animale preferito.

animali simboli della pasqua

Leggi anche:

Gli animali simboli della Pasqua cristiana
Colombe, conigli, agnelli: come animali e altri elementi del mondo naturale diventano simboli della Pasqua…

Colomba cristiana

Il significato della colomba nella Bibbia è molto variegato. Colomba simbolo pasquale, dunque, ma più in generale colomba simbolo cristiano, perché anche prima della venuta di Gesù la colomba nella Bibbia era l’animale più citato, in una chiave esclusivamente positiva. Molto diffusa in Palestina, viene citata ben 43 volte nelle Sacre Scritture!

Gli animali nella Bibbia

Leggi anche:

Gli animali nella Bibbia
Gli animali nella Bibbia ricorrono con grande frequenza e sono tenuti in ampia considerazione. Scopriamo quali sono…

Nell’Antico Testamento è ideale di bellezza e purezza, ma anche amore e passione, come nel Cantico dei Cantici, dove la sposa è paragonata a una colomba appunto: Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia… (Cantico dei Cantici 5:2). O anche: “O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso…” (Cantico dei Cantici 2:14) Non solo, gli occhi della fanciulla sono paragonati a occhi di colomba, per indicare la loro dolcezza: “Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe” (Cantico dei Cantici 1:15)

Nel Libro del profeta Osea la colomba viene usata per esprimere la gioia degli esuli di Israele che possono finalmente tornare in patria: “Accorreranno come uccelli dall’Egitto, come colombe dall’Assiria e li farò abitare nelle loro case” (Os 11,11).

Il primo riferimento biblico alla colomba è però nella Genesi (Genesi 8,11): le acque del Diluvio si abbassano, la tempesta si placa, e Noè decide di mandare una colomba in ricognizione per capire se sia rimasta terra emersa. L’uccello torna portando un ramoscello d’ulivo. È l’inizio della salvezza, il segno tangibile della riappacificazione tra Dio e gli uomini, ed è la prima volta che possiamo parlare di colomba simbolo di pace tra il Padre e i suoi figli peccatori, che la Sua infinita misericordia ha voluto salvare dal castigo.

Da questo momento la colomba nella Bibbia sarà sempre un’espressione della volontà divina, inviata tra gli uomini per recare un messaggio.

Così nel Vangelo di Matteo (Matteo 3,16) una colomba scende dal cielo subito dopo il battesimo di Gesù a opera di Giovanni Battista. È il segno che la missione di Gesù è iniziata, e con essa una nuova speranza per l’umanità peccatrice. Da qui in poi la colomba viene spesso associata all’iconografia del Battesimo e diviene una personificazione dello Spirito Santo che discende sugli uomini. Sempre in Matteo Gesù esorta i suoi discepoli a essere: “… prudenti come serpenti, semplici come le colombe” (Mt 10,16), ovvero a sapersi destreggiare tra le insidie della vita senza mai perdere la propria innocenza, la fiducia nel prossimo.

Per quanto riguarda il significato della colomba pasquale è una sintesi di tutte le espressioni positive legate a questo animale nelle Sacre Scritture. La colomba pasquale simboleggia la rinascita dell’umanità, il compiersi della volontà di Dio, nella morte e resurrezione del Cristo, e in generale pace, speranza, gioia e rinascita.

La colomba della pace di Picasso

Venendo alla colomba come simbolo della pace diffuso oggigiorno, esso si rifà in buona parte a quanto abbiamo già scritto, ma il suo significato trascende la religione, la fede. La colomba di pace è un simbolo universale che accomuna tutti gli uomini, a prescindere dal loro credo e dalla loro provenienza. Se fu Pablo Picasso a disegnare colomba e ulivo e a farne il simbolo della pace mondiale, abbiamo visto come tanto il mite uccello bianco quanto il ramo d’ulivo affondino la loro simbologia in un contesto molto più antico e consolidato. Oltre a ricordare l’episodio della Genesi con la colomba che fa ritorno all’Arca, il ramo d’ulivo ha un significato legato anche all’accoglienza riservata a Gesù dalla folla festante al suo arrivo a Gerusalemme. Sebbene mancassero solo pochi giorni alla Sua Passione, la domenica delle palme resta un giorno di gioia e speranza, ricordato ancora oggi con la consegna di rametti d’ulivo ai fedeli.

rami ulivo

Leggi anche:

Rami di ulivo benedetti a Pasqua, custodirli o buttarli?
Quando andiamo in chiesa la Domenica delle Palme, l’ultima prima di Pasqua, riceviamo dei rametti di ulivo benedetto…

La storia della colomba della pace di Picasso vuole che al maestro venisse richiesto da un amico un disegno per il Congresso mondiale dei partigiani della pace, nel 1949. Picasso avrebbe realizzato in quell’occasione quel semplice profilo di colomba oggi conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Lo stesso anno al pittore nacque una figlia, che lui battezzò Paloma, “colomba” in spagnolo. A sua volta Paloma Picasso chiamerà sua figlia Paz, “Pace”.