Le statue della Madonna nell’Italia del Mezzogiorno

Le statue della Madonna nell’Italia del Mezzogiorno

A partire dalla Controriforma, l’arte rilancia con vigore il culto delle immagini sacre: vediamo la diffusione delle statue della Madonna nell’Italia meridionale

Il Concilio di Trento fu una delle maggiori adunanze di Vescovi che la storia possa ricordare. Durò dal 1545 al 1563, e il suo scopo principale fu quello di valutare le conseguenze che la Riforma Protestante stava avendo sulla Chiesa cattolica, e intervenire a riguardo. Ne derivò la cosiddetta Controriforma, la risposta cattolica al calvinismo e al luteranesimo.

L’arte non venne risparmiata dalle conseguenze di questa svolta epocale, soprattutto in Italia meridionale. Pittori, scultori, architetti si armarono di tutta la loro tecnica e talento per sbaragliare l’arte figurativa protestante, rilanciando con vigore e convinzione il culto delle immagini sacre tanto care al cattolicesimo. L’arte tardo barocca, che conobbe il suo maggior sviluppo nell’Italia meridionale, portò alla produzione di una quantità considerevole di opere, in particolare statue della Madonna di legno policromo e sculture dei Santi.

L’obiettivo di queste opere voleva essere quello di ribadire l’eccellenza della Chiesa romana, del Papato, e soprattutto la presenza costante di queste figure di devozione nella vita di ogni fedele.

Il Seicento e il Settecento videro proliferare la scultura su legno, soprattutto di raffigurazioni mariane.

Solo un nome, tra quelli degli artisti che contribuirono a questa rinascita artistica: Giuseppe Picano, famoso per il Cristo velato nella Cappella Sansevero, che fu anche autore di alcune meravigliose Immacolate Concezioni in legno, giunte fino a noi.

L’immacolata Concezione era uno dei soggetti preferiti, insieme alle varie Madonne col Bambino.

Fonti antiche documentano una grande quantità di botteghe operanti nel Regno di Napoli tra Seicento e Settecento, specializzate in questo tipo di sculture di legno.

I frequenti scambi con la Spagna e con tutto il bacino del Mediterraneo, portò poi alla diffusione di queste statue anche al di fuori del territorio italiano. Molte di queste opere sono giunte fino a noi.

Le sculture lignee venivano spesso poste in chiese, cappelle, luoghi di culto, e portate in processione nel corso di grandi manifestazioni popolari, che per opulenza e fastosità sfioravano la spettacolarità del teatro. Tali processioni contribuirono non poco alla diffusione dell’ortodossia cattolica contro riformata in tutti i paesi dell’Occidente cristiano.