Che sia un regalo tecnologico, o acquistato in una bottega artigiana, o ancora un cesto realizzato in casa scegliendo prodotti di qualità, la Strenna natalizia è una tradizione antica ormai profondamente radicata nel Natale. Ecco come nasce
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La Strenna natalizia rappresenta una tradizione antica e affascinante, radicata nella cultura di molti paesi. Il termine stesso deriva dal latino strenae, che indicava originariamente i rami di alloro o altre piante simili utilizzate come simboli di buon auspicio e donati durante il periodo di Capodanno nell’antica Roma. Nel corso del tempo, il significato si è evoluto, trasformandosi in doni di buon augurio, particolarmente durante il periodo delle festività natalizie.
Il concetto di fare regali durante il periodo natalizio ha assunto radici profonde anche nella cultura cristiana, legate alla tradizione dei pastori e dei Magi che portarono doni a Gesù bambino. Per molte famiglie lo scambio di Strenne natalizie avviene alla Vigilia di Natale o la mattina di Natale, secondo un rituale codificato fatto di gesti, tradizioni, usanze che si rinnovano anno dopo anno.
Ma le Strenne natalizie vanno oltre il semplice atto di scambiarsi doni materiali; esse rappresentano l’affetto, la gratitudine e la gioia di condividere momenti speciali con le persone care. Ogni dono è intriso di significato, che può variare a seconda della cultura e del legame tra chi dona e chi riceve. Può essere un gesto per esprimere amore, gratitudine, riconoscenza o anche per mostrare l’importanza della persona che lo riceve.
La tradizione delle Strenne natalizie si è evoluta nel corso dei secoli, passando da doni fatti a mano e simbolici a regali moderni e tecnologici. Tuttavia, ciò che rimane immutato è il valore emotivo dietro ogni dono, che va al di là del suo valore materiale. In un’epoca in cui spesso siamo immersi nella frenesia e nella corsa quotidiana, le Strenne natalizie ci offrono l’opportunità di rallentare, riflettere sul significato del dare e rafforzare i legami con coloro che ci sono cari.
Strenne natalizie: cosa sono
Il termine Strenna natalizia deriva dal nome della Dea Strenua, o Strenia, una divinità di origine sabina che simboleggiava per gli antichi romani la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo. Veniva invocata per avere prosperità e fortuna, e a lei era dedicato un bosco sacro vicino a Roma. Forse proprio da questo bosco venivano le prime strenne, rami di ulivo e alloro che i romani si regalavano a vicenda durante i Saturnalia, accompagnati da miele, fichi e mele, come simboli di prosperità, salute e buoni auspici.
I Saturnalia si svolgevano tra il 17 e il 23 dicembre ed erano dedicati al dio Saturno. Precedevano il giorno del Sol Invictus, una festa dedicata a diverse divinità associate al sole, tra cui Mitra e Apollo, che col tempo e con l’avvento del Cristianesimo si trasformò, dando probabilmente origine al nostro Natale.
Con il passare dei secoli, la pratica delle Strenne natalizie ha subito un’evoluzione, trasformandosi da doni semplici e simbolici a doni di maggiore valore e varietà. Questa trasformazione ha portato ad arricchire il significato delle Strenne, che sono diventate un modo tangibile di esprimere affetto, gratitudine e gioia durante il periodo delle festività.
Le Strenne natalizie, oggi, rappresentano un momento speciale di condivisione, generosità e festa durante le celebrazioni natalizie. Questa antica tradizione non si limita solo allo scambio di regali materiali, ma abbraccia anche esperienze significative e pensieri più personali. In un’epoca in cui la tecnologia offre molte opzioni, regali come libri, esperienze culinarie, corsi online, viaggi o anche donazioni a organizzazioni benefiche in nome della persona amata sono diventati sempre più popolari. Questo riflette un desiderio crescente di donare qualcosa di più significativo e memorabile, andando oltre il semplice valore materiale.
Le Strenne natalizie oggi sono anche un’opportunità per sostenere piccoli negozi locali, artigiani indipendenti e marchi etici. C’è una crescente consapevolezza dell’importanza di fare acquisti responsabili e sostenere l’economia locale, rendendo i regali natalizi non solo un gesto di affetto, ma anche un modo per sostenere comunità e artigianato locale.
Il bambino della strenna
Il Christkind, noto in Italia come Gesù Bambino o Cristo Bambino, è un leggendario portatore di doni natalizi in diverse regioni dell’Europa, tra cui il sud della Germania, la Repubblica Ceca, la Svizzera, l’Austria, il Liechtenstein, la Slovenia, l’Alta Slesia, la Croazia e l’Alto Adige.
Con i capelli biondi e il volto angelico, si immagina sia l’incarnazione di Gesù bambino, che la sera della Vigilia, mentre la famiglia è riunita a cena, porta i regali sotto l’albero di Natale. Ma esistono diverse leggende, soprattutto in Germania, riguardo questa figura, che trae le sue origini da Martin Lutero e dal rifiuto da parte dei protestanti di venerare i santi. Poiché i bambini tedeschi ricevevano i doni il giorno di San Nicola, venendo a mancare questa festa Lutero sostituì il santo con il Christkind.
Ma c’è anche una leggenda legata al Bambino della Strenna, non dissimile da molte altre storie legate al Natale, che porta con sé un messaggio di speranza, generosità e compassione. È molto diffusa, soprattutto in Puglia, e incarna l’idea che il vero spirito delle festività non risiede solo nei regali materiali, ma nella volontà di condividere amore e gentilezza con gli altri.
La notte di Natale un pastorello, vedendo una gran folla di pastori incamminarsi alla volta di Betlemme, li seguì incuriosito. Tutti sembravano molto eccitati, si diceva fosse nato un bambino speciale, e la gente correva per assistere al miracolo. Il bambino, scalzo e con indosso solo le sue povere vesti, si lasciò trascinare dal corteo di pastori, che portavano doni e cibo per il bambino miracoloso. Solo quando fu nei pressi della capanna si rese conto di non avere nulla da offrire, e si vergognò immensamente. Ma ormai era arrivato fin lì, e si spinse fino al luogo in cui Gesù dormiva tra le braccia di Maria, scaldato dal fiato del bue e dell’asinello, e vegliato dallo sguardo commosso e attento di Giuseppe. Incantato da quello spettacolo dolcissimo il pastorello dimenticò la vergogna. La Madonna, scorgendolo, gli rivolse un sorriso dolcissimo e gli porse Gesù Bambino, perché lo tenesse tra le braccia. E in quella notte magica, tra i pastori festanti, il pastorello donò a Gesù tutto ciò che aveva, il calore del proprio abbraccio e del proprio cuore.
Strenna di Natale: i prodotti con cui realizzarla su Holyart
Abbiamo accennato a come oggi sempre più spesso si scelga di acquistare le strenne in negozi equosolidali o da piccoli artigiani, per unire al valore del dono una maggior consapevolezza etica e rispetto per l’ambiente e le piccole realtà economiche.
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Un’altra scelta originale e bella può essere quella di creare le vostre strenne, acquistando prodotti che possano piacere ai vostri cari e confezionando un cesto da offrire loro la sera della Vigilia o il giorno di Natale.
Noi di Holyart vi proponiamo la ricca selezione di prodotti alimentari dei monasteri, coi quali potrete preparare strenne natalizie di qualità, con alimenti sani e realizzati secondo ricette tradizionali, partendo dalle migliori materie prime e con assoluta attenzione alla salute.
Per un amico o un parente goloso cosa c’è di meglio di un bel cestino pieno di caramelle al miele del Monastero di Camaldoli, preparate secondo l’antica ricetta dei monaci nella famosa farmacia, e magari un po’ di cioccolato fondente extra amaro del Monastero di Frattocchie a Roma, prodotto fin dal 1880 in modo artigianale con le migliori materie prime dai monaci trappisti, e un vasetto di confettura Extra ai Frutti di Bosco preparata dalle Monache Trappiste di Vitorchiano?
Per una strenna natalizia all’insegna del benessere e dei rimedia naturali, potete optare per delle buone tisane, come la Tisana Sogni d’Oro della Farmacia di Camaldoli, una bevanda rilassante prodotta con erbe selezionate nell’Antica Farmacia dei Monaci Camaldolesi, utile per distendersi, ma anche per digerire e dormire meglio.
Un’altra idea per una strenna natalizia può essere una buona bottiglia di vino. Noi consigliamo un Vino bianco toscano Farnetino, vino bianco prodotto dalla Cooperativa Agricola e Forestale “La Mausolea”, azienda certificata biologica dei Monaci Camaldolesi, con le uve prodotte nelle vigne adagiate sulle colline del Casentino e dalla secolare esperienza enologica dei Monaci di Camaldoli. E restando su strenne alcoliche, chi non conosce il famosissimo Laurus, il liquore digestivo per eccellenza, prodotto secondo un’antica ricetta dei monaci eremiti Camaldolesi e ottenuto dall’infusione di diverse piante officinali con proprietà toniche e digestive raccolte nella zona del monastero?
Per completare la vostra strenna natalizia piena di bontà, non potrà mancare il delizioso miele d’acacia di Camaldoli, prodotto esclusivamente da apicoltori che si sono impegnati a rispettare le più rigorose specifiche di produzione del Antica Farmacia, e una bottiglia di Olio extravergine del monastero di Siloe, ottenuto mediante procedimento meccanico e frutto del lavoro dei monaci che coltivano direttamente gli oliveti del monastero.