Olio d’oliva: un’eccellenza da preservare

Olio d’oliva: un’eccellenza da preservare

Considerato per millenni come alimento, ma anche come alleato cosmetico e medicamentoso, l’olio d’oliva ha innumerevoli proprietà benefiche, tanto da essere considerato un Elisir di eterna giovinezza. 

Ricco, corposo, prezioso, come il metallo a cui è stato equiparato, l’olio d’oliva, o “oro verde” ha attraversato la storia dell’umanità conoscendo alterne vicende, ma mantenendo in modo quasi ininterrotto il suo valore e il suo prestigio. Le ragioni di questa eccellenza sono da ricercarsi nella natura stessa dell’olio d’oliva extravergine, che non è altro, appunto che una spremuta di olive, ottenuta solo con processi meccanici.

Questo fa sì che tutte le sostanze nutrienti e preziose contenute nei frutti dell’albero di ulivo si trasmettono all’olio, senza interventi industriali, senza l’utilizzo di solventi chimici.

Questo rende l’olio d’oliva in assoluto il grasso alimentare più adatto all’alimentazione umana, soprattutto perché è straordinariamente ricco di acidi grassi monoinsaturi, che combattono il colesterolo cattivo e aiutano a prevenire i disturbi cardiovascolari, mentre contiene pochi grassi saturi, cause principali degli stessi disturbi.

Questo miracoloso equilibrio di acidi grassi fa sì che l’olio d’oliva diventi un alleato indispensabile per combattere e prevenire l’occlusione delle arterie, l’arteriosclerosi, l’infarto, ictus. Inoltre l’abbondanza di vitamina E, polifenoli, fitosteroli, clorofille e carotenoidi in esso contenuti, fanno dell’olio una vera pozione magica per rallentare l’azione dei radicali liberi e così facendo ritardare l’invecchiamento.

Ancora, l’olio d’oliva ha meravigliose proprietà emollienti e anti-infiammatorie, combatte la secchezza e la desquamazione di cute e capelli, mantiene i tessuti elastici e giovani.

Storia dell’olio d’oliva

Chissà se i nostri antenati che hanno iniziato molto presto a coltivare questa pianta miracolosa e a produrre quest’olio inestimabile, hanno scoperto subito quanto esso facesse bene. Probabilmente sì, considerando che le tracce più antiche della presenza di ulivi e della produzione di olio risalgono al V millennio a.C. in Medio Oriente, Israele, Armenia e Palestina, ma anche in India. Sembra che inizialmente l’utilizzo dell’olio di oliva fosse solo di tipo medicinale e cosmetico. Veniva infatti usato come unguento per la pelle. Inoltre alimentava le prime lampade a olio.

Furono i greci e poi i romani ad approfondire le tecniche di produzione e conservazione dell’olio d’oliva, e soprattutto a diffondere la coltivazione dell’ulivo dapprima nel bacino del Mediterraneo, poi, con l’espansione dell’Impero romano, fino ai confini del mondo allora conosciuto. Naturalmente la pianta crebbe e attecchì soprattutto nelle regioni con clima più mediterraneo, dove tuttora rappresenta uno degli elementi più caratteristici della flora. Inoltre i Romani classificarono l’olio in base alle diverse tipologie di spremitura.

Il Medioevo costituì un periodo buio anche per la coltivazione dell’ulivo, ma fu una crisi di breve durata. La nascente borghesia commerciale da una parte, e i monaci delle abbazie cistercensi e benedettine, dall’altra, salvarono la coltivazione di viti e ulivi e tramandarono le tecniche di spremitura, portando a un nuovo periodo di produzione e fiorente commercio.

Nel 1700 l’olio d’oliva conobbe la sua consacrazione a prodotto d’eccellenza e l’Italia divenne il paese produttore più famoso e importante. Ancora oggi, soprattutto con l’affermarsi della dieta mediterranea come tipo di alimentazione sano e prezioso per prevenire le malattie, l’olio di oliva continua ad essere uno dei prodotti più esportati del nostro paese.

olio ulivo

Ulivo nella religione cristiana: simbologia e significato

Anche la tradizione cristiana ha attribuito molta importanza all’ulivo e ai suoi preziosi frutti verdi.

In un articolo precedente ci siamo soffermati sulle numerosissime menzioni a piante, fiori e arbusti contenute nell’Antico e Nuovo Testamento, così come alle piante associate nel tempo al culto della Madonna, di Gesù o di alcuni Santi. Per gli ebrei l’ulivo era simbolo di giustizia e sapienza.

Alberi e piante nella tradizione cristiana

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Nell’antichità il rapporto tra uomo e natura era molto più stretto. La vita quotidiana era legata all’alternarsi delle stagioni

Fu un rametto d’ulivo che la colomba liberata da Noè dopo il Diluvio universale riportò all’arca. Quel rametto significava non solo che le acque si stavano ritirando, ma soprattutto era un segno di ritrovata pace tra Dio e gli uomini. Dio non era più in collera e aveva perdonato le sue creature. Nel Nuovo Testamento questa simbologia dell’ulivo come segno di pace e rinnovata alleanza si ripresenta nella tradizione della domenica delle Palme, quando rametti di ulivo benedetto vengono distribuiti ai fedeli.

L’ulivo rappresenta Gesù che, morendo in croce e sacrificando se stesso, diventa simbolo della riconciliazione tra Dio e gli uomini.

Anche il fatto che Gesù trascorra la sua ultima notte nell’Orto degli Olivi esprime la profondità di questo legame tra Lui e la pianta dell’ulivo. Non solo. L’olio d’oliva è alla base del Crisma, l’olio sacro con cui i celebranti battezzano i nuovi nati, segnano i ragazzi che ricevono la Cresima, consacrano i nuovi sacerdoti e impartiscono l’estrema unzione.

Soprattutto in vista della Pasqua dobbiamo ricordare questo legame simbolico e trattare i rametti d’ulivo ricevuti in occasione della domenica delle Palme col dovuto rispetto, come abbiamo spiegato in un articolo precedente.

Rami d’ulivo benedetti a Pasqua, custodirli o buttarli

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Quando andiamo in chiesa la Domenica delle Palme, l’ultima prima di Pasqua, riceviamo rametti di ulivo benedetti.

Prodotti dei monasteri online

Abbiamo accennato nella nostra carrellata sulla storia dell’olio d’oliva a come i monaci degli antichi monasteri siano stati per lungo tempo custodi e depositari dell’antica arte dell’olivocoltura e delle tecniche di produzione dell’olio. Questa tradizione e questa passione sussistono ancora oggi. Molti sono i monasteri che producono e vendono soprattutto on line eccellente olio d’oliva, e non solo.
Noi di Holyart abbiamo sempre riservato ampio spazio agli articoli alimentari e cosmetici prodotti dei monasteri: prodotti di cosmesi, prodotti dell’alveare, mieli, liquori, vini, oli essenziali, caramelle e dolciumi, grappe e distillati, erbe officinali, e tanti altri. In particolare, nel nostro store troverete articoli di ogni genere prodotti dai Monaci di Camaldoli, nell’Abbazia di Finalpia, dalle Monache Trappiste di Vittorchiano, nell’Abbazia di Monte Uliveto e da tanti altri.
Nella sezione “oli e condimenti” troverete molti tipi diversi di olio prodotto nei monasteri, oltre a prodotti a base di olio, come salse e oli aromatizzati. Solo un esempio, l’Olio extra vergine Monte Oliveto, un olio extravergine di qualità superiore, che ha ottenuto il riconoscimento “Agriqualità” della regione Toscana. Quest’olio è ottenuto dalla spremitura a freddo delle olive raccolte delle oltre 5000 piante nei terreni del Monastero di Monte Oliveto Maggiore nella zona delle crete senesi, e dunque è al 100% italiano, sia per la raccolta delle olive, sia per la lavorazione. Ha un sapore molto intenso, tanto che è sufficiente usarne un terzo rispetto ad altri oli per condire qualsiasi piatto.

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olio extra vergine
Olio extravergine ottenuto direttamente dalle olive mediante procedimento meccanico. E' frutto del lavoro dei monaci che coltivano direttamente gli oliveti del monastero, la cura e la passione dei monaci, i cultivar scelti (Leccino, Frantoiano, Moraiolo, la posizione dei terreni garantiscono un prodotto di altissima qualità e genuinità.
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Olio extravergine aromatizzato al tartufo bianco. Condimento a base di olio extravergine di oliva, prodotto nel Monastero dei Monaci di Camaldoli (Arezzo). Contiene 60 ml di condimento all'olio extravergine al tartufo bianco. Acquista su Holyart