Giornata mondiale della pace e Santissima Madre di Dio: due ricorrenze nello stesso giorno

Giornata mondiale della pace e Santissima Madre di Dio: due ricorrenze nello stesso giorno

In occasione della Giornata Mondiale della Pace, che si terrà il 1 gennaio 2024, la Santa Sede richiama l’attenzione sui rischi, ma anche le immense potenzialità, dell’Intelligenza Artificiale.

Il 1° gennaio 2024 si celebrerà la 57ª Giornata Mondiale della Pace. Istituita da Papa Paolo VI nel 1967 e celebrata per la prima volta il 1 gennaio dell’anno successivo, la Giornata Mondiale della Pace è stata in seguito riconosciuta anche dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che la celebra il 21 settembre. In entrambi i casi questa Giornata rappresenta un momento importante di riflessione comune sul valore della pace e per pregare affinché possa diffondersi in tutto il mondo. Quello che tanto la Chiesa cattolica quanto le Nazioni unite richiedono è di sospendere tutte le ostilità e la violenza in quel giorno, come segno tangibile di buona volontà e desiderio di cooperazione, per lavorare insieme e raggiungere un mondo più pacifico.

Paolo VI istituì l’istituzione della Giornata Mondiale della Pace richiamando alla memoria i valori della Pax Romana, promossa in tutti gli stati dell’Impero romano dopo la presa del potere da parte di Augusto. Proprio come la Pax Augustea, anche la pace invocata dal Papa si basava sull’eguaglianza dei diritti dei cittadini e di tutti gli uomini. Nella fattispecie, Paolo VI tentava di placare gli animi cercando un dialogo per sventare l’escalation del conflitto in corso nel Vietnam, ma il suo discorso sulla pace abbracciava una visione più ampia, auspicando un mondo dove la discussione e la tregua potessero prevalere sulle ostilità. Il discorso di Paolo VI fu coronato dalla prima, toccante Preghiera per la Pace nel Mondo, che sottolineava l’importanza della spiritualità e della riflessione profonda come fondamenta per la pace globale, e invitava le persone di tutte le fedi e convinzioni a unirsi in questo desiderio comune di pace.

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«Giunga ora il Nostro saluto fraterno e paterno ed il Nostro augurio di pace, con quanto la pace deve recare con sé: l’ordine, la serenità, la letizia, la fraternità, la libertà, la speranza, l’energia e la sicurezza del buon lavoro, il proposito di ricominciare e di progredire, il benessere sano e comune, e quella misteriosa capacità di godere la vita scoprendone i rapporti con il suo intimo principio e con il suo fine supremo: il Dio della pace.»

Il 1 gennaio coincide anche con un’altra, fondamentale festività religiosa: la festa dedicata a Maria Vergine, la Santissima Madre di Dio. Questa celebrazione avviene subito dopo il Natale, un momento cruciale per i cristiani in cui si onora la doppia natura di Gesù come Dio e uomo, oltre alla sua miracolosa incarnazione nel grembo di Maria, una donna mortale. Una festa incentrata su Gesù, dunque, ma che ha come figura centrale Maria Santissima Madre di Dio, una donna straordinaria eppure umile, una madre tra tante, eppure unica. La sua decisione di aderire al piano divino, di accettare il peso di portare in grembo il Figlio di Dio, incarnando il ruolo di Madre di Dio sulla Terra, rappresenta il più alto esempio di amore e devozione cristiana. Maria emerge come l’archetipo femminile per eccellenza, un modello irraggiungibile, ma, al contempo, di riferimento per tutte le donne. La sua è anche una luce inesauribile di amore per gli uomini, quella figura materna desiderata da coloro che cercano protezione e cura, anche nei momenti più bui della vita. La sua presenza diviene un faro di affetto e consolazione per chiunque senta il bisogno di una figura materna che vegli su di loro.

La Giornata della Pace 2024

Mentre la Giornata Mondiale della Pace nel 2023 era dedicata a Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace, la Giornata Mondiale della Pace 2024 affronta un tema di grande rilevanza: Intelligenze artificiali e pace. Questo tema riflette l’impatto sempre più profondo delle tecnologie avanzate, in particolare dell’intelligenza artificiale, sulla vita umana, sul piano personale e sociale, ma anche le possibili ripercussioni nei vari ambiti politici ed economici.

Nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2024 Papa Francesco promuove lo studio e un dialogo aperto e profondo riguardo al significato e agli effetti di queste nuove tecnologie. Il loro potenziale è innegabile, ma il Pontefice sottolinea anche gli aspetti negativi che possono portare. Proprio a causa di questa ambivalenza, il Santo Padre sottolinea la necessità di vigilare attentamente affinché l’uso di tali strumenti non dia origine a dinamiche di violenza e discriminazione, soprattutto a discapito dei più vulnerabili e degli emarginati, alimentando ingiustizia e disuguaglianze, tensioni e conflitti. Lo sviluppo e l’utilizzo delle intelligenze artificiali dovrebbero progredire in modo responsabile, affinché possano essere strumenti al servizio dell’umanità e della protezione del nostro pianeta. La riflessione etica non può non andare di pari passo al dibattito scientifico e sociale, nell’ambito dell’istruzione e della legge, proprio perché in ballo non ci sono solo interessi economici e politici, ma la tutela della dignità umana. Ecco allora che nelle parole del Papa emerge la speranza che le nuove tecnologie possano rivelarsi strumenti preziosi per la creazione di una fraternità inclusiva, basata proprio su un loro utilizzo etico e costruttivo, con particolare riguardo alla preservazione della dignità individuale. La speranza di Papa Francesco è che l’intelligenza artificiale non porti a nuove disuguaglianze, in un momento storico in cui abbiamo più che mai bisogno di superare quelli che già affliggono l’umanità.

“La vita non può deciderla un algoritmo, servono etica e rispetto”, aveva detto già in passato Papa Francesco, sottolineando un concetto fondamentale: l’importanza di un approccio etico nell’uso degli algoritmi nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Questo concetto, noto come algoretica, rappresenta una componente significativa nella riflessione della Santa Sede riguardo l’uso responsabile delle nuove tecnologie. È fondamentale riconoscere che la vita umana, con le sue sfumature e complessità, non può essere ridotta o decisa da semplici algoritmi. Ciò che serve, al contrario, è un approccio guidato da valori etici e rispetto per la dignità umana.
La riflessione della Santa Sede su questa algoretica è importante perché sottolinea la necessità di considerare attentamente l’impatto sociale, etico e morale delle decisioni basate sugli algoritmi. Questo panorama di pensiero rafforza il richiamo a un utilizzo consapevole e responsabile delle tecnologie emergenti, ponendo al centro il valore della vita umana e della dignità individuale.