L’omino di pan di zenzero: storia di un personaggio creato da una Regina, cucinato da una vecchietta e mangiato da una volpe molto furba. Oggi è uno dei simboli del Natale
Tra le decorazioni natalizie che contribuiscono a creare l’atmosfera unica e magica del Natale nelle case, nei negozi e nelle città, ormai c’è un piccolo protagonista, amato dai bambini e non solo, che non può mancare. Parliamo dell’omino di pan di zenzero, il buffo personaggio dalla testa rotonda, il corpo tozzo e braccia e gambe abbozzate, dal delizioso profumo speziato. Quello tradizionale è infatti un biscotto goloso e profumatissimo, con una base di pan di zenzero, un impasto speziato di colore marrone dorato, e viene decorato con glassa, canditi, caramelle, che gli aggiungono dettagli e carattere. Così troveremo omini con sciarpette o papillon, cappellini, bottoni di zucchero o caramelle gommose sulla pancia, e naturalmente occhietti fatti con canditi o confetti, la bocca disegnata con caramello o glassa a esprimere diverse espressioni. Tutti ricordiamo bene il coraggiosissimo Gingy, l’omino di pan di zenzero parlante amico di Shrek, nella famosa serie di film per bambini, un personaggio spiritoso e pieno di vita, con una personalità esuberante e un po’ ribelle. In una delle scene più iconiche del film, Gingy viene interrogato dal malvagio Lord Farquaad e, nonostante la minaccia di essere smembrato, mostra coraggio e ironia.

L’aspetto dell’omino di pan di zenzero può variare molto da paese a paese, e si è evoluto nei secoli, perché, come vedremo, la sua origine è davvero molto antica. Però conserva sempre il suo stile allegro, che lo rende immediatamente riconoscibile. Scopriamo dunque la storia dell’omino di pan di zenzero e perché è talmente amato da risultare tra le tendenze Natale 2024!
La Storia dell’Omino Pan di Zenzero
Sebbene spesso si creda che l’omino di pan di zenzero, come molte tradizioni natalizie moderne, sia nato negli Stati Uniti, in realtà esso ha origini molto antiche e molto europee. Furono i Crociati di ritorno dalla Terrasanta a portare lo zenzero, insieme a molte altre spezie esotiche che divennero rapidamente parte integrante dell’alimentazione della gente del tempo. Dobbiamo pensare che in quell’epoca lontana non c’erano molti sistemi per conservare e condire i cibi, e che lo zucchero, per esempio, non è stato considerato un alimento vero e proprio fino al 1600. Nei paesi del nord Europa, ma anche in Germania e Francia, iniziarono a cucinare pane e pasticci a base di miele e spezie, che assunsero nomi e caratteristiche diverse nei vari paesi e divennero dolci molto apprezzati dai nobili. Con il tempo, il pan di zenzero divenne anche un simbolo di abbondanza e fertilità e veniva spesso preparato per celebrare matrimoni e altre occasioni importanti.
Ma fu la regina Elisabetta I d’Inghilterra a inventare l’omino di pan di zenzero (Gingerbread man) che tutti conosciamo. Fu lei a ordinare ai suoi cuochi di cucinare dei biscotti di pan di zenzero a forma di omini, da offrire agli ospiti illustri nelle occasioni speciali. Questi biscotti venivano decorati con dettagli che richiamavano i vestiti e le fattezze dei commensali, e suscitarono grande curiosità e ammirazione, diffondendosi anche fuori dal palazzo reale e diventando una vera e propria moda. Col tempo anche in altri paesi si iniziò a cuocere omini di pan di zenzero, e nacquero storie e favole che vedevano questi piccoli personaggi prendere vita.

Nel 1875 sul St. Nicholas Magazine, una popolare rivista mensile americana per bambini intitolata a San Nicola, il santo cristiano che darà poi origine alla figura di Babbo Natale, venne pubblicata una fiaba che raccontava di un omino di pan di zenzero cucinato da una donna anziana per il proprio marito. Appena sfornato, l’omino prende vita e scappa via gridando “Correte, correte quanto volete, tanto a prendermi non riuscirete!” L’omino di pan di zenzero corre lontano e lungo la strada incontra vari personaggi, come una mucca, un cavallo e dei bambini, e tutti cercano di catturarlo e mangiarlo. Ma l’omino è troppo veloce e riesce a sfuggire, fino a quando incontra una volpe astuta che gli propone di aiutarlo ad attraversare un fiume. Mentre sono in acqua, la volpe pian piano convince l’omino a sedersi sul suo naso e infine lo divora in un sol boccone. Questa storia ha un finale agrodolce che insegna ai bambini una lezione di prudenza e furbizia, e nel tempo ha assunto un ruolo classico nel folclore natalizio americano.

La fiaba divenne estremamente popolare negli Stati Uniti, rilanciando la popolarità della figura dell’omino di pan di zenzero, che entrò rapidamente nelle tradizioni natalizie di vari paesi di qua e di là dall’oceano. L’omino di pan di zenzero divenne anche popolare grazie a libri, canzoni e infine film che lo vedevano protagonista.
L’omino di pan di zenzero protagonista del Natale
Ma se l’omino di pan di zenzero è diventato uno dei simboli più riconoscibili delle festività natalizie, la tradizione di usare questo pane dolce prelibato in molteplici forme e colori è rimasta, dalle antiche tradizioni dell’Europa medievale, passando per le favole, come quella famosissima dei fratelli Grimm nella quale due fratellini, Hansel e Gretel, s’imbattono in una casa di pan di zenzero piena di dolciumi, abitata da una terribile strega che mangia i bambini! In Texas nel 2013 è stata costruita la più grande casa di pan di zenzero del mondo, circa 230 metri quadrati realizzati con oltre 7200 uova, più di 800 chili di burro, 1000 chili di zucchero. E ovviamente tanto zenzero e cannella, e decorata con migliaia di dolciumi.

La ricetta tradizionale dell’omino di Pan di zenzero prevede le spezie tradizionali come zenzero, chiodi di garofano, cardamomo, cannella e noce moscata. Potete trovare facilmente le formine per realizzare i vostri biscotti e poi sbizzarrirvi a decorarli con glassa, zuccherini e canditi come più vi piace.
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