Icona russa antica S. Basilio il grande XVI sec. Iconostasi

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Icona russa antica San Basilio "il grande" XVI secolo, fa parte di un iconostasi (dimensioni 108x39 cm).
San Basilio ancora fanciullo venne mandato a Neocesarea sul Ponto dalla nonna Macrina che gli impartì un'educazione basata sui principi cristiani. Al riguardo Basilio affermerà: « Io non dimenticherò mai in vita mia, i forti stimoli che davano al mio cuore, ancora tenero i discorsi e gli esempi di questa piissima donna. » Ebbe come primo maestro suo padre, poi studiò presso la scuola dei gr...



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Informazioni e Caratteristiche

Icona russa antica San Basilio "il grande" XVI secolo, fa parte di un iconostasi (dimensioni 108x39 cm).
San Basilio ancora fanciullo venne mandato a Neocesarea sul Ponto dalla nonna Macrina che gli impartì un'educazione basata sui principi cristiani. Al riguardo Basilio affermerà: « Io non dimenticherò mai in vita mia, i forti stimoli che davano al mio cuore, ancora tenero i discorsi e gli esempi di questa piissima donna. » Ebbe come primo maestro suo padre, poi studiò presso la scuola dei grammatici nella natìa Cesarea. Continuò gli studi a Costantinopoli e poi ad Atene, la capitale culturale del mondo ellenico; qui fu allievo del sofista pagano Imerio e conobbe Gregorio Nazianzeno. Fece ritorno in patria nel 356, dopo un breve periodo come insegnante di retorica, su esortazione della sorella si ritirò a vita ascetica, dopo essere stato battezzato. Fece visita a molti anacoreti dell'Egitto, della Siria, della Palestina e della Mesopotamia per comprendere meglio il loro stile di vita. Secondo la rappresentazione orientale è assente la mitria, mentre, come anche per le raffigurazioni occidentali, tiene con la mano sinistra un rotolo del vangelo, attributo iconografico principale dei vescovi avendo questi come precipuo compito l'annuncio dello stesso. Da notare la fascia bianca con croci nere detta pallio, altra caratteristica iconografica dei vescovi. Il pallio (dal lat. pallium, mantello) era anticamente l'abito dei filosofi greci e simbolo per i cristiani dell'attività pastorale. Ritornato in patria si ritirò sulle rive del fiume Iris vicino a Annosi nel Ponto, dove redasse la Grande Regola (Fusius Tractatae) e la Piccola Regola (Brevis Tractatae), come orientamento per la vita dei monaci che da lui presero il nome di monaci basiliani. Intorno al 360 il vescovo Eusebio chiamò Basilio e gli conferì l'ordine del presbiterato. Nel 363 il santo ebbe l'apparizione della Madonna, che gli promise la sua protezione sul suo operato. Dieci anni dopo, nel 370, dopo la morte di Eusebio, venne eletto vescovo di Cesarea in Cappadocia, metropolita ed esarca dell'intera regione del Ponto. Combatté molto contro le dottrine ariane che, con l'appoggio dell'imperatore Valente, stavano prendendo piede nella Chiesa. Lo stesso imperatore tentò a più riprese di piegare Basilio a queste dottrine considerate dalle Chiese cristiane conciliari eretiche, ma non lo contrastò mai direttamente, limitandosi a dividere in due diocesi la Cappadocia per sottrargli potere. Basilio difese l'ortodossia delle Chiese cristiane conciliari anche contro i Macedoniani e l'imperatore Giuliano. Basilio fece costruire una cittadella della carità con locande, ospizi, ospedale e lebbrosario, chiamata Basiliade: questa fu la sua più grande opera, che gli valse il nome di Magno. Dopo l'uccisione dell'imperatore Valente da parte dei Goti nel 378, Teodosio I elevò il Cattolicesimo a religione di Stato dell'Impero romano, ossia l'unica alla quale venisse riconosciuto diritto di culto pubblico, relegando il paganesimo e il giudaismo a religioni private. Sulla sede episcopale di Costantinopoli, con l'appoggio di Basilio, fu insediato Gregorio Nazianzeno. Di lì a breve, provato dalle austerità, dalle malattie e sfinito dalle preoccupazioni, morì il 1º gennaio 379.
Tecnica: tempera all'uovo.
Materiali: legno - levkas.
Provenienza: Russia centrale
Dimensioni: 108 x 39 cm.
Epoca: XVI secolo.
L'icona è munita di certificato di garanzia e originalità, con perizia redatta dagli esperti del Ministero dei Beni Culturali della Russia, e documenti di esportazione.

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Beppe | 4/22/2024
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Ruben | 4/19/2024
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Alessandro | 4/17/2024
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