Icona russa antica quadripartita XIX secolo
Icona russa antica quadripartita del XIX secolo
1-Cristo Pantokrator
La più diffusa e nota Icona Cristologica é quella del "Cristo Pantokrator", Colui che idealizza la massima gloria e potenza del Cristo. Gesù vi é raffigurato a mezzo busto in posizione frontale ed Ieratica col volto intensamente espressivo: con la mano sinistra regge il libro Vangelo aperto rivolto verso i fedeli, e con la destra, secondo il rito Ortodosso/Bizantino, benedice tenendo il palmo della mano aperto ed il pollice e ...
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Informazioni e Caratteristiche
Icona russa antica quadripartita del XIX secolo
1-Cristo Pantokrator
La più diffusa e nota Icona Cristologica é quella del "Cristo Pantokrator", Colui che idealizza la massima gloria e potenza del Cristo. Gesù vi é raffigurato a mezzo busto in posizione frontale ed Ieratica col volto intensamente espressivo: con la mano sinistra regge il libro Vangelo aperto rivolto verso i fedeli, e con la destra, secondo il rito Ortodosso/Bizantino, benedice tenendo il palmo della mano aperto ed il pollice e l'anulare congiunti.
2-Madonna di Smolensk
L'icona della Madre di Dio di Smolensk fu portata a Costantinopoli da Gerusalemme nel 1046. Quando Anna, figlia dell'imperatore Costantino Monomaco, si sposò con il principe di Cernigov, Vsevolod, Costantino la benedisse con quest'icona. Nel XII secolo il figlio di Vsevolod e Anna, Vladimir Monomaco portò l'icona a Smolensk, così l'immagine ricevette il nome di Smolenskaya. Il primo miracolo attribuito all'intercessione della Madre di Dio di Smolensk risale all'anno 1237 quando i cittadini di Smolensk, dopo aver pregato davanti alla santa immagine combatterono e vinsero il can Batyi, riuscendo a cacciarlo dalla città. Nel 1812 durante l'invasione di Napoleone, l'esercito russo portò sempre con se l'icona miracolosa. Prima della battaglia di Borodino l'icona fu portata attraverso tutto l'esercito perché la Santa vergine proteggesse la Russia dal nemico e aiutasse a vincere la battaglia. L'icona corrisponde al tipo iconografico "Odighitria".
3-Madre di Dio "Tutta lodata o d'Arabia"
Icona della Madre di Dio Arabetskaya, o d'Arabia, è una delle icone più antiche, ma è noto solo il nome. Informazioni sul tempo e il luogo della sua apparizione iconografica non sono conosciuti. Alcuni attribuiscono il fenomeno e la sua glorificazione all'inizio del IV secolo, nominando un particolare anno - 301d.c.. Secondo altre relazioni sull'icona la denominazione Arabetskaya si riferisce ad uno stato precedente - I secolo d.c., e il collegamento con il santo apostolo Tommaso durante il suo soggiorno in India.
4-Decollazione di Giovanni Battista
L'attività del Precursore giunse al suo compimento con l'effusione del sangue, prezzo pagato per la fedeltà alla propria missione, sino alla fine. Il re Erode Antipa e sua moglie Erodiade non permisero al Battista di continuare a denunciare la loro trasgressione della Legge. Arrestato e sottoposto a una dura prigionia a Macheronte, sulla sponda orientale del mar Morto, Giovanni venne ucciso nel modo più insensato, da una guardia mandata a decapitarlo per un capriccio di Salomè, figlia di Erodiade. Come era stato in vita, così anche nella morte Giovanni appare l'ultimo e il più grande dei profeti. Egli riepiloga la drammatica storia dei profeti inviati incessantemente da JHWH al suo popolo e dal popolo costantemente respinti. Dopo la trasfigurazione, Gesù aveva detto: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico, Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto: anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro» Il rifiuto e la morte del Battista, reso oggetto in mano al delirio dei potenti, prefigurano il rifiuto e la morte di Gesù, e per questo la chiesa fin dai primi secoli ha ricordato in questo giorno il suo martirio, dopo aver fatto memoria della sua nascita il 24 giugno.
Sulle parti esterne sono raffigurati i Santi patroni del committente.
Provenienza: Mosca (Russia)
Tecnica: Tempera ad uovo
Materiali: Legno - levkas
Misure: 35X30 cm
Epoca: XIX secolo.
L'icona è munita di certificato di garanzia e originalità, con perizia redatta dagli esperti del Ministero dei Beni Culturali della Russia, e documenti di esportazione.