Icona russa 32x28 cm Madre di Dio di Smolensk XIX sec antica
Icona russa 32x27,6 cm Madre di Dio di Smolensk XIX secolo antica.
Icona russa dalle origini antiche, realizzata a Vetka, in Russia, nel XIX secolo. L'icona 32x27,6 cm è in legno, ricoperto da una tela con strato di levkas, a sua volta ricoperta di foglia d'oro e dipinta mano con tempera ad uovo.
Si tratta di un'icona che per la prima volta fu utilizzata nel 1046 dall'imperatore Costantino per benedire il matrimonio di sua figlia Anna con il principe di Cernigov, Vsevolod. Successivamente il f...
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Informazioni e Caratteristiche
Icona russa 32x27,6 cm Madre di Dio di Smolensk XIX secolo antica.
Icona russa dalle origini antiche, realizzata a Vetka, in Russia, nel XIX secolo. L'icona 32x27,6 cm è in legno, ricoperto da una tela con strato di levkas, a sua volta ricoperta di foglia d'oro e dipinta mano con tempera ad uovo.
Si tratta di un'icona che per la prima volta fu utilizzata nel 1046 dall'imperatore Costantino per benedire il matrimonio di sua figlia Anna con il principe di Cernigov, Vsevolod. Successivamente il figlio nato dal matrimonio portò l'icona sacra a Smolensk e questo fu il motivo del suo nome attuale. Il primo miracolo avvenuto dopo il suo spostamento risale al 1237 quando i cittadini di Smolensk, dopo aver pregato la sacra immagine, riuscirono ad allontanare Batu Khan dalla città, dopo una dura battaglia. Nel 1812 poi, l'icona aiutò l'esercito russo a fronteggiare l'invasione di Napoleone.
Il tipo iconografico a cui fa riferimento l'icona è quello dell'Odighitria. La Vergine è infatti raffigurata frontalmente con il capo chinato leggermente verso il Bambino, mentre con la mano destra indica il Figlio sorretto dalla mano sinistra. Il gesto della Vergine enfatizza il fatto che Gesù non solo deve essere venerato in quanto suo figlio, ma deve anche essere visto come la retta via da seguire.
Il Bambino è rappresentato con la mano destra in un gesto di benedizione verso i fedeli e la mano sinistra che regge la pergamena chiusa, simbolo della parola di Dio che deve ancora essere divulgata.
Le teste dei due soggetti appaiono tra loro staccate, altro dettaglio emblematico del tipo iconografico.
L'origine del soggetto in questione è tanto antica che si pensa che la prima Odighitria sia stata realizzata proprio da San Luca evangelista, il primo iconografo della storia.
Si può notare nei volti dei soggetti il craquelure, un reticolato di piccole crepe che si può formare solo dopo almeno 80 anni dalla data in cui è stata dipinta l'icona e che quindi ne attesta l'età.
Nella parte superiore dell'icona si legge la scritta in greco ''Madre di Dio''.
A fianco dei due protagonisti sono rappresentati due santi con i volti rivolti verso il centro.
L'icona è accompagnata da una perizia, un certificato di originalità e un elegante cofanetto in velluto.