Pastorella mora con orcio 18 cm Tripi
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Pastorella mora con orcio 18 cm, creazione di Angela Tripi.
La giovane donna, a fatica riesce a camminare per trasportare il pesante orcio in terracotta. Si fa strada tra la folla che però si accalca e spinge dalla parte opposta. Mentre si domanda dove mai andranno tutti, si volta e nota che il cielo è illuminato da una enorme stella. Meravigliata si ferma ad osservare la sua straordinaria brillantezza. Qualcuno mormora che è nato un bambino molto speciale: è nato il Salvatore.
Ogni personaggio ...
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Informazioni e Caratteristiche
Pastorella mora con orcio 18 cm, creazione di Angela Tripi.
La giovane donna, a fatica riesce a camminare per trasportare il pesante orcio in terracotta. Si fa strada tra la folla che però si accalca e spinge dalla parte opposta. Mentre si domanda dove mai andranno tutti, si volta e nota che il cielo è illuminato da una enorme stella. Meravigliata si ferma ad osservare la sua straordinaria brillantezza. Qualcuno mormora che è nato un bambino molto speciale: è nato il Salvatore.
Ogni personaggio del presepe di Angela Tripi è caratterizzato da una forte attenzione ai particolari.
Angela Tripi prende spunto, per la creazione delle sue figure, dall'antico mondo arabo e, rielaborando opportunamente la storia e i costumi, giunge a una sua personale interpretazione dei personaggi dell'epoca.
Mentre le statue in terracotta del presepe tradizionale (ad esempio quelle napoletane) vengono costruite a partire da uno scheletro in stoppa rivestito con abiti a cui vengono applicate le estremità in terracotta, le statue di Angela Tripi hanno il corpo completamente formato.
Infatti esse vengono modellate nude e, successivamente, dipinte e vestite con stoffe e piccoli monili, dettagli capaci di conferire alla statua un realismo stupefacente.
L'artista riesce a donare alle proprie creazioni personalità, carisma e fascino: spesso emergono chiaramente rughe d'espressione, smorfie, muscoli tesi ecc. Inoltre bisogna aggiungere che mentre una statua tradizionale, attraverso la staticità di un gesto ricorda un mestiere o un personaggio, ammirando queste opere ci si rende conto che esiste una storia dietro quei volti e quegli sguardi, una vita con un prima e un dopo.
Se si sa cogliere l'anima di una statua si riesce anche a capire in quale istante la Tripi la sta fotografando e cosa voglia esprimere. La lavorazione artigianale di ciascuna statua, rende ogni pezzo sempre differente, quindi unico e irripetibile.