Icona Russa dipinta San Giorgio 20x17 cm
Icona Russa dipinta San Giorgio e il drago 20x17 cm.
L'antichità e la diffusione del culto di San Giorgio sono attestati da documenti letterari e archeologici: secondo la tradizione, il santo guerriero subì il martirio sotto Daciano imperatore dei Persiani. Convotato, infatti, da costui che aveva radunato settantadue sovrani per decidere le misure contro i cristiani, si professò cristiano e fu decapitato dopo innumerevoli tormenti. La leggenda della fanciulla liberata dal drago sorse...
- Peso spedizione: 1kg.
- Materiali: Legno levkas, tempera all'uovo, foglia oro
- Provenienza: Russia
MISURE
- Altezza20 cm
- Larghezza17 cm
- Altezza7.87 in
- Larghezza6.69 in
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Informazioni e Caratteristiche
Icona Russa dipinta San Giorgio e il drago 20x17 cm.
L'antichità e la diffusione del culto di San Giorgio sono attestati da documenti letterari e archeologici: secondo la tradizione, il santo guerriero subì il martirio sotto Daciano imperatore dei Persiani. Convotato, infatti, da costui che aveva radunato settantadue sovrani per decidere le misure contro i cristiani, si professò cristiano e fu decapitato dopo innumerevoli tormenti. La leggenda della fanciulla liberata dal drago sorse successivamente, ricca di reminiscenze mitologiche, e divenne tra i soggetti iconografici più diffusi. Al centro San Giorgio sul cavallo bianco trafisse il drago, mentre la principessa, ormai libera, gli viene incontro. Dalle mura della città (qui molto stilizzate), alla tenzone assistono i sovrani, genitori della fanciulla. In alto è visibile la sfera celeste, da cui si affaccia Cristo benedicente, simbolo della grazia divina che assiste chi combatte contro il male. San Giorgio, patrono di numerose città, in particolare della città di Mosca, viene infatti venerato come il celeste protettore nella lotta contro il maligno, contro i nemici del corpo e dello spirito. Per questo la sua protezione si invocava contro gli assalti dei nemici, ma anche contro le malattie del bestiame (in particolare dei cavalli) e la sua festa, il 23 aprile, coincideva con i riti propiziatori della primavera, che celebravano il trionfo della vita dopo la morte dell'inverno.
Consegnata in cofanetto color giallo, corredata di certificato di origine ed autenticità.